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Giro89 Movimento
Appello da Catania: "la nostra preoccupazione per i pericoli che corre la democrazia in Italia"

Come intellettuali e come docenti universitari, nonché come cittadini, sentiamo il dovere di manifestare la nostra preoccupazione per i pericoli che corre la democrazia in Italia nell'attuale situazione politica.

- Il disegno apertamente enunciato e le iniziative governative e parlamentari volte a limitare o condizionare l'autonomia della magistratura e a subordinarla al potere politico, oltre a ledere il principio fondamentale della separazione e dell'equilibrio dei poteri, tende a impedire e ostacolare il concreto esercizio, da parte della magistratura, del controllo di legalità a garanzia di tutti indistintamente.
I provvedimenti legislativi sostenuti con pervicacia dal governo e approvati dalla maggioranza parlamentare (leggi sul falso in bilancio e sulle rogatorie internazionali, mandato di cattura internazionale, conflitto di interessi) sempre più chiaramente rivelano una precisa strategia e un progetto organico mirante a creare inaccettabili condizioni di privilegio e di immunità che stravolgono l'elementare principio di una giustizia uguale per tutti

- Il fatto che l'intero sistema dell'informazione televisiva e buona parte di quella su carta stampata sia riconducibile - direttamente o indirettamente - alla persona del capo dell'esecutivo (una anomalia tutta italiana), oltre a configurare una situazione sostanzialmente monopolistica anche sul piano più strettamente economico, impedisce o limita pesantemente il pluralismo e l'indipendenza dell'informazione, costituendo una pesante remora all'esercizio di una piena ed effettiva libertà di critica e intaccando alla radice i meccanismi di formazione dell'opinione e dell'orientamento politico dei cittadini. Cose queste che - ripetiamo - dovrebbero stare a cuore a tutti indistintamente coloro che credono nella democrazia.
Non va poi trascurato - in materia di informazione e potere di condizionamento - il fatto che anche le grandi agenzie che regolano la pubblicità commerciale sulla stampa e sulla televisione (e che costituiscono per questi media la principale fonte di finanziamento) sono anch'esse in gran parte riconducibili (direttamente o indirettamente) alla persona del capo del governo.

- Il disegno di legge già approvato da un ramo del parlamento sul conflitto di interessi (la "madre" di tutte le anomalie) legalizza una scandalosa possibilità di identificazione tra cariche istituzionali e interessi privati.
Non meno grave è l'attacco che questo governo sta muovendo a norme fondamentali poste a garanzia dello stato sociale. Si profila un pericoloso disegno di rendere selvaggia la precarizzazione del lavoro, eliminando qualsiasi norma di tutela che andrebbe invece estesa a ogni tipologia lavorativa.
Il disegno di far prevalere interessi privati manifesta tutta la sua pericolosità anche nei settori dei servizi pubblici quali quelli della scuola e della sanità.

Desideriamo rivolgere a tutti i cittadini un appello a tenere alta la guardia a difesa della democrazia e proporre, in particolare, ai colleghi di costituire e organizzare un movimento pluralista di opposizione che si raccordi al altre iniziative analoghe in fase di sviluppo nel territorio nazionale.


Walter Pinto - Mario Tropea - Nicolò Mineo - Domenico Tanteri - Giuseppe Giarrizzo - Gaetano Costa - Silvano Nigro - Grazia Maria Bellia - Antonio Di Grado - Mauro Guarino - Guido Nicastro - Nino Recupero - Paolo Manganaro - Felice Rappazzo - Nello Grasso - Salvo Marano - Marilena Modica - Tuccio Famoso - Gaetano La Lomia - Mirella Cassarino - Attilio Scuderi - Silvia Emmi - Marina Paino - Catia Liberti - Pina Travagliante - Salvatore Pricoco - Rossana Barcellona - Teresa Sardella - Luciano Granozzi - Sara Condorelli - Mirella Librizzi - Giuseppe Pezzino - Carmen Salvo - Francesca Rizzonervo - Antonio Pioletti - Anna Alaimo - Salvatore Amato - Alberto Andronico - Maurizio Caserta - Bruno Caruso - Silvano Faro - Anna Genovese - Orazio Licandro - Antonio Lo Faro - Marisa Meli - Aurelio Mirone - Vania Patanè - Giovanni Raiti - Francesco Siracusano - Giuseppe Speciale - Enzo Zappalà - Daniela Timpanaro - Emma Baeri - Rita Pavsic - Francesca Longo - Maria Scuderi - Cetti Vacante - Federico Cresti - Pinella Di Gregorio - Uccio Barone - Saro Mangiameli - Marisaria Maugeri - Paolo Berretta - Rita Palidda - Anna Cortese - Mariella Galvagno - Giovanna Blandino - Carmelo Petrelli - Paolo Castorina - Giovanni Campo - Puccio Santisi - Francesco Raniolo


Francesco Faro - Ernesto de Cristoforo - Giuseppe Berretta - Zina Bianca - Pietro Gangemi

 

Il Progetto
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