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Giro95
Micrologos
Che fine hanno fatto i soldi del censimento?
La denuncia di un rilevatore
di angelo pattavina
Chi di voi si ricorda del censimento
dellanno scorso?
In attesa che ci vengano comunicati i dati definitivi
un piccolo dramma si consuma a spese
dei rilevatori.
Sì, lo confesso, sono stato anchio
un rilevatore (agente 0444). Uno di quelli che
lanno scorso veniva nelle vostre case a
chiedervi chi eravate, cosa facevate e tutto il
resto.
E passato quasi un anno da
quando quella megagalattica operazione censitoria
è finita, e ancora a distanza di un anno
io, come altre migliaia di persone che hanno scandagliato
lItalia raccogliendo giorno per giorno,
modulo per modulo, le mille storie di tante famiglie,
ancora a distanza di un anno aspettiamo di essere
pagati. Per la verità aspettiamo il saldo
di quanto dovrebbe esserci dovuto, perchè
circa 400 euro ci sono stati elemosinati
qualche mese fa. Adesso ci aspettiamo solo che
ci sia dato il resto.
Già, il resto. E qui nasce
il mistero. Perchè nessuno di noi rilevatori
sa realmente quanto ci spetta effettivamente.
Allinizio, prima di cominciare
il lavoro, circolava voce (sì, perchè
solo di voci ci siamo sempre alimentati) che il
compenso totale sarebbe stato di circa due milioni
di lire (eravamo ancora ad ottobre 2001). Nel
corso dei mesi le voci si sono moltiplicate
di giorno in giorno. Così, prima si è
scoperto che ci avrebbero pagato a seconda del
numero di moduli consegnati, e fin qui i conti
sarebbero potuti anche tornare; ma poi, a complicare
i calcoli già abbastanza complicati, è
subentrato il dubbio di quanto valesse
un modulo. Vi spiego. Il censimento prevedeva
due fasi: la prima quella della rilevazione delle
case, la seconda quella delle famiglie e delle
industrie e dei servizi. Quindi, i primi moduli
avrebbero avuto un valore, quelli relativi alle
famiglie un altro, quelli delle industrie e dei
servizi un altro ancora. Ora, conoscendo il valore
di ciascun modulo, i calcoli, anche per chi come
me non va troppo daccordo con la matematica,
potrebbero essere anche fatti, ma non ancora soddisfatti
di queste ripartizioni, i signori dellISTAT
(non so come chiamarli altrimenti, anche perchè
non è stato possibile in tutto questo tempo
avere un interlocutore preciso cui potersi rivolgere
per avere soddisfazione dei propri dubbi) hanno
pensato di diversificare ulteriormente il valore
dei vari moduli a seconda della zona di rilevazione
di competenza del rilevatore; così chi
era costretto a fare kilometri fuori città
per raggiungere i casolari di campagna avrebbe
percepito un guadagno maggiore rispetto a chi
invece poteva tranquillamente girare a piedi nel
centro abitato.
La ragione di un calcolo così
contorto è molto semplice e potrebbe anche
essere valida. Il problema è che non cè
nessuna certezza che sia effettivamente così.
Se così non fosse ci sarebbe da riflettere
su come certe informazioni nascano e si diffondano
(di certo non me le sono sognate di notte).
Ad ogni buon conto. A distanza di un anno i soldi
stanziati per questa conta nazionale
se ne stanno tranquillamente nelle casse di chi
dovrebbe distribuirli a maturare interessi che
sicuramente noi non percepiremo.
Per quel che mi riguarda, ma credo che ognuno
di quelli che lanno scorso si sono sbattuti
come me non possono non essere daccordo,
per il momento sono impegnato a pensare a quando
riuscirò ad avere i soldi che mi spettano.
Sperando non siano soltanto un sogno.
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