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Giro98
Risonanze
Nei limbi di Magdalene
di teresa geria
Titolo: Magdalene
Regia di: Peter Mullan
Gran Bretagna 2002
Durata: 1h 59
Leone dOro alla Mostra di Venezia
Non
è la musica dei Beatles o il rock di Elvis
a fare da colonna sonora al film, ma un ritmo
cadente da rito propiziatorio con tanto di sacrificio
nella Dublino del 64. Le lavanderie purificatrici,
meglio conosciute con il nome di Magdalene, erano
luoghi dimenticati da Dio, in cui le presunte
ragazze peccatrici venivano spedite dalle famiglie
bigotte per mondare la loro anima: ragazze madri,
prostitute o creature colpevoli di essere semplicemente
attraenti. A dirigere questi limbi
erano le suore della Misericordia che avevano
poco a cuore la vita spirituale delle giovani,
ma che avevano acquisito unarte disumana:
le umiliazioni, le offese e le percosse erano
il pane quotidiano di un Padrone verso i propri
Schiavi.
Bernadette, Margaret , Rose e Crispina
sono le co-protagoniste del film di Peter Mullan,
film che alla Biennale di Venezia 2002 ha sconvolto
la Chiesa Cattolica irlandese, imbarcando così
critiche. Le loro vite cambiano e fin dal primo
istante il motivo non è chiaro: punite
per cosa? Per esser stata violentata dal cugino,
per aver scambiato qualche parola con dei ragazzi
o perché un bimbo è nato al di fuori
del matrimonio? Lo scozzese visionario ha voluto
che il film fosse al tempo stesso un pugno nello
stomaco e un sospiro di sollievo. Delle quattro
ragazze solo la creatura più indifesa è
condannata senza alcuna possibilità di
riscatto: muore, giovane, in un manicomio. Le
altre tre trovano una via di uscita, chi per propria
forza di volontà e chi per aiuto altrui.
Il montaggio ha una costruzione antinomica: inquadrature
con in primo piano il crocefisso ed in secondo
soldi conservati da mani religiose; successione
di occhi sbarrati dalla paura e bocche che si
allargano in risate grottesche.
La pellicola vuole essere un grido
di protesta verso le ingiustizie, la violenza
ed il cinismo puro di chi, in nome del dio denaro,
soggioga luomo.
Qualche momento di silenzio segue necessario alla
visione del film, che ci documenta con fermo immagine
la chiusura dellultima Magdalene avvenuta
nel 1996, come a voler rassicurare lo spettatore,
ma anche ad indurlo a ricordare per non dimenticare.
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