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Una giornata contro il femminicidio

Lorena, Stefania, Vanessa, Carmela sono alcune delle numerose donne uccise dai loro compagni, mariti, fidanzati negli ultimi anni in Italia.

di Pina La Villa - sabato 24 novembre 2012 - 2881 letture

Maggio 2008: Lorena, 14 anni, uccisa da tre coetanei, a Niscemi.

Dicembre 2011: Stefania, uccisa dal suo ragazzo, a Licodia Eubea

Maggio 2012: Vanessa, uccisa dal suo convivente, a Enna

Ottobre 2012, Carmela, uccisa dal fidanzato di sua sorella, a Palermo.

Lorena, Stefania, Vanessa, Carmela sono alcune delle numerose donne uccise dai loro compagni, mariti, fidanzati negli ultimi anni in Italia.

Questo fatto orribile doveva avere un nome, se voleva essere riconosciuto e combattuto. La parola omicidio camuffava le statistiche facendo scomparire un fenomeno che è la causa prima di morte per le donne ovunque nel mondo. Coniato a Ciudad Juarez, una città messicana ai confini con gli Stati Uniti, dove il fenomeno delle donne uccise e scomparse aveva assunto a partire dal 1993 proporzioni intollerabili, il termine feminisidio è stato tradotto in Italia in femminicidio e utilizzato dall’UDI (Unione Donne in Italia) in varie iniziative e in particolare, a partire dal 2008, per la campagna di denuncia “Stop al femminicidio” finalizzata ad affrontare il problema della violenza sulle donne con una prospettiva di genere.

Col nome è cresciuta la sensibilità verso il fenomeno, intensificata anche dalle numerose iniziative di dibattito e denuncia che si svolgono da qualche anno, in particolare attorno alla data del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (risoluzione del 17 dicembre 1999 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite).

E’ un appuntamento importante, anche quest’anno.

A Catania le iniziative sono tante, organizzate dall’UDI, da Senonoraquando? e da La Ragna-tela, una rete di associazioni nata a maggio del 2012 che “intendono portare avanti la sfida e la scommessa di ridisegnare insieme agli uomini una nuova visione del maschile per la nostra/loro libertà e per costruire una convivenza serena in una Catania liberata dal sessismo”.

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Femminicidio
L’installazione della messicana Elina Chauvet, "Zapatos rojos" a Palazzo Ducale di Genova, per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne


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