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Ferragosto, spunto per indimenticabili film

Il giorno dell’Assunta nel cinema italiano

di Orazio Leotta - martedì 15 agosto 2017 - 6144 letture

Non sempre il Ferragosto ha coinciso con la giornata del 15 agosto. Un tempo, fin dall’epoca dell’Antica Roma il Ferragosto si festeggiava il 1° di agosto, per volere dell’Imperatore Augusto che la istituì nel 18 a.C. Il termine infatti deriva da Feriae Augusti, il riposo di Augusto, una festa che si andava ad aggiungere ad altre già previste nella stagione estiva quasi tutte attinenti con la fine dei lavori agricoli nelle campagne e dedicate alle divinità dei campi e della fertilità.

Nel corso degli anni la Chiesa la fece in un certo senso propria facendo coincidere la giornata del Ferragosto con il giorno della celebrazione della Madonna dell’Assunta ovverosia proprio il 15 agosto. Durante il Fascismo si sviluppò oltremodo l’usanza di dedicarsi a gite fuori porta, in particolare verso mari, fiumi e laghi ma anche verso località montane o luoghi d’arte grazie all’istituzione di treni a tariffe scontate proprio nella giornata del 15 agosto e nei giorni immediatamente precedenti. In tanti ebbero l’occasione, mai avuta prima, di vedere il mare per la prima volta o la montagna o importanti luoghi d’arte.

Ai giorni nostri, questa festività, vittima della massificazione, rappresenta, più che una festa religiosa, un altro dei risvolti del consumismo all’insegna di lauti pasti, divertimento a tutti i costi, nottate in spiaggia, strade super affollate e caccia al parcheggio. E il cinema? Non è stato a guardare. D’altronde la settima arte non è altro che lo specchio della società tradotta in pellicola prima e supporti tecnologici oggi.

Eccone una breve carrellata in ordine cronologico: - 1952, “La Famiglia Passaguai fa Fortuna”, commedia con protagonisti Aldo Fabrizi ed Erminio Macario e con un giovanissimo Carlo Delle Piane. Sceneggiatura classica della comicità italiana e colpo di fortuna finale a sollevare le sorti dei due spiantati protagonisti. - 1960, “Ferragosto in bikini”, cast importante nel quale spiccano Raimondo Vianello, Walter Chiari, Mario Carotenuto, Bice Valori, Lauretta Masiero e Tiberio Murgia per una commedia ambientata sulla spiaggia di Fregene e, figlia di un incipiente boom economico, attenta a passare in rassegna i vari tipici personaggi che frequentano quella spiaggia, dall’industrialotto, al reverendo, alla coppietta innamorata fino agli inevitabili malviventi.

Il_sorpasso

– 1962, “il Sorpasso”, film cult del boom economico con Vittorio Gassman (Nastro d’argento e David di Donatello quale miglior attore), Jean-Louis Trintignant e Catherine Spaak. Un film ove si respira quel senso di spensieratezza e quasi certezza che il futuro, dopo i terribili anni della guerra, sarebbe stato in ogni caso migliore. Certamente non la stessa sensazione di futuro che si vive ai giorni nostri, come dire “Non c’è più il futuro di una volta…”. – 1974, “Travolti da un tragico destino nell’azzurro mare di agosto” di Lina Wertmuller. Commedia ove Giancarlo Giannini (marinaio comunista) deve sottostare ai capricci della padrona (la compianta Mariangela Melato), la viziata moglie di un industriale milanese, etichettata come “bottana industriale”, ma quando lo yacht naufraga in un’isola deserta lui si prende la sua rivincita. Dopo il salvataggio tutto però tornerà come prima.

– 1976, “L’Ascensore”, terzo e ultimo episodio del film “Quelle strane occasioni” diretto da Luigi Comencini con Stefania Sandrelli ed Alberto Sordi. La vicenda è quella della giovane Donatella (Sandrelli) che resta chiusa in compagnia di un maturo monsignore (Sordi) nell’ascensore di un palazzo deserto per le feste di Ferragosto. Il prete approfitta della situazione, poi dimostra a parole di non aver fatto nulla di male. Quando si dice predicare bene e razzolare male… - 1977, “Casotto” di Sergio Citti, surreale commedia nel cui ricchissimo cast figura pure una giovanissima Jodie Foster. Ambientato prevalentemente in una cabina pubblica sul litorale di Ostia che fa da location a un variegato campionario di frequentatori la maggior parte con intenti non proprio edificanti.

Il Casotto

– 1977, “Il Giorno dell’Assunta” di Nino Russo, anch’esso ambientato a Roma, una capitale deserta ove un professore e un regista disquisiscono sui diversi modi di festeggiare il Ferragosto nel Nord e nel Sud. – 1980, “Un Sacco Bello” di e con Carlo Verdone (che interpreta ben cinque personaggi diversi) sullo sfondo di una Roma desolata e deserta. L’interpretazione del debuttante Verdone gli valse il Nastro d’Argento per il miglior attore esordiente ed anche il David di Donatello.

Caro diario

– 1993, “Caro Diario” di Nanni Moretti, aggiudicatosi al Festival di Cannes la Palma per la migliore regia. Il Ferragosto è protagonista del primo dei tre episodi in cui il protagonista, lo stesso Moretti, vaga in vespa per le strade di una Roma deserta, va al cinema, disquisisce con un critico e infine ripercorre i luoghi dell’assassinio di Pasolini. – 2008, “Pranzo di Ferragosto” di Gianni Di Gregorio, commedia vincitrice del premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” alla 65° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Il film è una commedia sulla terza età, scanzonata e verace, che offre diversi spunti di riflessione.


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