La voce che cambia l’Afghanistan

Caro amico,
 Assalam Aleikum, ciao!

L’anno scorso tanti attivisti come te mi hanno letteralmente inondata di messaggi di incoraggiamento per il mio lavoro in radio, a favore delle donne afghane. Li ho letti in trasmissione e sono stati un importante stimolo sia per me sia per le mie ascoltatrici. A partire da quel momento l’anno a venire è stato denso di nuove emozioni e successi.

Mentre il mio bambino cresceva a vista d’occhio, iniziava a imparare l’alfabeto e a guardare i cartoni, il mio lavoro in difesa dei diritti delle donne si intensificava.

Il lavoro in radio ma anche quello di paralegale, entrambi volti a offrire consulenze sulle questioni giuridiche a donne e ragazze di ogni zona del mio paese, hanno dato i loro frutti e ne sono molto orgogliosa. La formazione di ActionAid è stata fondamentale per accrescere le mie abilità. Pensa che quest’anno ho aiutato otto donne a dire definitivamente addio a una vita di stenti, ad appropriarsi della propria libertà e ad entrare in società ottenendo un lavoro. Come Fatima, che disperata per i continui abusi era arrivata a tentare il suicidio e che oggi lavora in un centro culturale, o Habiba, che da vedova destinata all’emarginazione è riuscita a riemergere diventando una cuoca professionista.

Nel frattempo ho partecipato a due conferenze a Kabul sui diritti delle donne e ho deciso di provare a candidarmi come Capo del Dipartimento di Affari Femminili nella provincia di Balkh, dove vivo, per aiutare con ancora più incisività le donne. A partire dal posto dove si prendono le decisioni che le riguardano.

Voglio ringraziare tutti voi attivisti italiani per il sostegno: la presenza di ognuno di voi è un segnale importante!

Chi è Mobina Sai Khairandish

31 anni, è nata e vive attualmente a Mazar-e-Sharif in Afghanistan.

Laureata in giornalismo presso la Balkh University e con esperienze professionali come reporter, è attualmente la direttrice di Rabia Balkhi Radio (RBR), una delle prime emittenti radiofoniche indipendenti dell’Afghanistan.

Sin da giovane, Mobina ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti delle donne nel suo Paese. “Frequentavo la scuola nella provincia di Balkh, e vedevo continuamente ingiustizie e violenze contro le donne. Ricordo di aver iniziato a provare tanta rabbia e indignazione. Mi chiedevo perché nessuno si attivasse per cambiare le cose. In quel momento è nata l’idea di realizzare un programma radiofonico per aiutare le mie connazionali a cambiare le proprie condizioni di vita”.

Un’idea che Mobina, diventata direttrice di RBR, ha potuto trasformare in realtà. Con il suo programma settimanale “Mani Aperte”, ascoltato da oltre 300.000 persone, può offrire supporto legale alle donne afghane, cercando di rispondere a domande come: “Quali sono i diritti di ogni donna? Quali azioni legali possono essere intraprese per renderli effettivi? Come cambiare a un sistema sociale che stritola il ruolo delle donne?”.

Mobina ha istituito anche un centro di consulenza legale per le donne, ed effettua inoltre incontri e consulenze a domicilio. Coniugata e madre di un bambino di quasi due anni, Mobina lotta ogni giorno per aiutare le donne afghane a vedere riconosciuti i loro diritti nel rispetto del diritto Islamico, dei principi dei diritti umani universali e della legge afghana. Una vita prospera e pacifica, un futuro luminoso e pieno di speranza anche per suo figlio, e per l’Afghanistan che verrà.

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