USB organizza il 1° Maggio alla GLS di Piacenza

Sostenere i 33 facchini licenziati, da due settimane in lotta sul tetto, è un dovere più che una manifestazione di solidarietà
I 33 facchini licenziati da GLS sono sul tetto del magazzino di Piacenza da 12 giorni senza che nulla sia accaduto.
O meglio, qualcosa è accaduto: sono peggiorate le condizioni in cui la protesta va avanti ed è peggiorata la salute dei lavoratori. Venerdì 26 il sessantenne Khalid ha avuto un malore, è stato soccorso dal personale del 118 portato sul tetto da un’autoscala dei vigili del fuoco, ma ha rifiutato il ricovero per non lasciare i suoi compagni.
Per sostenere la protesta, per esprimere vicinanza e supporto, l’Unione Sindacale di Base organizza un 1° Maggio di Lotta, di Resistenza e di Solidarietà proprio davanti al magazzino GLS: cibo, musica e dibattiti a partire dalle ore 12 nel piazzale dedicato ad Abd Elsalam, il facchino ucciso da un camion nel 2016 durante un presidio. L’appuntamento per tutti è alla GLS in via Riva, località Montale, a Piacenza. Chi sta su e chi sta giù uniti nella lotta, contro i licenziamenti e per il lavoro dignitoso e sicuro.
Licenziamenti GLS, partita campagna di denuncia internazionale
È stata lanciata stamattina dall’USB la campagna internazionale per il ritiro dei licenziamenti dei 33 facchini licenziati dalla multinazionale della logistica GLS perché colpevoli di aver partecipato alle lotte e agli scioperi promossi dalla USB in difesa dell’occupazione, del salario e contro il lavoro nero. Le organizzazioni sindacali affiliate alla Federazione Sindacale Mondiale daranno vita ad iniziative di protesta davanti alle sedi GLS in Europa e invieranno note di protesta, anche attraverso una mail-bombing all’indirizzo mail della casa madre info@gls-holding.com.
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