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La storia delle cose

La storia delle cose è un documentario del 2007 realizzato dall’ex attivista di Greenpeace Annie Leonard. Nonostante non sia del tutto imparziale, bisogna riconoscere le potenzialità educative e formative del video, la cui visione sarebbe consigliata sia agli adulti che ai bambini

di Fabrizio Cirnigliaro - mercoledì 4 novembre 2009 - 3311 letture

La storia delle cose è un documentario del 2007 realizzato dall’ex attivista di Greenpeace Annie Leonard. Nel video Annie Leonard cerca di rispondere ad una domanda “Da dove vengono le cose che compriamo”? Lei risponde a questa domanda aiutandosi con dei disegni dalla grafica semplice, descrivendo il ciclo del sistema consumistico, seguendo i vari passaggi dei prodotti che acquistiamo. Estrazione, produzione, distribuzione, consumo e smaltimento

Il linguaggio utilizzato da Annie Leonard è semplice, diretto, riesce a farsi capire anche da coloro che sono meno preparati su temi come l’economia, risorse energetiche. Argomenti già trattati più di 25 anni fa dall’economista Jeremy Rifkin nel saggio “Entropia”. Nel video non si parla solo delle fabbriche in cui vengono prodotte le cose che acquistiamo e della necessità di ridurre i consumi per limitare lo sfruttamento delle risorse naturali. Si riflette soprattutto sulle abitudini dell’uomo, ridotto ad essere solo un consumatore che acquista sempre cose nuove. Oggetti che non gli servono, ma che sente la necessità di comprare. Nel documentario vengono spiegati cosa sono l’obsolescenza pianificata e l’obsolescenza percepita. Strategie molto efficaci per convincere l’uomo a comprare oggetti che rimpiazzeranno altri oggetti funzionanti, ma magari non più di moda.

A tratti Annie Leonard risulta essere troppo faziosa nel cercare di dimostrare le sue tesi. Ad esempio quando afferma che i computer di ultima generazione si differenziano dai precedenti solo per un componente, un chip della scheda madre. Negli stati uniti 7000 scuole hanno acquistato il DVD per farlo vedere agli studenti creando non poche polemiche. In Italia è possibile vederlo solo su YouTube, diviso in 3 parti. Nonostante non sia del tutto imparziale, bisogna riconoscere le potenzialità educative e formative del video, la cui visione sarebbe consigliata sia agli adulti che ai bambini. Ma l’azienda scuola che sta cercando di riformare la Gelmini non combacia con i contenuti de documentario, in totale contrapposizione al downgrade dell’istituzione scolastica.

Video “La storia delle cose”

http://cubepark.wordpress.com/2009/10/29/la-storia-delle-cose/

“Qual è lo scopo di una pubblicità se non quello di farci sentire infelici di ciò che abbiamo e di convincerci a comprare dell’altro? Molteplici volte al giorno, percepiamo che i nostri capelli sono in cattive condizioni, che la nostra pelle è in pericolo, i nostri vestiti non sono adeguati alle situazioni…andiamo a lavorare, facendo anche più lavori contemporaneamente, torniamo a casa esausti, ci abbandoniamo sul nostro nuovo divano per farci rapire dalla TV a 50 pollici e vedere una pubblicità che ci dice: “FAI SCHIFO!”.

Siamo circondati da una miriade di oggetti ed ogni giorno corriamo sempre di più per guadagnare sempre di più e risparmiare magari su cose fondamentali per poter comprare sempre nuovi oggetti che ci danno l’impressione di aumentare la nostra felicità. Abbiamo tante cose ed in compenso abbiamo meno tempo per fare le cose che più ci piacciono: occuparci della famiglia, trascorrere una serata in compagnia degli amici, poter farci una passeggiata in montagna, uscire in bici”

“Abbiamo veramente bisogno di abbandonare la strada della mentalità usa, getta e brucia. C’è una nuova scuola di pensiero, su ciò è basato il concetto della sostenibilità e dell’equità. Chimica pulita, Rifiuti Zero, Produzione a ciclo chiuso, Energia Rinnovabile, Gruppi di Acquisto Solidale.”


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