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The Rumble in the jungle

Cassius Clay, ma notoriamente conosciuto come Muhammad Alì, ha compiuto 70 anni il 17 gennaio.

di Orazio Leotta - martedì 17 gennaio 2012 - 2902 letture

Così venne consegnato ai posteri l’incontro tra Muhammad Alì e George Foreman il 30 Ottobre 1974 a Kinshasa in Zaire. Alì stupì milioni di spettatori collegati in mondovisione (tranne la RAI….) con l’utilizzo di una tattica di gara anomala per lui. alì-foreman

Rimase per otto riprese alle corde lasciandosi colpire forsennatamente da Foreman ai fianchi e al bersaglio grosso. L’elasticità delle corde gli consentì di attutire la potenza dei colpi dell’iridato a Mexico 68 (auguri anche a lui, 63 anni lo scorso 10 Gennaio) e le sue leggendarie movenze fecero il resto (dissero di lui, “leggero come una farfalla, pungente come un’ape”).

Quando Alì si accorse che Foreman non ne aveva più, sullo scadere dell’8° round assesto un uno-due micidiale che misero al tappeto Big George, dato per favorito alla vigilia dell’incontro, fino a quel momento imbattuto. Fu l’unico incontro tra i due. Tre invece i matches contro Joe Frazier (anche lui nato in Gennaio, il 12, e recentemente scomparso); dopo una vittoria per parte, la bella si disputò a Manila il 1° Ottobre 1975 ove Alì mise in palio il suo titolo di campione del mondo per stabilire definitivamente chi dei due fosse il più forte, per un altrettanto avvenimento epocale: “Thrilla in Manila”, forse l’incontro più spettacolare di tutti i tempi.

muhammad-aliI due pugili diedero tutto, ma prima dell’inizio del 15° round, i “seconds” di Frazier fecero cenno che non si sarebbe ripresentato sul ring. Vinse Alì pertanto per KO, dichiarando in seguito che se Frazier non si fosse ritirato probabilmente l’avrebbe fatto lui, letteralmente sfiancato. Ma Alì è stato molto altro: medaglia d’oro ai giochi olimpici di Roma fra i pesi massimi; fu renitente alla leva, rifiutandosi di andare a combattere in Vietnam (d’altronde precisò, io non ho nulla contro i vietkong, non mi hanno mai chiamato “sporco negro”), fu tre volte campione del mondo nella categoria dei massimi.

Nato Cassius Marcellus Clay jr il 17 Gennaio 1942 a Louisville in Kentucky, si convertì all’Islam nel periodo del suo no alla divisa militare. Fu vicino grazie alle sue azioni umanitarie al Premio Nobel per la Pace nel 2007. Memorabili anche i suoi duelli con Doug Jones, Ken Norton, Leon Spinks e Sonny Liston. I suoi ultimi incontri furono contro Larry Holmes nel tentativo fallito di riconquistare la corona dei pesi massimi nel 1980 e quello contro Trevor Berbick nel 1981, quando già erano incipienti i primi segni del Parkinson.


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