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Giro91
Movimento Girogirotondo se casca
la scuola...
Più scuola per tutti
girodivite ha aderito
alla manifestazione nazionale e all'appello "Più
scuola per tutti". Riportiamo il testo dell'appello.
PER UNA SCUOLA PUBBLICA, PLURALISTA,
DI QUALITÀ
PER UN PAESE EQUO, SOLIDALE, SOSTENIBILE
MANIFESTAZIONE NAZIONALE
1 GIUGNO 2002 - Ore 16.00
Roma - Teatro Vittoria
p.zza Santa Maria Liberatrice, 8/10
Realizzare una scuola di qualità
ha un valore strategico per il futuro del Paese,
che ha bisogno di più scuola per tutti
ed in tutte le fasi della vita. E questa
una battaglia che non riguarda solo i diretti
interessati (insegnanti, dirigenti, personale
ATA, studenti, genitori), ma tutta la società
italiana, perché istruzione e cittadinanza
fanno la qualità della democrazia.
La legge delega sulle norme generali sullistruzione,
proposta dal Governo, prepara una scuola vecchia,
autoritaria, priva di reale autonomia; non più
luogo collettivo, laboratorio sociale, in cui
si impara e si cresce insieme agli altri, ma servizio
a domanda individuale, che aggrava le disuguaglianze,
non ancora debellate, favorendo le famiglie più
ricche e più istruite.
Il progetto del governo prevede infatti:
meno scuola: elimina lobbligo scolastico
a 16 anni, riduce il tempo scuola obbligatorio
garantito a tutti, consentendo di completare lorario
con corsi privati a pagamento;
più povera: taglia i finanziamenti e i
posti di lavoro, le classi saranno più
numerose, si allunga lorario di lavoro,
ed i ragazzi più penalizzati saranno quelli
con più difficoltà;
più selettiva: accresce e rende irrecuperabili
le differenze sociali e culturali con la netta
separazione dellistruzione dalla formazione
professionale, i ragazzi dovranno decidere del
loro futuro a 12/13 anni, introduce di nuovo il
voto di condotta e la bocciatura, anche alle elementari;
più nozionistica: prevede spazi e risorse
solo per le lezioni frontali, senza la possibilità
di fare ricerca e di sperimentare, stabilisce
una gerarchia tra discipline, nega limportanza
della formazione del cittadino, si allontana dalle
esigenze e dei diritti degli studenti;
più individualista: organizza la scuola
sul modello dellazienda, mette gli insegnanti
in competizione tra loro, accresce il potere del
dirigente scolastico, elimina i Consigli di Classe,
togliendo così ai genitori un terreno importante
per la loro partecipazione;
meno autonoma: elimina lautonomia professionale
delle scuole perché cancella il curricolo
di scuola, introduce la quota regionale nei piani
di studio, consente alle famiglie di costruirsi
un proprio curricolo, ed accresce la dipendenza
delle scuole e dei dirigenti dal governo della
Regione.
Le misure di riforma avviate sminuiscono la responsabilità
professionale degli insegnanti ed il ruolo del
personale tecnico amministrativo, allontanano
genitori e studenti dalla gestione della scuola,
riducendoli a semplici clienti, e con lanticipo
a 5 anni e mezzo prefigurano un peggioramento
delle condizioni di apprendimento, mentre hanno
già introdotto la prima crepa nel valore
legale del titolo di studio attraverso la modifica
delle commissioni per la maturità, facendo
un grande regalo ai così detti diplomifici.
Noi vogliamo una scuola nuova,
la scuola della Repubblica secondo Costituzione,
? una scuola di tutti e per tutti, pubblica, laica
e pluralista, fondata sulla libertà di
insegnamento, che promuova leducazione e
listruzione come diritto di cittadinanza;
? una scuola che ponga al centro il soggetto che
apprende, capace di recuperare lo svantaggio e
le differenze sociali, che promuova la formazione
critica aperta al confronto;
? una scuola governata democraticamente, attore
autorevole nel territorio, che promuova la partecipazione
? una scuola più qualificata con risorse
adeguate in tutto il territorio nazionale, che
richiede una grande investimento pubblico, senza
esporre le scuole autonome ai meccanismi del mercato
e della competizione.
ARCI, Coord.to Genitori Democratici,
Coord,to Docenti Romani, Coord.to Piùscuolapertutti
Firenze, Coord.to Piùscuolapertutti piemontese,
CIDI, Legambiente, LIBERA Scuola, MCE,
promuovono una manifestazione nazionale
a Roma il 1° giugno in occasione della Festa
della Repubblica, invitano studenti, genitori,
insegnanti, cittadini e lavoratori, organizzazioni
a partecipare per una scuola di libertà,
di democrazia, di solidarietà.
Le prime adesioni pervenute:
CGIL Scuola, Coord. Docenti Provincia di Palermo,
Ecole, FIOM, GISCEL, Laboratorio per la democrazia,
La parola alle scuole, Movimento Piuscuolapertutti
di Rovigo, Movimento 6 luglio 2001, Studenti.net,
Rete di scuole di Rovigo, Uds.
Andrea Canevaro, Vincenzo Cerami, Nicola Tranfaglia,
Don Gallo, Roberto Vecchioni, Benedetto Vertecchi,
Domenico Starnone, Rossana Rossanda, Clotilde
Pontecorvo, Tullio De Mauro, Vincenzo Iacono,
Mauro Romanelli, Luciana Pecchioli, Fiorella Farinelli,
Nicoletta Lanciano, Silvana Ferreri, Cristina
Lavinio, Aurora Del Monte, Brunella Maiolini,
Carlo Delfrati, Carlo Ricci, Elena Asero, Elisabetta
Falchetti, Gemma Grossetti, Giovanna La Maestra,
Giovanna Piazza, Giuliano Ligabue, Isabella Peretti,
Maria Antonietta Destro, Maria Luisa Jori, Maria
Luisa Mattiuzzo, Maria Teresa Fabbri, Michela
Mayer, Cristiana Staffieri, Nello Fava, Rosanna
Ducati, Silvia Manca, Simonetta Fasoli, Paolo
Flores DArcais, Giorgio Bini, Giulio Luzzatto,
Paola Palteri, Marcello Cini, Alba Sasso, Piergiorgio
Bergonzi.
Le adesioni raccolte: redazione
di Girodivite, redazione di Sherazade, collettivo
Bancarella, comitato scientifico Antenati, Sergio
Failla, Filippa La Villa.
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