Apriamo i Cantieri della Salute

E’ dal 1988 che si cercano di spendere in Campania le somme a disposizione per la ristrutturazione delle strutture sanitarie e, fino ad ora, si è riusciti a spendere solo il 30% dei fondi già disponibili...

di Enzo Maddaloni - domenica 25 giugno 2006 - 2635 letture

Già nel mese di gennaio 2005, nella mia qualità di Segretario Provinciale della UIL FPL di Salerno e Responsabile del Settore Sanità, posi in evidenza non solo i ritardi ma anche l’uso distorto delle risorse economiche in conto capitale ex art 20 legge finanziaria 1988.

Si proprio così, non avete sbagliato a capire, è dal 1988 che si cerca di spendere in Campania, le somme a disposizione per la ristrutturazione delle strutture sanitarie e fino ad ora, si è riusciti a spendere solo il 30% dei fondi già disponibili, nel mentre si fanno debiti.

Per non parlare dei fondi già messi a disposizione dalla legge 135/90 per l’emergenza AIDS che pare si siano persi del tutto.

Sulla questione riporto qui il caso dell’Azienda Ospedaliera di Salerno che resta uno dei casi emblematici nel contesto provinciale e regionale facendo un percorso attraverso il quadro finanziario delle assegnazione in conto capitale (già) assegnate ed in parte utilizzate I Fase e disponibili ma non (ancora) assegnate della II Fase:

I Fase:

• 20 Mld di vecchie lire per l’acquisto di apparecchiature (gara già espletata) - 29% ribasso pari a 6 Mld circa;

• 14 Mld di vecchie lire per la ristrutturazione della Torre Cardiologia; Farmacia e Anatomia Patologica e Sala Mortuaria - gara già espletata e lavori oggi in fase di realizzazione (anche se prima sono stati bloccati);

• 10 Mld di vecchie lire per i lavori di adeguamento delle degenze a 4 posti letto e bagno in camera dei corpi A,B,C,D, del fabbricato, gruppi operatori generali, pronto soccorso (cantiere bloccato poi vedremo perché). Totale di 44 Mld di vecchie lire.

II Fase:

I finanziamenti per la seconda fase del conto capitale sono:

• 50 Mld di vecchie lire per questi vi è solo un progetto di massima è resta in via di realizzazione un progetto esecutivo di tale risorse attualmente in fase di studio.

Per questo ritenevamo anche come sindacato che poteva essere utilizzata una quota parte per i lavori di ristrutturazione della cucina e questo fu uno dei motivi del nostro dissenso all’appalto in service della cucina che avrebbe utilizzato le risorse economiche del bilancio corrente, già scarse.

Inoltre, va detto che grazie ad una nostra vertenza sindacale la regione finanziò con la DGRC di collegato al bilancio 2004 un milione di euro specificatamente per la ristrutturazione della cucina dell’ospedale di Salerno che oggi restano disponibili ma non ancora utilizzati per la loro vincolata destinazione d’uso.

Inoltre, va ricordato che grazie ad altre battaglie sindacali riuscimmo a recuperare i finanziamenti che erano stati pure già assegnati, perché rischiavamo di perderli, relativi a:

• 14,5 mld di vecchie lire per la legge 135/90 emergenza aids per la realizzazione del nuovo reparto infettivi-aids con la realizzazione delle camere d’isolamento (SARS);

• 2 mld di vecchie lire per l’acquisto del II acceleratore lineare (DRGC del 7 o 29 maggio 2004) adeguando finalmente cosi, il servizio di radioterapia ai principi di continuità assistenziale, previsti dalla legge, e garantendo finalmente anche le prestazioni stereotassiche.

La delibera di aggiudica definitiva dell’appalto di fornitura è stata fatta proprio alcuni giorni fa (19 giugno 2006 n. 144) da parte della direzione generale dell’Azienda Ospedaliera di Salerno.

Totale generale 112 Mld di vecchie lire quello che salta agli occhi però è che solo il 40% circa dei fondi sono stati utilizzati ad oggi.

Vediamo però come sono stati utilizzati i fondi: Sul caso della cucina fin dall’inizio di questa vicenda abbiamo contestato la procedura di appalto fatta con la delibera n. 126 del 14/05/2004 con la quale, l’Azienda Ospedaliera di Salerno, si affermava che era costretta nella sostanza... ad affidarsi ad una tipologia di appalto in service totale per i lavori di ristrutturazione della cucina perché non aveva risorse in conto capitale disponibili... caricando di fatto la spesa per i lavori di ristrutturazione del servizio sulla spesa corrente del bilancio aziendale, e non verificando la possibilità all’epoca di ricevere un finanziamente a parte, (cosa che poi si è verificata grazie sempre ad una lunga battaglia sindacale) o utilizzando i fondi in conto capitale già diponibili.

Infatti, a nostra opinione, si sarebbe fin dall’inizio potuto utilizzare le disponibilità finanziarie in conto capitale assegnate (o in via di assegnazione) alla nostra azienda ospedaliera e non solo ma, ad esempio, si sarebbe potuto utilizzare la quota del ribasso d’asta sugli appalti già aggiudicati per la fornitura di nuove apparecchiature 20 Mld di vecchie lire che aveva fatto registrare un ribasso del 29% pari a circa 6 Mdl di vecchie lire.

Nel frattempo cosa è successo?

E’ successo che l’amministrazione si è accorta che i soldi già stanziati per il completamento della Torre Cardio Chirurgica non erano più sufficienti e che per completare la torre ci volevano altri soldi. A questo punto, siamo a settembre/ottobre del 2005 si sono chiesti: ma dove li pigliamo?

La risposta non si fece attendere: il 24 dicembre 2005 il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Salerno Dr. Domenico Pirozzi delibera con l’atto n. 324 la variante al progetto di appalto del primo lotto 14 Mld Torre Cardio Chirurgica, Farmacia, ecc. e secondo lotto 10 Mld Degenze corpi A,B,C,D trasferendo 3.500.000,00 di euro (pari a 7 Mdl di vecchie lire) dal fondo di 10 Mld, per l’adeguamento delle degenze e gruppi operatori per il completamento dei lavori della Torre Cardio-Chirurgica, giustificando l’utilizzo di tali fondi per la messa a norma degli impianti, messa a norma che non doveva già essere contemplata all’interno del nuovo ed aggiudicato appalto?

In verità oggi qualcuno pare si sia accorto che non hanno utilizzato solo i 7 mdl di vecchie lire ncessari per la ristruttuirazione delle degenze e dei gruppi operatori ma sembra che hanno utilizzato anche il famoso ribasso di 6 mdl di vecchie lire senza adeguare ne le degenze, ne i gruppi operatori.

Solo alcuni giorni i gruppi operatoroi hanno rischiato il blocco totale per un’avaria del vetusto impianto di climatizzazione ma, state tranquilli, il Direttore Sanitario Dr. Giordano ha dichiarato alla stampa che è tutto sotto controllo.

Non ci resta che augurargli buon lavoro per il suo nuovo incarico di Direttore Generale all’Azienda Ospedaliera “Cotugno” di Napoli.

Una riflessione su questo aspetto và fatto ed è che l’importo della variante per la torre rappresenterebbe più del 50% dell’intero importo di aggiudica dell’appalto pari agli iniziali 14 Mld di vecchie lire.

Ma, la messa a norma degli impanti non dovrebbe essere del 20% massimo del valore complessivo dell’appalto stesso?

Per la riqualificazione dei gruppi operatori generali, del pronto soccorso e dei processi di umanizzazione delle stanze di degenze obbiettivo che abbiamo sempre giudicato prioritario dobbiamo aspettare ancora molto?

Su questo obbiettivo non solo di ristrutturazione tecnologica ma anche di umanizzazione delle stanze di degenza è previsto il bagno in camera e 4 posti letto anzichè 6 resta anche l’obbiettivo di utilizzare al più presto possibile anche il finanziamento di 150.000,00 euro - già stanziati con la delibera dell’Azienda Ospedaliera di Salerno n. 56 del 08/03/2004 per la sezione detenuti.

L’11 luglio 2005 una delegazione sindacale, composta da me e da dirigenti sindacali in rappresentanza delle Guardie Penitenziarie della casa Circondariale di Salerno, fu ricevuta dal Direttore del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e Provveditorato Regionale della Campania di Napoli - Dott. Tommaso Contestabile, per verificare ogni possibile ed immediata soluzione di ristrutturazione della sezione detenuti dell’Azienda Ospedaliera di Salerno, in ragione anche del protocollo d’intesa sottoscritto il 6 maggio 2005 tra la Regione Campania ed il suddetto Ufficio dal titolo “Progetto Assistenza Sanitaria alla Popolazione Detenuta”. I detenuti e le Guardie Penitenziarie stanno aspettando ancora una risposta.

Infine, vorrei ricordare che ancora oggi resta inattiva la Camera Iperbarica all’interno dell’Azienda Ospedaliera di Salerno e nessun adeguamento è stato previsto a tutt’oggi, nel mentre ci sono i pazienti che prima venivano trattati e che purtroppo anche in questo caso devono rivolgersi altrove. Salerno è una città di mare?

Se la cosa vi può consolare la situazione in Campania rispetto all’uso di queste risorse è praticamente uguale se non in alcuni addirittura peggiore.

Certo nonostante tutte le battaglie sindacali obiettivi ne sono stati non ne sono stati colti molti ma se oggi il direttore sanitario ci dice non preoccupatevi e qualche ligio delegato sindacale afferma che ha ragione all’ora abbiamo poco da sperare per il futuro.

C’è bisogno di nuove “azioni di buona salute” ! Non credete?

Per questi motivi: “apriamo subito i cantieri della salute”


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