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La panacea ai mali della politica sono le liste civiche?

Un fenomeno certamente positivo qualche anno fa rischia di diventare lo specchietto per allodole per celare nuovi trasformismi gattopardeschi messi in atto da una politica impresentabile.

di Emanuele G. - martedì 7 agosto 2012 - 3575 letture

Come giornalista ho il privilegio di poter osservare da vicino la situazione della Sicilia poiché sono in contatto con decine di attori culturali, economici, istituzionali, politici e sociali. Pertanto ho modo di verificare in maniera costante nel tempo l’evolversi della situazione. Sia dal versante dei fatti che da quello del dibattito. Uno dei grandi temi che attualmente tengono banco in Sicilia è rappresentato dal modo con cui la politica tenta di parare la montante antipolitica che sembra pervadere larghi strati della società della nostra isola. La reazione più ricorrente è quella di creare le c.d. “liste civiche” o “movimenti civici”. Saranno la panacea ai mali di una politica in piena crisi di identità e dignità? Permettetemi di avanzare qualche dubbio in merito.

Prima di argomentare i miei dubbi voglio ricordare un paio di cose. Il fenomeno delle liste civiche è una caratteristica peculiare delle elezioni amministrative nei piccoli comuni. Tuttavia, essendo sempre collegate a una formazione politica non fanno testo. Infatti, raramente sono svincolate dal rapporto organico con i partiti. Dall’altro canto, il fenomeno esplose su larga scala in occasione di tangentopoli. Molti cittadini in piena ribellione nei confronti dei partiti inquisiti decisero di associarsi e dare vita a delle liste civiche. Liste civiche che contribuirono a creare quel “partito dei sindaci” che ha rappresentato una delle pochissime novità sostanziali della seconda repubblica.

Veniamo ora a esprimere qualche riflessione in merito al dilagante fenomeno delle liste civiche. Altrimenti movimenti civici. Il tutto inizia quando viene diffuso un comunicato stampa come il seguente:

“Concluso il dibattito, durante il quale non sono mancati momenti di confronto volti a raccogliere le proposte dei cittadini, nasce la decisione di dare vita a un nuovo movimento civico, mirato a garantire sicurezza e certezza, in vista delle prossime elezioni amministrative, previste per il 2013. Le profonde riflessioni sull’attuale momento di crisi caratterizzato da un senso di inquietudine e incertezza del quadro politico nazionale e regionale, hanno portato i seguenti esponenti politici a maturare l’idea di fondare un nuovo movimento civico che ruoterebbe attorno ai valori della democrazia. Si tratta di un movimento rivolto a tutti i cittadini che, con l’approssimarsi delle elezioni, volessero contribuire con nuove idee e proposte, al miglioramento della comunità. Il nostro non vuole essere un movimento antipolitico, ma uno strumento popolare a disposizione dei cittadini che, in seno alla futura amministrazione, possano trovare figure rassicuranti e capaci di trasmettere fiducia e speranza. Secondo quanto si legge nel comunicato a firma dei seguenti esponenti del movimento civico obiettivo principale sarebbe assicurare continuità su quanto intrapreso dall’attuale amministrazione, soprattutto per quel che riguarda il risanamento del bilancio comunale e il contenimento della spesa, al fine di evitare di vanificare gli sforzi non indifferenti, fin’ora affrontati. Il movimento si riconosce pienamente nell’attuale amministrazione comunale, confermando la fiducia al sindaco e impegnandosi a garantire lealtà e affidabilità in seno al consiglio comunale e alla giunta, attraverso i suoi rappresentanti”.

Come potete notare dalla lettura del succitato comunicato stampa emergono parecchie criticità. Proviamo a evidenziale.

Normalmente non si sa nulla circa l’avvenuto dibattito. Quando si è tenuto? Non credo che i cittadini siano stati invitati. Già le modalità di effettuazione del “dibattito” ci lasciano perplessi. Qualcuno, poi, mi può spiegare cosa significa “sicurezza” e “certezza”? Mica il movimento civico è espressione della locale stazione dei Carabinieri o del commissariato di Polizia. Oppure “sicurezza” e “certezza” indicano il fatto che gli esponenti promotori del movimento civico vogliono la “sicurezza” e la “certezza” di essere rieletti? Ecco – allora – scoperto l’arcano. Il movimento civico non nasce come espressione della città, ma come nuova casacca per politici che hanno già un certo trascorso nell’amministrazione della cosa pubblica. Politici che non intendono lasciare minimamente la presa. Infatti, non c’è nessun riferimento all’origine dal basso del movimento. Si tratta della solita iniziativa verticistica di politici che vedendo l’eventualità di non essere rieletti cercano strade alternative per raggiungere di nuovo l’obiettivo. Sempre e comunque.

Miglioramento della comunità? Ma voi esponenti del movimento dove eravate un minuto prima della fondazione del movimento? In Kazakistan o nel Congo? Allora cosa avete fatto nel corso di tutti questi anni? E’ un’ammissione implicita che vi siete occupati della politica in minuscolo. E meno male che il movimento dovrebbe ruotare “attorno alla democrazia”! Grazie per l’opportuna puntualizzazione. Un misto di terrore e inquietudine si stava impadronendo di noi tutti. Non possono mancare espressioni vuote quali “essere a disposizione dei cittadini” e “trovare figure rassicuranti e capaci di trasmettere fiducia e speranza”. Un campionario inquietante di ovvietà che non fa altro che rimarcare gli aspetti poco chiari riguardanti il perché stanno nascendo come funghi liste civiche o movimenti civici. Il massimo è raggiunto allorquando si specifica che il movimento si inquadra nella continuità con l’amministrazione comunale precedente. Insomma, vogliamo continuare ad esservi partecipi prenotando fin d’ora qualche poltrona. Certo gli obiettivi sono il “risanamento del bilancio” e “il contenimento della spesa”. Che faccia tosta! Sono gli stessi che hanno contribuito a dilapidare il pubblico erario che si scoprono all’improvviso parchi e francescani. Come se non conoscessero il clientelismo, la corruzione e le pratiche di normale illegalità nella pubblica amministrazione.

Insomma, cari lettori, se questo è il tenore del dibattito in atto in seno alle liste civiche o movimenti civici meglio tenerci i partiti politici come sono. Pur con i loro incredibili difetti e pesanti criticità. Almeno riescono a celare con più grazia e mestiere l’obiettivo principale della loro diuturna attività: la sopravvivenza. Una vera lista civica, o movimento civico, deve nascere come reale rottura con la politica dalla p minuscola. Ovverossia essere lo strumento ideale per far entrare i cittadini nelle istituzioni pubbliche al fine di riformarle e dare nuove speranze a noi tutti. Altrimenti assisteremo a un ennesimo episodio della millenaria inclinazione della nostra terra a risolvere i "pasticcetti" della quotidianità secondo gli antichi riti liturgici del gattopardismo.


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