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Giro94
Zerobook
"Piccolo Cesare"
di Giorgio Bocca
Il fenomeno-Berlusconi è
il segnale di un'involuzione politica più
generale
che coinvolge non solo l'Italia, ma tutte le democrazie
occidentali.
La chiave del libro è nel
considerare Silvio Berlusconi come un fenomeno
non
strettamente italiano, ma come il prodotto di
una degenerazione della
democrazia in atto in tutto il mondo occidentale:
dall'America di Bush e del
caso Enron, alla Francia in cui la sinistra vota
in massa per Chirac
trascurando l'opposizione a Le Pen, all'Inghilterra
pseudolaburista di
Blair, all'Austria di Haider fino all'Olanda di
Fortuyn. Berlusconi è il
sintomo italiano di una malattia mondiale che
si può individuare in buona
parte nel dominio assoluto del denaro sulla politica
e nel liberismo
sfrenato. In questa visione, il governare esclusivamente
per i propri
interessi, l'uso sistematico della menzogna, la
demonizzazione degli
avversari, lo screditamento di tutte le istituzioni
e i poteri autonomi, la
furia di produrre a ogni costo leggi nuove che
eliminino le tracce del
sistema precedente, sono l'espressione di un'anomalia
italiana che sta
dentro la generale anomalia di tutte le democrazie
occidentali.
Mentre alcuni aspetti del fenomeno Berlusconi
possono apparire
folcloristici, la sua sostanza non lo è
affatto, ma è anzi l'anticamera di
una qualche forma postdemocratica di società
che non sarà probabilmente un
regime con tanto di lager e polizia segreta, ma
neppure la società aperta
che sembrava a portata di mano dopo la fine della
Guerra fredda.
"Piccolo Cesare"
Giorgio Bocca
Collana: Serie Bianca
Pagine: 200
Prezzo: Euro 15,0
In libreria dal 4 ottobre 2002
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