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La cara, buona, vecchia caramella di carruba. Esiste ancora? Esiste, esiste... e resiste.

Viaggio nei sapori semplici della tradizione siciliana. La caramella di carruba, baluardo della famiglia Terranova da cinque generazioni.

di Paola Fagone - giovedì 17 novembre 2005 - 29105 letture

Il termine carrubo o carrubio deriva dalla parola araba “harruba”. Il carrubo è un albero sempre verde spontaneo, tipico della macchia mediterranea, appartenente alla famiglia delle Papillonacee Cesalpinioidee, che in parole meno colte significa che è una leguminacea come i fagioli. Nella sua lunga vita, è l’albero tra i più longevi, può raggiungere l’altezza di 12 metri e un diametro di ben oltre 2 metri.

Per la sua folta chioma, l’aspetto inclinato e cavo, spesso ha ospitato il viandante accaldato o il pastore intento a scolpire legnetti e buttare l’occhio al suo gregge sparpagliato.

Italo Calvino ne parla usando queste parole: “sbucai alla fine sotto il cielo aperto, che solo allora vidi senza stelle ma chiaro tra le foglie d’un enorme carrubo”. In Sicilia si trovano gli esemplari più antichi, in maggior numero nella provincia di Ragusa e Siracusa. Il frutto secco, propriamente detto siliqua, è simile ad un baccello dal rivestimento più coriaceo, a protezione di una polpa stratificata, il mesocarpo, dolce e carnoso e con dei semi disarticolati.

Il frutto dal sapore dolce, con retrogusto allappante viene impiegato, in diversi campi e per differenti preparazioni. Le confetture, i distillati, le farine alimentari per la sua funzione addensante; gli estratti liquidi e soprattutto il foraggio per l’alimentazione del bestiame, sono gli usi più frequenti del frutto del carrubo.

Per le caratteristiche organolettiche e le peculiarità terapeutiche, la carruba è particolarmente indicata nella cura delle gastroenteriti, in special modo nei lattanti. Sono molti gli studi per evidenziare le preziose caratteristiche e gli eventuali impieghi anche nella medicina tradizionale.

Nel consumo quotidiano, meno frequente rispetto a qualche anno fa, la carruba è la nota aromatica ed inconfondibile delle sue caramelle, che i non troppo giovani, compresa la sottoscritta, ricordano avvolte in un quadrato lattiginoso di carta oleata. La forma imperfetta, la trasparenza color caramello, l’aspetto vetroso non la rendevano tanto accattivante e seduttiva, anzi, evocava immediatamente bimbi di altri tempi, in cappotto smunto e scarpe rotte, con i pugni pieni di tesserine zuccherate al sapore di carruba.

In effetti faceva parte del povero corredo dei bambini di una volta, dei vecchietti che la ciucciavano a più riprese, riponendola accuratamente nella sua essenziale custodia. Difficile il sapore, brutto l’aspetto, misera la confezione, eppure le caramelle alla carruba sono giunte indenni ai giorni nostri con la loro disarmante semplicità. Dai cassetti rotti delle generi alimentari d’epoca, alle ampolle altezzose delle moderne farmacie, hanno attraversato silenziosamente oltre un secolo e qualche generazione. La famiglia Terranova, “maestri caramellai” da più di un secolo, è presente nel territorio siciliano con una prelibatezza “difficile”, dalle caratteristiche uniche che i palati moderni elevano a prodotto di nicchia, legato al territorio e che dal territorio ambisce ad una ribalta più consona.

Presto la caramella Terranova sarà distribuita a bordo dei voli nazionali ed internazionali della compagnia Alitalia, così come prevede un accordo stipulato tra il colosso aereo e l’azienda produttrice.

La caramella di carruba Terranova conquista per la sua bontà, per i profumi che sprigiona, per gli ingredienti naturali con la quale viene tuttora confezionata nel cuore di Palermo, il quartiere antico di Ballarò.

Antonio Terranova, capostipite della azienda a conduzione familiare, già dal 1890 nei vicoli di Ballarò, con antichi strumenti artigianali iniziò una avventura, che ai giorni nostri continua, attraverso i figli, arrivando fino ai pronipoti.

La produzione giornaliera delle caramelle di carruba è di circa settecento chilogrammi.

Controllate una per una per evitare che le bolle - simili a quelle della pasta di vetro - durante la degustazione possano rivelarsi taglienti come lamette; le caramelle subiscono un processo produttivo paragonabile a quello dei vetri di Murano. La pasta a temperature elevatissime, viene spalmata con grandi spatole d’acciaio su un banco rivestito di marmo e con una lavorazione estremamente veloce e concitata, l’impasto infatti tende a raffreddarsi, si stende negli appositi stampi e si taglia nel giro di pochi minuti.

Gli strumenti creati appositamente sfornano migliaia di tesserine da smussare tra loro. Lo sforzo umano è determinante e comporta dei rischi, scottarsi anzitutto. L’informe pasta di carrube, rigorosamente ragusana (perché è la migliore), si cristallizza diventando caramella dopo averla cotta con lo sciroppo di glucosio (acqua e zucchero), tanto amore e abilità.

Tra i progetti a medio e lungo termine del caramellificio Terranova c’è il riconoscimento del presidio Made in Sicily da parte della Regione Siciliana. Il marchio garantirà al prodotto la diffusione in tutto il mondo, tutelandone la denominazione e l’origine.

L’intento è quello di promuovere capillarmente un prodotto esclusivamente siciliano ma comunque appartenente alla cultura gastronomica italiana. Le nuove etichette delle caramelle Terranova, saranno quindi con il logo della Regione Siciliana e verranno distribuite in molte manifestazioni gastronomiche in Italia e all’estero. I sapori antichi della Sicilia quindi si rincorrono, decollano, si riscoprono anche attraverso il cibo, o più semplicemente si scartano come una caramella.

Info: caramelleterranova@libero.it


- Ci sono 8 contributi al forum. - Policy sui Forum -
bello
21 marzo 2006

molto interessante !
La cara, buona, vecchia caramella di carruba. Esiste ancora? Esiste, esiste... e resiste.
8 aprile 2008

CREDO CHE SIA INGANNEVOLE ....LA CARRUBA NON HA MAI AVUTO ALCUNA PROPIETA’ TERAPEUTICA PER IL MAL DI GOLA. POI DI CARRUBA IN QUESTA CARAMELLA CREDO CHE CE NE SIA DAVVERO POCA MA IN COMPENSO NON SCARSEGGIA NE DI COLORANTE TIPO E151 (TRA L ALTRO VIETATO) NE DI ZUCCHERO (POVERI DIABETICI). SUL FATTO CHE LA PASTA VENGA LAVORATA SUL MARMO (COSI C’E’ SCRITTO)OLTRE CHE DI ARTIGIANALE SA DI POCO IGIENICO.LE NUOVE NORME SULL’ AUTOCONTROLLO E LE NUOVE NORMATIVA IN MATERIA DI IGIENE PREVEDONO TAVOLI IN ACCIAO .AVETE "TOPPATO" MIEI CARI TERRANOVA . ORGOGLIOSI DI ESSERE SICILIANI MANIFESTATE IL SENSO DELL’ IMBROGLIO E LA POCA IGIENE EREDITATA DAGLI ARABI. SICURAMENTE VERI MAESTRI CARAMELLAI MA POCA ATTENZIONE ALL’ IMPRENDITORIA ..ANDATE A SCUOLA IMPRESA
    La cara, buona, vecchia caramella di carruba. Esiste ancora? Esiste, esiste... e resiste.
    2 ottobre 2010, di : giacomo terranova - titolare

    salve sono il sig. giacomo terranova titolare dell’omonima azienda secolare produttrice della caramella in questione. In base a quello da lei scritto le devo rispondere che e’ completamente fuori strada; All’uopo, la invito previa prenotazione a contattare i ns. uffici che le fisseranno un giorno nel quale la onoreremo di seguire la nostra storica produzione, dove si potra’ rendere conto della naturalezza dei prodotti usati: zucchero sciroppo di glucosio e sciroppo di carruba. Come vede.........nulla da nascondere. tel +39 0918140514 mobile +39 3452110581
      La cara, buona, vecchia caramella di carruba. Esiste ancora? Esiste, esiste... e resiste.
      30 aprile 2011, di : giusi

      SALVE IO ANCORA LI COMPRO SONO OTTIME X LA TOSSE SOLO CHE NON SO COME SI FANNO VORREI QUALCHE SUGGERIMENTO DA POTERLI FARE IN CASA GRAZIE
      La cara, buona, vecchia caramella di carruba. Esiste ancora? Esiste, esiste... e resiste.
      6 aprile 2013, di : tommaso benigno

      Complimenti e sono ottime anche quelle alla menta e frutti misti si sentono che usate materie prime ottime. Sono fiducioso perché penso sono prodotti sinceri e fatti con la passione siciliana .
        La cara, buona, vecchia caramella di carruba. Esiste ancora? Esiste, esiste... e resiste.
        10 aprile 2013, di : autore articolo: Paola Fagone

        Grazie Tommaso, leggere apprezzamenti dopo tutto questo tempo dalla pubblicazione dell’articolo mi rende felice ed orgogliosa. L’azienda attualmente non è più nella sede storica, ma in uno stabilimento più grande ed efficente, in grado di soddisfare le sempre più crescenti richieste. Oggi è più semplice trovare le caramelle di carruba, ormai declinate in gustose varianti, sia nei supermercati che nei bar e tabacchi. Mi preme chiarire che ho scritto l’articolo per una nota di costume e di cultura gastronomica, non secondo una finalità pubblicitaria, come dire... pilotata. Quando sono andata in azienda ad intervistarli erano sorpresi e compiaciuti del mio interessamento. Grazie ancora Tommaso per il tuo apprezzamento. E, complimenti per la tua passione siciliana!
    La cara, buona, vecchia caramella di carruba. Esiste ancora? Esiste, esiste... e resiste.
    10 aprile 2013, di : autore articolo: Paola Fagone

    Gentile anonimo, secondo lei un prodotto che esiste da cinque generazioni ha bisogno di una scuola d’impresa? Lei ha sicuramente bisogno di una scuola elementare per rivedere i fondamentali della lingua italiana e una scuola di buone maniere per capire che è fin troppo facile insultare le persone schermandosi dietro l’anonimato. Mi puzza di terrone del nord (brutta razza) che appena "sciara l’aria del continente" pensa che al Sud ci siano solo i selvaggi. Poi starei molto attento ad insultare gli arabi, i loro usi e costumi o etnie specifiche, potrebbero essere molto permalosi alle sue parole razziste ed offensive. O appartiene a quella - altrettanto razza tinta - che pensa che i neri puzzano, gli arabi sono sporchi, i turchi fumano, i tedeschi sono precisi, gli svizzeri puntuali e via discorrendo... Straparli almeno presentandosi, troppo facile insultare in anonimo...
La cara, buona, vecchia caramella di carruba. Esiste ancora? Esiste, esiste... e resiste.
14 aprile 2009, di : Meg

sono ottime per la gola, provare per credere.. è un peccato che sul territorio palermitano sia difficile trovarle. Complimenti all’azienda