Perché le aree verdi e marine devono restare chiuse?

Professore dello IULM si mobilita per la riapertura delle aree verdi e marine

di Fabio Iuliano - giovedì 16 aprile 2020 - 3595 letture

Si è presentato alle 12 in punto davanti alla sede del suo Comune di residenza, Lavagna (Genova), per chiedere il rispetto di principi fondamentali al momento minacciati dall’applicazione dei vari Dpcm sull’emergenza Covid 19. Riccardo Manzotti, professore associato di Filosofia teoretica allo Iulm di Milano, nel divulgare questa mobilitazione sui social, scongiurando qualsiasi possibilità di assembramento, ha spiegato le sue ragioni in un cartello con scritto grande "Ridateci il sole, l’aria, la dignità".

Tre i motivi della mobilitazione: "Lo spazio aperto è il luogo più sicuro; le persone sono fino a prova contraria responsabili, bisogna regolare non vietare".

"La mia iniziativa", ha spiegato, "nasce per difendere la dignità mia e delle persone che si vedono ogni giorno limitate nella loro libertà senza che facciano alcunché di oggettivamente rischioso per la salute collettiva".

Secondo Manzotti, "le limitazioni alla libertà personale cui siamo soggetti non sono misure sanitarie ma sono giudizi morali sulla presunta irresponsabilità delle persone. Questo non è accettabile. Le persone sono responsabili fino a prova contraria. Le aree aperte sono un presidio sanitario irrinunciabile. Faccio riferimento a uno studio recente che su 318 casi di contagio, ben 317 sono avvenuti al chiuso. Oggi abbiamo più paura dei controlli che del virus. Come filosofo io non possono evitare di difendere la persona, la ragione, la dignità".

Il docente-filosofo ha specificato che "L’iniziativa non vuole andare contro decreti e ordinanze. Le leggi vanno rispettate per principio anche quando, come diceva Socrate, possono non essere considerate giuste".

La richiesta è quella di riaprire aree verdi e marine.

La stretta del Governo sotto forma di ordinanza, firmata nella sera di Venerdì 20 Marzo da Roberto Speranza, Ministro della Salute, ha limitato ulteriormente gli spostamenti e i movimenti al di fuori della propria abitazione.

«Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sono adottate, sull’intero territorio nazionale, ulteriori misure», che per quanto riguarda lo sport all’aperto sono:

- è vietato l’accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici;

- [...] Resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona.


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