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Giro98
Tanto per abbaiare
Tanto per abbaiare
di riccardo orioles, 14 ottobre
2002 n.148
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Italia. Approvata alla Camera
la legge Capone.
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Poli. Dopo le dimissioni del coordinatore di Forza
Italia (aveva
ricevuto una telefonata da Dell'Utri) Berlusconi
si e' chiuso per due
giorni nella sua villa di Arcore a riflettere. "Escluso
Confalonieri -
ha pensato - non c'e' nessuno in questo stramaledetto
partito di cui io
mi possa fidare. Chi chiede, chi minaccia, chi ricatta...
qua e' il
momento di prendere una decisione". Il giorno
dopo, le agenzie hanno
battuto il comunicato: "Svolta al vertice di
Forza Italia. Berlusconi a
sorpresa si ritira e nomina il suo successore. Un
uomo duro e
autorevole, ha dichiarato Berlusconi. Uno che condivide
tutti i suoi
ideali e che percio' non lo potra' mai tradire".
E, poche ore dopo:
"Esclusivo. Intervista al nuovo presidente
di Forza Italia. Ha i baffi,
si chiama Massimo ed e' un ex presidente di partito...".
* * *
Piu' o meno nelle stesse ore, nella sede nazionale
dell'Ulivo volavano
le sedie. "Viva lo sciopero!". "No,
viva gli industriali!". "Guerra e
bombe!". "No, pace e benedizioni!".
"Botte ai no-global!". "No, morte
alla Coca-Cola!". Tre volte la riunione s'e'
sciolta e tre volte sono
tornati indietro. Rutelli, Diliberto, Fassino, Pecoraro
e tutti gli
altri sapevano infatti benissimo di non essere nessuno,
ognuno per se',
e di contare qualcosa solo come rappresentanti della
cara vecchia
sfigata sinistra italiana. Ciascuno pero' credeva
in buona fede di
essere piu' rappresentante degli altri. Ovvio che
le sedie volassero.
Verso le nove di sera qualcuno, non si seppe mai
chi, fra un insulto e
l'altro esalo' un "Basta! Qua dobbiamo prendere
una decisione!".
"Bravo! E chi lo fa il leader!". "Io
ho un'idea". Il seguito s'e'
svolto a bassa voce e percio' non siamo piu' in
grado di riferire le
esatte parole. Il senso comunque era che il leader
dell'Ulivo doveva
essere uno in grado di mettere insieme operai e
girotondini,
industrialotti e no-global. Uno che riuscisse a
farsi amare da tutti
alla stessa maniera. "Oppure anche a farsi
odiare da tutti: e' lo
stesso. In fondo e' stato lui che ci ha tenuti insieme
finora".
* * *
Da quel momento in poi la politica in Italia comincio'
a farsi chiara.
Da un lato c'era il Polo delle Liberta', guidato
da Massimo D'Alema,
che stroncava spietatamente ogni tentativo di fronda
da parte di Fini,
Bossi e dei mafiosi siciliani. Dall'altro c'era
un Ulivo finalmente
compatto e monolitico sotto la guida di Berlusconi.
In mezzo c'erano
sessanta milioni di italiani. Ma loro, come al solito,
non contavano un
cazzo.
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Sexy. La solita inchiesta fra le casalinghe sugli
uomini piu' sexy
d'Italia. Agnelli e' ancora in classifica, poiche'
l'inchiesta e' stata
fatta prima del crollo Fiat. Berlusconi naturalmente
e' al primo posto.
Ben piazzato La Russa, bello quanto un coleottero
ma al potere. Assente
Sgarbi, figo-da-casalinga per antonomasia ma caduto
in disgrazia, e
dunque non piu' figo. Manca Fazio, e questo significa
semplicemente che
le signore dell'Associazione Casalinghe non seguono
con sufficiente
attenzione le vicende del potere.
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Blob. Blobbato Blob da Sacca'. Il governatore della
Rai si e' esibito,
con straordinaria naturalezza, in un bellissimo
sketch in cui recitava
la parte del politico trombone tante volte blobbato
dal Blob vero. Alla
fine, prima di andarsene, s'e' voltato: "Ragazzi,
questa e' l'ultima.
Da oggi nun se blobba piu'".
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Facciamo i conti. A settembre la Rai ha perso il
2,78 per cento dei
telespettatori, mentre Mediaset ha guadagnato il
2,02 per cento. Ogni
punto percentuale, in termini di mercato, vale circa
trentacinque
milioni di euro, settanta miliardi di lire. In un
mese, gli
amministratori della Rai hanno fatto dunque guadagnare
quasi
centocinquanta miliardi a Berlusconi, e hanno fatto
perdere circa
duecento miliardi alla Rai. In un anno fa una bella
cifra: io
personalmente avro' regalato a Berlusconi una quarantina
di milalire,
mentre tutti i proprietari della Rai messi insieme
(cioe' tutti i
cittadini italiani) gli avremo regalato quasi duemila
miliardi. Chi ce
li torna, questi soldi? Io, le mie quarantamila
le voglio indietro
personalmente da Baldassarre.
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Cristiani. "Ci vorranno vent'anni per disfare
il male fatto da questo
papa", disse un cardinale conservatore (credo
Ottaviani) a proposito di
Papa Giovanni. In effetti, ce ne sono voluti molti
di piu': nella
Chiesa dei padri pii e delle folle acclamanti, esiste
ancora una solida
base di cristiani umili, umani, attenti al loro
prossimo e ai dolori
del mondo. Questo modo di essere cristiani, che
ormai e' "normale"
dovunque, un tempo non lo era affatto: per quasi
tutto l'Ottocento e
buona parte del Novecento essere cristiani significava
essenzialmente
dire signorsi' a tutto, delegando ai signori e ai
preti la faticosa
incombenza di ragionare.
Le due categorie (preti e signori) peraltro coincidevano
frequentemente: una serie di encicliche proibirono
sotto pena d'inferno
la democrazia, il diritto di voto, la liberta' e
i socialisti.
Naturalmente non e' facile far passare queste cose
quando si ha alle
spalle un vangelo che, alle sue origini, predicava
esattamente
l'opposto; ma per generazioni e generazioni i papi
passarono sopra la
folla dei fedeli su portantine ieratiche, ingioiellati
e immobili come
divinita' egiziane. (Le immagini di Pio dodicesimo,
ossuto e cupo, col
suo fanatismo feudale; o del cardinale di Palermo,
grasso, benedicente
e gioviale: "La mafia e' un'invenzione dei
comunisti" diceva, mentre a
decine nelle campagne gli sgherri fucilavano i contadini).
Poi venne un uomo.
* * *
Quaranta anni fa, l'undici ottobre del 1962, si
apriva a Roma il
Concilio Vaticano II, voluto da papa Giovanni. Il
vecchio contadino
bergamasco annuncio' al mondo che la Chiesa cambiava:
non piu' frusta
dei poveri e rassegnazione al dolore, ma aiuto reciproco
e anche,
quando l'ingiustizia e' troppo grande, ribellione.
Nella folla dei
vescovi, sorrisi diplomatici e saputi: ma anche
qualche viso felice,
qualche cuore determinato a portare avanti la Chiesa
nuova. Molti di
quei vescovi - nominati dal papa nuovo - erano gia'
campesinos e
africani. Alcuni di loro, negli anni che seguirono,
dettero serenamente
la vita per la causa dei poveri e del loro Dio.
* * *
Non si parla piu' molto, e per buoni motivi, di
quel papa. Oggi si
preferisce cercare i miracoli nelle statue, piuttosto
che nella vita di
ogni uomo. Il vangelo e' obsoleto, oggi che il dio
e' il mercato. Al
quarantennale del Concilio, che fu uno dei due o
tre massimi
avvenimenti del Novecento, si dedica qualche pagina
rituale. Pero' i
ragazzi dell'azione cattolica, i boy-scout, i preti
di paese, oggi sono
una cosa completamente diversa da quel che erano
quarant'anni fa: sono
cristiani. E in ogni parte del mondo, fra quelli
che affrontano
l'ingiustizia, ormai trovi dei cristiani. Don Milani,
Camilo Torres, i
parrocchiani di Brancaccio, don Meli, don Di Liegro,
don Camara -
persone diversissime e lontane, che tuttavia vanno
avanti e crescono
non nelle cattedrali e nei palazzi ma con gli esseri
umani.
Bookmark: http://www.namaste-ostiglia.it/lasthelp/concilio.asp
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Libero. Non c'e' solo San Libero, in rete. Se
avete la fortuna di
essere utenti di Iol, Libero o Wind, nella vostra
casella postale
arriva puntuale come la peronospera una e-zine
obbligatoria, che si
chiama Libero pure lei ma (a differenza di altre)
e' fatta da un
battaglione di giornalisti aziendali e ben pagati.
Nell'ultimo numero
c'era una sensazionale inchiesta su: "VELINE:
PREFERISCI LA BIONDA O LA
BRUNA?".
Seguono importanti servizi su "I segreti
di Giorgia ed Elena: si
fidanzeranno anche loro con un calciatore?",
su "Belli e vincenti: un
corpo sexy aiuta a far carriera".
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Antimafia. Il Tribunale di Viterbo ha assolto
Peppe Sini (gia'
consigliere provinciale di Viterbo e presidente
della commissione
d'inchiesta sulla penetrazione dei poteri, attualmente
responsabile del
"Centro di ricerca per la pace") dall'accusa
di diffamazione a mezzo
stampa intentatagli per il suo "Sistema di
potere andreottiano e
penetrazione dei poteri criminali a Viterbo".
info: nbawac@tin.it
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La mattina. Mi alzo e porto a spasso me stesso.
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Manganello. Saranno restituiti alla fabbrica i
nuovi manganelli
americani (comprati dall'ex ministro degli interni
Bianco) usati contro
i cortei no-global a Napoli e a Genova l'anno
scorso. La decisione
viene interpretata come un'apertura al dialogo
nei confronti della
societa' civile. "Stateve boni, regazzi,
che d'ora in poi ve meniamo
coi manganelli normali".
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Gerusalemme. "Israele ammette l'errore: i
morti di Gaza erano solo
civili". "62 uccisi da agosto di cui
18 bambini". "Missile su Gaza: sei
morti fra la popolazione civile". "Notte
di sangue a Gaza: nove i
morti". "Altre quattro vittime nei Territori,
fra cui una bambina di 14
mesi". "Il governo dichiara: guerra
preventiva". Sono i titoli dei
ritagli che avevo messo da parte per scrivere
qualcosa sulla Palestina.
Ma ormai e' impossibile scrivere qualcosa.
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Gerusalemme. Attesa ormai di settimana in settimana
la visita del
vicepremier italiano Fini a Gerusalemme. Un ex
fascista che va a
visitare degli ex ebrei.
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Cronaca. Treviso. E' ancora latitante la mucca
fuggita alcuni giorni fa
dal camion che la portava al mattatoio. Nella
fuga, ha intralciato la
strada a diversi veicoli, provocando due incidenti
stradali. Poi si e'
dileguata, facendo perdere definitivamente le
proprie tracce.
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Cronaca. Roma. Record delle vendite di Viagra
in citta': 668mila
pillole vendute nel 2001, contro le sole 572mila
dell'anno prima.
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Cronaca. Modena. Scarcerato in attesa di processo
il giovane bergamasco
arrestato l'altra settimana mentre tentava di
rubare il portafoglio,
all'uscita di una ditta in via Balbo, a un operaio
ghanese. Il
magistrato ha derubricato il reato da tentata
rapina a tentato
esproprio padano.
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Cronaca. Roma. La Consulta Monarchica Italiana
(spero di non sbagliare
il nome) ha deciso, poiche' S.M. Vittorio Emanuele
e' troppo imbecille
e S.A.R. Filiberto troppo fighetto, di considerare
decaduti i diritti
di successione al trono dei due e di nominare
re al loro posto il duca
Amedeo d'Aosta, un produttore vinicolo toscano.
Il nuovo re, per prima
cosa, ha chiesto l'iscrizione a Forza Italia.
Poi ha rilasciato una
serie di dichiarazioni per elogiare, nell'ordine,
Cofferati, l'Ulivo,
Berlusconi, il re di Bulgaria e il popolo italiano.
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Cronaca. Milano. Derubricato anche (da falso in
bilancio a Operazione
Gestionale) uno dei reati contestati all'on. Dell'Utri,
assolto con
tante scuse dal tribunale di Milano.
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riccardo.guido@libero.it wrote:
< Solo poche righe per informarti che presso
la Commissione Difesa
della Camera e' in discussione una proposta di
legge per istituire una
commissione d'inchiesta speciale sulla morte di
Emanuele Scieri. Il
relatore e' Giuseppe Lumia. A volte la politica
puo' arrivare dove la
magistratura non riesce, speriamo che questo sia
un caso positivo. >
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dario.voltolini@libero.it wrote:
< Carla Benedetti, autrice del "Tradimento
dei critici", e l'editore
Bollati Boringhieri sono stati denunciati per
diffamazione dal prof.
Walter Pedulla' (per un milione di euro) in riferimento
al capitolo
finale del libro ("Il potere che ognuno conosce
e nessuno racconta"),
in cui l'autrice ripercorre gli avvenimenti che
hanno portato alle
dimissioni di Mario Martone dalla direzione del
Teatro di Roma,
ricostruiti attraverso articoli apparsi da tempo
su giornali e riviste
e altri documenti di dominio pubblico. Firmato:
Adriana Cavarero,
Helena Janeczek, Valerio Evangelisti, Giuseppe
Genna, Bruna Miorelli di
Radio Popolare, Julio Monteiro Martinez, Antonio
Moresco, Giulio Mozzi,
Aldo Nove, Luciano Palandri, Tiziano Scarpa, Elena
Stancanelli, Dario
Voltolini >
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Riccardo.Adami@ens.fr wrote:
< Caro Riccardo, mi piacerebbe che in un prossimo
San Libero ci fossero
due righe per ricordare Pierangelo Bertoli. Perche'
lo merita, e
perche' non merita di essere ricordato come "il
cantante sulla sedia
rotelle".
Era uno di noi molto piu' di altri dottissimi
"pie' veloci" della
canzone, e lo era perche' ha cantato l'ecologia
nel '74, quando in
Italia quella parola era semisconosciuta, il diritto
all'aborto e il
riflusso nell'80, le prostitute e i travestiti,
"i boss tutti liberi"
nel '92 (addirittura a Sanremo, dove oso' declinare
il sacrilego
bisillabo "cu-lo"), l'arroganza e l'ipocrisia
del potere, specie di
quello ecclesiastico, l'illusione e l'utopia,
il "credere in se stessi"
e soprattutto "nell'odiata verita'".
E tante storie piccole, alcune di
provincia, altre metropolitane. Senza mai indulgere
al sentimentalismo
o ad altre scorciatoie retoriche, ma chiamando
le cose con il loro
nome. A quelli della mia generazione ha insegnato
la lucidita', la
chiarezza, la non disponibilita' a fare sconti,
specie a se stessi.>
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AntonellaConsoli <libera@libera.it> wrote:
Domani i nostri passi
< Domani i nostri passi
risuoneranno separati
diversi marciapiedi, diverse citta' del mondo
lo stesso ricordo per tutt'e due,
poeti
senza piu' cielo.
Quando mi abbracciavi in silenzio. >
* * *
Tutte le donne che dissero ti amo
< Tutte le donne che dissero
ti amo
ad una ad una, silenziosamente,
lasciano che i ricordi
vadano a rinfrescare l'amore.
Qualcuna, delle tante, lo dira' ancora. >
* * *
Tu che dipingi nell'aria liberta'
< Tu che dipingi nell'aria liberta'
vola anche per me
te ne prego
gabbiano >
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Per collaborare a questa e-zine, o per criticarla
o anche semplicemente
per liberarsene, basta scrivere a ricc@libero.it
-- Fa' girare.
"A che serve vivere, se non c'e' il coraggio
di lottare?" (Giuseppe
Fava)
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