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Il pubblico impiego in piazza contro i tagli agli stipendi

Rassegna stampa a cura della Usb sulle manifestazioni di protesta in atto in questi giorni, in preparazione allo sciopero generale fissato per il 18 ottobre.

di Redazione - giovedì 10 ottobre 2013 - 2293 letture

PUBBLICO IMPIEGO: USB P.I. MANIFESTA OGGI 10 OTTOBRE ALL’ARAN PER L’AUMENTO DELLE RETRIBUZIONI FERME DAL 2009

Roma, via del Corso 476 - ore 11.00

IL 18 OTTOBRE I LAVORATORI PUBBLICI IN PIAZZA CON L’USB

Lavoratori pubblici davanti al MEFL’USB Pubblico Impiego annuncia per domani, 10 ottobre, una manifestazione a Roma davanti alla sede dell’Aran, in via del Corso 476, dalle ore 11.00, a sostegno della richiesta di apertura del rinnovo dei contratti fermi, dal 2009. Nell’occasione sarà presentata all’agenzia negoziale la Piattaforma contrattuale di pubblico impiego per i lavoratori delle aree professionali, con la quale si chiede un aumento mensile uguale per tutti di 300 euro, un’una tantum di 5.000 euro, a parziale recupero di quanto perso col blocco dei contratti; l’introduzione della quattordicesima mensilità, la riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore, la stabilizzazione dei precari, la costituzione di un’unica area professionale per superare l’attuale frammentazione. 20131009_115233_resized_2

L’USB P.I. ritiene inaccettabile il perdurare del blocco della contrattazione, che potrebbe proseguire addirittura fino al 2017 dal momento che per il triennio 2015-2017 è previsto il solo stanziamento della vacanza contrattuale. Già oggi, in media, ogni lavoratore ha perso complessivamente circa 9.000 euro per il mancato rinnovo del contratto. L’USB è inoltre indisponibile ad un rinnovo contrattuale che non preveda la parte economica, come proposto dal Ministro Gianpiero D’Alia.

Anche questo governo continua a considerare la pubblica amministrazione soltanto come un costo. Come conseguenza di questa politica, si cancellano servizi o si esternalizzano attività in tutti i settori pubblici, sottraendo ai cittadini ampi pezzi di welfare e colpendo i dipendenti pubblici attraverso il blocco delle retribuzioni ed il peggioramento delle condizioni di lavoro. Per rovesciare queste politiche e riconquistare il welfare, i lavoratori pubblici parteciperanno con forza e convinzione allo sciopero generale proclamato dalla USB e da altri sindacati di base per il 18 ottobre e scenderanno in piazza a Roma.


INPS: OGGI E DOMANI NUOVO BLACK OUT INFORMATICO IN TUTTE LE SEDI PROSEGUE PRESIDIO PERMANENTE USB SOTTO AL MEF

LAVORATORI INPS MOLTO MOTIVATI AD ADESIONE SCIOPERO GENERALE DEL 18

Terzo giorno di presidio organizzato dalla USB Pubblico Impiego davanti alla sede del Ministero dell’Economia, in via XX settembre a Roma, per impedire che si taglino di 300 euro mensili le retribuzioni dei dipendenti dell’INPS e che si privatizzino numerosi servizi erogati dall’ente previdenziale. Riprende oggi e domani il black out informatico e in tutte le sedi si terranno spenti i pc per protesta, tranne che agli sportelli per dare informazioni ai cittadini. 20131009_115244

Massimo Briguori, dell’Esecutivo nazionale USB INPS, fa il punto della situazione: “Dal 26 settembre, giorno in cui abbiamo appreso la notizia del taglio di 94 milioni delle retribuzioni, sta andando avanti nelle sedi dell’INPS una protesta ininterrotta con assemblee, blocco dell’attività informatica e lavorativa. Da tre giorni a Roma abbiamo iniziato un presidio permanente davanti al MEF, perché è da lì che è partita la richiesta di tagliare le retribuzioni dei dipendenti dell’ente previdenziale, bocciando il piano di risparmi presentato dall’INPS per rispondere alle richieste contenute nella Legge di stabilità 2013”.

“E’ in atto un attacco contro i lavoratori dell’INPS e contro le funzioni dell’ente – denuncia il dirigente sindacale della USB – attacco che siamo decisi a bloccare in tutti i modi. Oggi e domani in tutti gli uffici dell’INPS i pc saranno spenti per protesta”.

“Dal presidio di Roma lanciamo la proposta di organizzare manifestazioni e assemblee regionali in tutti i territori – conclude Briguori – e poi il 18 ottobre tutti a Roma per partecipare alla manifestazione nazionale e allo sciopero generale organizzato dalla USB e da altre organizzazioni del sindacalismo di base. I lavoratori dell’INPS hanno molti motivi per aderire alla mobilitazione”.


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