Segnali positivi di allerta provenienti dalla società preoccupata
“Amici… ascoltatemi. Siamo alle porte del non conosciuto. Fantasmi e bui presentimenti... Cosa pensate di fare? Cosa facciamo? Io non intendo arrendermi”.
Pubblico e faccio mio, autorizzato, un messaggio circolare privato, ricevuto da un’amica non impegnata in politica, ma ad essa attenta e sensibile, che, altrimenti, non avrebbe alcuna ragione di cui preoccuparsi.
Gli ho accodato, per contemporaneità di lettura e per una certa corrispondenza di genere, la rabbia di Anna Zelli, impegnata in politica, espressa a commento del posto di Marco Grosso sul disastro alluvionale delle Marche.
“Amici… ascoltatemi.
Siamo alle porte del non conosciuto. Fantasmi e bui presentimenti. Abbiamo studiato. Sappiamo sulla carta cosa sia la guerra e cosa le carestie. Ma non lo sappiamo veramente. Non c’eravamo, la maggioranza di noi, nell’ultimo conflitto mondiale non c’era. Siamo cresciuti nel clima della ripartenza, dello sviluppo, della bella vita e della libera genialità. Della forza della vita.
Ora è cambiato forzosamente il passo. Qualcuno ( plurale,) ha un delirio di onnipotenza, ha steso un disegno diverso, e il nostro sistema buono ed evoluto, liberale, gli lascia la possibilità . Malvagio direi, questo disegno. O contro natura…come preferite. L’arma é la menzogna. La mistificazione. Gente della palude. Fatto sta, ed é, che il cammino dove siamo “ingreggiati “ è infausto.
Cosa pensate di fare? Cosa facciamo? Io non intendo arrendermi”.
Anna Zelli:
“Ho visto i video impressionanti. Questi buttano miliardi in cose assurde e il paese viene ignorato da 30 anni. Ci vuole una vera rivoluzione. Siamo alla catastrofe in tutti i sensi, il mio è realismo. Non pessimismo. Lotto tutti i giorni, ma bisogna che siamo tanti. Basta dormire.”
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