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Meloni lascia il compagno. Spero anche il maschilismo

Come ho avuto modo di precisare ad alcune interlocutrici su FB, so per esperienza personale che tutti facciamo errori nella vita, soprattutto nel campo delle relazioni sentimentali.

di Augusto Cavadi - martedì 24 ottobre 2023 - 734 letture

In quanto maschio, provo vergogna per i comportamenti sessisti e fedifraghi di altri maschi (come il marito di Alessandra Mussolini o il compagno di Giorgia Meloni). Questa vergogna non mi impedisce, però, di considerare quanta doppiezza morale ci possa essere in personaggi pubblici (come la Mussolini e la Meloni) che sbandierano ai quattro venti un certo modello di famiglia, ne fanno un acchiappa-voti della gente più ingenua e disinformata, ma nel privato si accompagnano con partner non certo in linea con quel modello.

Anzi - il che è più grave - in Parlamento votano a favore della tesi di un Berlusconi secondo cui la ragazza marocchina dei suoi festini era la nipote del presidente egiziano Mubarak. Insomma: in democrazia ognuno ha le sue idee sulla morale in genere e sulla morale sessuale in particolare. Ma adottarne una (a scopi elettoralistici) e praticarne un’altra opposta (per i propri comodi) è ipocrisia inaccettabile. (Ovviamente ciò vale non solo per donne pubbliche, ma anche per uomini pubblici come Casini o Salvini: ma la lista dei maschi ipocriti in questo ambito sarebbe molto più lunga...).

Come ho avuto modo di precisare ad alcune interlocutrici su FB, so per esperienza personale che tutti facciamo errori nella vita, soprattutto nel campo delle relazioni sentimentali. Non è certo questo che mi scandalizza in Giorgia Meloni, anzi – per quanto le è capitato – solidarizzo da maschio etico con lei e ne condivido la decisione di sano orgoglio. (Magari tutte le donne avessero questa decisione nel troncare rapporti tossici!).

Ma sarei insincero se non aggiungessi che la stessa Meloni è stata per molti anni con un uomo (con cui ha procreato anche una figlia) difendendone il diritto di esprimere pubblicamente idee maschiliste, sessiste, violente (ricordiamo la storiella delle giovanette che, se non si ubriacano, il lupo non l’incontrano mai? E le giornaliste Mediaset erano tutte ubriache quando egli le ha disturbate, allettate, tentate di sedurre in cambio di lavoro?).

La Meloni ha condiviso la vita con un maschio che non ha espresso la sua visione della donna e della dimensione sessuale solo all’ombra di telecamere, ma chi sa quante volte nei discorsi in famiglia e tra amici. E lei non solo non ha protestato prima di essere ferita direttamente e personalmente, ma lo ha anche raccomandato per avere visibilità alla TV. No, questi non sono comportamenti privati insindacabili se in pubblico chiedi voti per difendere “il modello della famiglia cattolica” (che, intanto, eviti di seguire restando nubile).

Puoi chiedere voti per mille ragioni, ma non per combattere legislativamente le persone omosessuali che chiedono il riconoscimento civile della loro unione, le femministe che chiedono la parità dei diritti con gli uomini, i pacifisti che contestano il militarismo bellicista…No, è questa ipocrisia – questa doppia morale – che ritengo inaccettabile e che spero – in un domani non troppo lontano – possa suscitare la risposta più logica da parte degli elettori (di Destra, di Sinistra e di Centro).


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