Sei all'interno di >> :.: Primo Piano | Lavoro |

Liberiamo l’Inps

Manifestazione a Roma davanti alla Direzione Generale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, organizzata dal Sindacato Usb.

di Piero Buscemi - sabato 20 febbraio 2016 - 3972 letture

L’Inps sta cambiando, come tante altre realtà del nostro paese. Come tutti i cambiamenti, non sempre questi avvengono in meglio e sempre più raramente, si tende a non emulare le cose positive e le eccellenze che, ci sembra doveroso sottolineare, sono frutto del lavoro e della professionalità che i dipendenti hanno saputo dimostrare negli anni.

Le novità degli ultimi tempi lasciano intuire che, in sintonia con le riforme dei precedenti governi e, in modo particolare di quelle auspicate da quello attuale, una tendenza alla privatizzazione totale o parziale dei servizi erogati dall’Inps. Servizi non solo esterni, e quindi rivolti alla cittadinanza, ma anche interni, intendendo con questo attributo la gestione di alcuni settori necessari per il normale svolgimento delle attività quotidiane dei dipendenti dell’istituto.

Si va da una esternalizzazione della programmazione delle procedure informatiche di lavoro, con le quali traspare una sommaria competenza dei programmatori esterni, a causa anche della scarsa competenza in materia previdenziale, come hanno sottolineato più volte i rappresentanti della Usb. Una situazione aggravata anche da un maggiore costo del servizio che, come risaputo, comporta la scelta di affidarlo ai privati. Il recente accorpamento dei vari nuclei ispettivi in un unico organismo, strettamente sotto il controllo del governo, oltre a lasciare qualche dubbio sulla trasparenza di questi controlli nei confronti delle varie casistiche di evasione contributiva e di mancato rispetto delle più elementari norme che regolano i rapporti di lavoro, lascia ampi spazi ad ipotesi di incompatibilità dei ruoli rivestiti da coloro che dovrebbero garantire la tutela delle regole.

Il disagio creato dall’incarico di direttore generale dell’Inps, riconosciuto da Renzi a Massimo Cioffi, ha dato origine a grossi problemi di incompatibilità tra il recente passato che ha visto Cioffi occupare un ruolo apicale all’Enel, durante il quale è stata avviata un’indagine ispettiva sull’evasione contributiva e fiscale, e il nuovo incarico consegnatogli direttamente dalle mani del presidente del consiglio. L’anomalia del conflitto di interessi, alquanto palese, è sfociata nell’autosospensione di Cioffi, un’accezione burocratica che, a detta degli stessi responsabili dell’Usb, non avrebbe neanche una valenza legale, essendo le dimissioni l’iter più corretto al quale ricorrere in questi casi.

Altro punto, sicuramente da non sottovalutare, è il parere espresso dalla Banca d’Italia che, in questi giorni, con uno studio condotto dai propri ricercatori in materia di lavoro, ha sminuito l’entusiasmo e l’ottimismo espresso dal premier sugli effetti del suo Jobs Act. Sembrerebbe che, nonostante i numeri entusiastici diffusi anche dal presidente dell’Inps Tito Boeri, la percentuale al rialzo dei contratti a tempo indeterminato sarebbe solo il frutto degli incentivi riconosciuti dal governo alle aziende che hanno trasformato i contratti di lavoro precario, o “atipici”, in rapporti a tempo indeterminato. Per il dettaglio su questa analisi, si rimanda all’articolo riportato sulle nostre pagine.

Questi gli argomenti principali che sono stati discussi dai relatori dell’Usb dal palco della manifestazione che si è tenuta ieri mattina, 19 febbraio, davanti al palazzo della Direzione Generale dell’Inps, sotto lo slogan di “Liberiamo l’Inps”. Dai vari interventi, è emersa la voglia di ricondurre il servizio reso dai dipendenti Inps nei confronti di milioni di cittadini in un mero riconoscimento di garanzia e rispetto dei diritti essenziali che, alla luce delle nuove riforme sul lavoro, sugli ammortizzatori sociali e, non ultime, sulla pensione di reversibilità, stanno diventando oltremodo necessari.

La manifestazione è poi proseguita con l’ingresso dei partecipanti all’interno dei locali della Direzione Generale, con lo scopo di chiedere un incontro con il presidente Boeri. Una richiesta contrastata da un ostruzionismo eccessivo dimostrato dalle forze dell’ordine, presenti all’ingresso, che hanno cercato di scoraggiare i manifestanti-dipendenti creando una sorta di muro di poliziotti. L’insistenza e il buon senso dei partecipanti, la diplomazia e l’esperienza dei rappresentanti nazionali del sindacato Usb, hanno tranquillizzato gli animi che sono riusciti ad ottenere quanto richiesto legittimamente.

PNG - 308.5 Kb
Dipendenti Inps alla manifestazione
PNG - 278.4 Kb
Uno degli interventi sul palco
PNG - 258.7 Kb
Franco Nobile Usb-Inps Catania
PNG - 246.4 Kb
Luigi Romagnoli
PNG - 302.5 Kb
I manifestanti entrano nei locali della Direzione Generale
PNG - 241.1 Kb
Il muro di poliziotti davanti l’ingresso della Direzione Generale
PNG - 286.8 Kb
I dipendenti Inps si affacciano dai balconi della DG


- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -