segnali dalle città invisibili
 

Giro97 Risonanze
La bottega della musica

di joe

 
 

Sfogliando gli annales della storia della musica italiana, negli anni settanta troviamo due filoni musicali: quella del folk impegnato cantautorale (Guccini, De Gregori,De Andrè, etc) o quell altrattanto impegnato del rock progressivo (PFM, Banco, Area, etc.). Ma chi ha trent'anni e dintorni ricorda anche quella che è stata chiamata la "canzonetta":musica che si rifaceva allla tradizione melodica italiana; romanticismo e melodia caratterizzano il pop italiano degli anni 70. Si parla di "terza via" per la musica italiana. Cugini di Campagna, Alunni del Sole, Collage, Santo California, Giardino dei Semplici, Beans sono solo alcuni dei nomi dei gruppi che hanno interpretato canzoni che hanno fatto emozionare, sognare ed anche innamorare molte persone. E tra i tanti gruppi ne vogliamo ricordare uno in particolare:La Bottega dell'Arte. Ci piace ricordare questo perchè sulla loro storia non si sa molto.
I componenti della band erano:Piero Calabrese (tastiere, voce), Massimo Calabrese (basso, chitarra acustica, voce), Romano Musumarra (chitarre, flauto, tastiere, voce), Fernando Ciucci (voce, chitarre), Alberto Bartoli (batteria, voce). Il loro esordio risale al 1975 con il 45 giri "Come due bambini" con cui raccontano i turbamenti di due giovani che si stringono sotto le coperte, cercandosi le mani, carezzandosi i capelli, e restando stretti "proprio come due bambini / che la paura sempre trovera' vicini". Dopo il successo avuto con l'LP d'esordio omonimo, si riconfermano nel 76 con "Amore nei ricordi" con il quale arrivano secondi al Festivalbar di quell'anno. "Che dolce lei" è l'hit del 77, anno in cui pubblicano l'LP "Dentro". L'apice del successo e dalla popolarità si ha nel 78 con un hit single di quella estate "Bella sarai", forse la loro canzone più conosciuta.
Il 79 vede la pubblicazione dell'Lp "L'avventura", con il quale inizia ad esserci anche un qualche cambiamento nella musica:si parla di rock "melodico". Nell'80 è datata la loro partecipazione al Festival di SanRemo con "più di una canzone". Con l'inizio degli anni 80 la loro stella comincia a perdere la luce di cui brillava negli anni precedenti, "La Bottega dell'Arte special" e vari 45 giri (Vecchio rock,Nelle stelle nel vento,No stop to America) sono la produzione sino all'84, anno in cui prende corpo il loro ultimo progetto discografico "Forza 4". Già il titolo fa capire che uno dei componenti, Fernando Ciucci, la voce di quasi tutti i brani, lascia la band e rimasti in quattro il loro disco non ha molto successo.
La "Bottega" ha avuto successo anche nei paesi del nord Europa ed anche in Korea e Giappone. Non ci sentiamo di catalogare la loro musica soltanto nella "terza via", alcuni brani anno risonanze medidievali (Camelot), altri dall'ottimo spunto rock (A Renè), altri ancora progressive (Musicante).
Chi li ha visti live sarà rimasto sicuramente colpito dalle loro performance. Crediamo che siano stati e siano degli eccellenti musicisti. Il "siano" della nostra convinzione nasce dalla loro attuale attività: Massimo Calabrese e Alberto Bartoli fanno parte del gruppo "Vorrei la pelle nera", il cui vocalist è Alan Soul , al secolo Giulio Todrani, padre di Giorgia.
Roberto Musumarra, sin dalla fine degli anni 70 si è dato alla composizione di musica elettronica. E' del 78 l'incisione di un disco per la EMI dal titolo "Automat", insieme a Claudio Gizzi e Mario Maggi (che compaiono in quasi tutte le produzioni della Bottega dell'Arte), uno dei primi esperimenti di musica elettronica; uno dei brani del disco "Droid" è diventato famoso in Brasile, in quanto era la sigla del telegiornale di "Globo TV", una delle televisioni brasiliane più importanti. Sembra che questo disco costituisca un punto di partenza della musica elettronica. La composizione continua sino ai giorni nostri con colonne sonore di film, a quanto pare soprattutto in Francia.
Piero Calabrese ha collaborato con diversi cantanti, anche nell'ultimo disco del compianto Alex Baroni.
Tutto quello che vi abbiamo raccontato è per avere una "memoria storica" di questo gruppo e per ricordarci delle emozioni che ci hanno saputo regalare. Grazie Bottega!
(Se volete avere maggiori informazioni sulla Bottga dell'Arte potete visitare il sito:
http://it.geocities.com/labottegadellarte2000/)

 

 

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