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Più scuola per tutti
girodivite ha aderito alla manifestazione nazionale e all'appello "Più scuola per tutti". Riportiamo il testo dell'appello.

PER UNA SCUOLA PUBBLICA, PLURALISTA, DI QUALITÀ

PER UN PAESE EQUO, SOLIDALE, SOSTENIBILE

MANIFESTAZIONE NAZIONALE
1 GIUGNO 2002 - Ore 16.00
Roma - Teatro Vittoria
p.zza Santa Maria Liberatrice, 8/10

Realizzare una scuola di qualità ha un valore strategico per il futuro del Paese, che ha bisogno di più scuola per tutti ed in tutte le fasi della vita. E’ questa una battaglia che non riguarda solo i diretti interessati (insegnanti, dirigenti, personale ATA, studenti, genitori), ma tutta la società italiana, perché istruzione e cittadinanza fanno la qualità della democrazia.
La legge delega sulle norme generali sull’istruzione, proposta dal Governo, prepara una scuola vecchia, autoritaria, priva di reale autonomia; non più luogo collettivo, laboratorio sociale, in cui si impara e si cresce insieme agli altri, ma “servizio a domanda individuale”, che aggrava le disuguaglianze, non ancora debellate, favorendo le famiglie più ricche e più istruite.
Il progetto del governo prevede infatti:
meno scuola: elimina l’obbligo scolastico a 16 anni, riduce il tempo scuola obbligatorio garantito a tutti, consentendo di completare l’orario con corsi privati a pagamento;
più povera: taglia i finanziamenti e i posti di lavoro, le classi saranno più numerose, si allunga l’orario di lavoro, ed i ragazzi più penalizzati saranno quelli con più difficoltà;
più selettiva: accresce e rende irrecuperabili le differenze sociali e culturali con la netta separazione dell’istruzione dalla formazione professionale, i ragazzi dovranno decidere del loro futuro a 12/13 anni, introduce di nuovo il voto di condotta e la bocciatura, anche alle elementari;
più nozionistica: prevede spazi e risorse solo per le lezioni frontali, senza la possibilità di fare ricerca e di sperimentare, stabilisce una gerarchia tra discipline, nega l’importanza della formazione del cittadino, si allontana dalle esigenze e dei diritti degli studenti;
più individualista: organizza la scuola sul modello dell’azienda, mette gli insegnanti in competizione tra loro, accresce il potere del dirigente scolastico, elimina i Consigli di Classe, togliendo così ai genitori un terreno importante per la loro partecipazione;
meno autonoma: elimina l’autonomia professionale delle scuole perché cancella il curricolo di scuola, introduce la quota regionale nei piani di studio, consente alle famiglie di costruirsi un proprio curricolo, ed accresce la dipendenza delle scuole e dei dirigenti dal governo della Regione.
Le misure di riforma avviate sminuiscono la responsabilità professionale degli insegnanti ed il ruolo del personale tecnico – amministrativo, allontanano genitori e studenti dalla gestione della scuola, riducendoli a semplici clienti, e con l’anticipo a 5 anni e mezzo prefigurano un peggioramento delle condizioni di apprendimento, mentre hanno già introdotto la prima crepa nel valore legale del titolo di studio attraverso la modifica delle commissioni per la maturità, facendo un grande regalo ai così detti diplomifici.

Noi vogliamo una scuola nuova, la scuola della Repubblica secondo Costituzione,
? una scuola di tutti e per tutti, pubblica, laica e pluralista, fondata sulla libertà di insegnamento, che promuova l’educazione e l’istruzione come diritto di cittadinanza;
? una scuola che ponga al centro il soggetto che apprende, capace di recuperare lo svantaggio e le differenze sociali, che promuova la formazione critica aperta al confronto;
? una scuola governata democraticamente, attore autorevole nel territorio, che promuova la partecipazione
? una scuola più qualificata con risorse adeguate in tutto il territorio nazionale, che richiede una grande investimento pubblico, senza esporre le scuole autonome ai meccanismi del mercato e della competizione.

ARCI, Coord.to Genitori Democratici, Coord,to Docenti Romani, Coord.to Piùscuolapertutti Firenze, Coord.to Piùscuolapertutti piemontese, CIDI, Legambiente, LIBERA Scuola, MCE,

promuovono una manifestazione nazionale a Roma il 1° giugno in occasione della Festa della Repubblica, invitano studenti, genitori, insegnanti, cittadini e lavoratori, organizzazioni a partecipare per una scuola di libertà, di democrazia, di solidarietà.

Le prime adesioni pervenute:
CGIL Scuola, Coord. Docenti Provincia di Palermo, Ecole, FIOM, GISCEL, Laboratorio per la democrazia, La parola alle scuole, Movimento Piuscuolapertutti di Rovigo, Movimento 6 luglio 2001, Studenti.net, Rete di scuole di Rovigo, Uds.
Andrea Canevaro, Vincenzo Cerami, Nicola Tranfaglia, Don Gallo, Roberto Vecchioni, Benedetto Vertecchi, Domenico Starnone, Rossana Rossanda, Clotilde Pontecorvo, Tullio De Mauro, Vincenzo Iacono, Mauro Romanelli, Luciana Pecchioli, Fiorella Farinelli, Nicoletta Lanciano, Silvana Ferreri, Cristina Lavinio, Aurora Del Monte, Brunella Maiolini, Carlo Delfrati, Carlo Ricci, Elena Asero, Elisabetta Falchetti, Gemma Grossetti, Giovanna La Maestra, Giovanna Piazza, Giuliano Ligabue, Isabella Peretti, Maria Antonietta Destro, Maria Luisa Jori, Maria Luisa Mattiuzzo, Maria Teresa Fabbri, Michela Mayer, Cristiana Staffieri, Nello Fava, Rosanna Ducati, Silvia Manca, Simonetta Fasoli, Paolo Flores D’Arcais, Giorgio Bini, Giulio Luzzatto, Paola Palteri, Marcello Cini, Alba Sasso, Piergiorgio Bergonzi.

Le adesioni raccolte: redazione di Girodivite, redazione di Sherazade, collettivo Bancarella, comitato scientifico Antenati, Sergio Failla, Filippa La Villa.

 

Il Progetto
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