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Diario di un festival: le puntate... [1] [2] [3] [4] [5] [6] [8] [9] di Rocco Rossitto
Giro79 / Bookfestival 2001
Diario di un festival…
[2][3] di rocco rossitto


Martedì_20novembre_Ore 10:30_
…mi sveglio, prendo coscienza delle mie funzioni vitali, mi riattivo!!!
Sono pronto!!!
Non ho scritto il diario per due giorni, troppe idee, troppi le cose accadute per scriverle subito di getto, occorreva una pausa.
Tra domenica e lunedì ci sono stati tre incontri e una proiezione.
Gli incontri con Antonio Moresco e Marosia Castaldi hanno lasciato un segno indelebile, ci guardavamo mentre gli autori parlavano: eravamo esterrefatti, estasiati ed estraniati, stupiti, attoniti.
Gli incontri sono stati tre, ma in realtà è stato uno, continuo, omogeneo, interrotto solo da pause temporali, completamente insignificanti al cospetto della valanga di parole che ci ha inondato.
_faccio un salto indietro_ domenica18 ore18 circa_spazioPolis
non siamo in molti, ci sediamo, arrivano gli autori, si siedono di fronte a noi, senza nessuna barriera, via i tavoli, solo il microfono; si parte timidamente, non è facile introdurre due autori come Moresco e la Castaldi, ma Alberto Gozzi (PortoFranco editore) riesce sempre ad intervenire con lucida capacità e si parte per questo viaggio durato tre incontri…
un viaggio senza piloti solo passeggeri, Moresco con tono pacato con capo chino con il corpo filiforme e la faccia magra, la barba bianca e due grossi occhiali, Marosia anch'essa pacata con voce bassa, sigaretta in bocca… il viaggio comincia e ci si tuffa subito nei Canti del caos (Feltrinelli) e in Storie d'amore e di specchi (PortoFranco) entrambi scritti da Antonio Moresco, due modi diversi di scrivere, il primo violento, aggressivo, dirompente, politicamente scorretto, il secondo, una favoletta, stilisticamente limpida, arricchita da dei "scarabocchi",così li definisce Moresco, che descrivono perfettamente le parole che accompagnano nel libro; la voce, la sua voce è sempre uguale con lo stesso tono basso e pacato, racconta di come lui veramente vedeva la sua immagine riflessa su quello specchio di fronte la sua camera e di come quest'immagine lo angosciava (bisogna leggere il libro per capire un po'), ci racconta di come questa favola è nata durante la scrittura dirompente dei Canti del Caos, di come lui ha messo un segno sulla carta dove scriveva per lasciare fluire le Storie d'amore e di specchi, che lo ha visto impegnato per una settimana per poi riprendere i Canti del Caos. Ci legge in maniera catartica un brano della seconda parte ancora inedita…
pausa…
dopo questa lettura ci fermiamo…5 minuti di pausa, di silenzio, bisogna prendere fiato e far riposare la mente…ti colpisce allo stomaco alla mente…5 minuti di silenzio che rigenerano, e poi il dibattito invitabile, troppo interessante la lettura, ci si scambia opinioni, si fanno domande all'autore… "ma cosa intendevi per…secondo me volevi dire questo..che bella quella parte", si dialoga amichevolmente con i toni di una discussione con un amico, perché infondo l'autore di un libro che ti piace è anche tuo amico e qui a Scordia li stiamo toccando,dialoghiamo, scherziamo con loro, con gli autori…che sono diventati nostri amici…qui si sono trovati benissimo e si capisce da ciò che dicono e come lo dicono, gli incontri con autori sono fondamentalmente noiosi sia per chi li ascolta e sia per chi deve parlare. Moresco mi dice: "sai dopo le presentazioni sto male, fisicamente, vado subito via, invece ora mi sento bene e non voglio andar via, grazie per aver creato questa atmosfera intima, discreta"…lo ascolto, lo interrompo, No Antonio (ha preteso il tu) grazie a voi, al vostro modo d'essere scrittori senza i "piedi per terra" grazie per non essere scrittori noiosi che raccontano storie sterili futili che hanno un inizio e una fine (quasi sempre lieta), grazie per averci parlato di voi (mi riferisco anche alla castaldi) così in maniera sincera diretta…
…un'ora dopo ci spostiamo c'è il secondo incontro…stacco spazio- temporale, ma è un continuum…
si presenta il libro della Castaldi In MareAperto (Portofranco)…e il viaggio continua…eravamo già in mare aperto ma ora siamo proprio distanti dalla riva, Marosia è una scrittitre è stata pittrice ha studiato filosofia, dalle sue parole (suo malgrado forse) pendono aliane di saggezza…anche qui ascoltiamo in silenzio, siamo troppo colpiti…sta accadendo veramente? Il libro è composto da diverse parti…ne leggiamo alcune, anche qui con la lettura da parte della Castaldi e di Moresco abbiamo bisogno di pause per riprenderci da dei testi diretti che non lasciano il fiato…poi si inizia a discutere e a scambiarci le opinioni, risalta subito il distacco da parte dei due autori dalla narrativa per le grandi opere occidentali del novecento (ovviamente il rifiuto non è a 360gradi!!!)…si parla di certa narrativa d'oriente, di come nella nostra, quella occidentale il fine corrisponda con la fine e invece in oriente non è mai così…viene citato un racconto indiano (credo di non ricordare male), in cui un contadino aspetta il sole in riva al fiume e lo aspetta per quasi tutta la vita e quando si rende conto che non arriverà, decide di andar via e di continuare a vivere….il fine non è stata la fine del racconto… "questo nonnsarebbe mai potuto accadere nei nostri racconti, nei racconti di matrice occidentale…
lo so forse ciò che state leggendo non vi è chiaro, ma a noi che ascoltavamo tutto è apparso limpido e ora cerco in breve di far fluire quella esperienza su questo diario….
la serata continua, l'incontro si snoda in altre direzione e noi sempre ad ascoltare e ad intervenire…dopo più di due ore l'incontro finisce…anche stasera stanchi ma vergognosamente soddisfatti…
è già mattina…c'è l'incontro con gli studenti, Marosia Castaldi ha anche insegnato, Moresco non ha mai incontrato ragazzi e ci dice di essere stato un pessimo studente…
l'incontro inizia, Marosia entra in sintonia con gli studenti subito dicendo che comunque anche se si fossero annoiati, oggi non erano sui banchi di scuola…ma si sbagliava, poichè i ragazzi sono stati entusiasti…e mi venivano in mente i tempi (non tanto remoti qualche anno fa) di quando anche nel mio liceo si facevano incontro simili…una noia mortale!!!
…invece qui i ragazzi del liceo scientifico di Scordia avevano letto i loro libri e ponevano interrogativi che spiazzavano gli autori, che rispondevano con passione (la passione sta nei contenuti, la forma è sempre stata quella controllata di moresco e pacata della castaldi), i ragazzi leggono brani della Castaldi, le fanno domande, il suo libro è quello che ha colpito di più…poi…
Antonio moresco cattura gli studenti così come aveva catturato già noi…la sua lettura lunga,ma intensa, ritmicamente unica…l'incontro si chiude con un brano della Castaldi…uno di quei "nemmeno"("In Mare aperto") che tanto emozionano…
Reset…
la giornata finisce con una proiezione…a cui partecipano poche persone…il video proiettato è un video su Genova…non avevo mai visto in televisione la marcia pacifica, le mani alzate i gruppi cattolici, ci avevano solo fatto vedere la violenza, e lo avevano fatto sbagliando pure…vedo una pistola da un cellulare della polizia sparare contro un manifestante…non era in piazza Alimondia, era un altro caso…fortunatamente non c'è stao un secondo morto…ho rivisto tanto sangue…ho rivisto i pestaggi…ho visto i black bloc agire e la polizia andare via…
Non sto farneticando…il video è: "Genova per noi" ...credo sia uscito con l'Unità…è facilemente reperibile..guardatelo…
…a presto…oggi 20 novembre incontreremo Antonio Gulisano…già giornalista de "I siciliani" ai tempi di Pippo Fava e ora collaboratore di Narcomafie. Si discuterà sul fenomeno mafioso e sulla sua evoluzione!!!


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