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Giro93
Risonanze
Jamiroquai a Catania
27 Luglio 2002 "Anfiteatro
Playa" di Catania
La
decennale odissea di Jamiroquai nella galassia
del funky ha dato origine ad alcune statistiche
alquanto spettacolari. I quattro album pubblicati
dal debutto di Jay Kay sulla scena underground
dell'acid jazznel 1992, hanno venduto 16 milioni
di copie. Gli ultimi due dischi da soli, Travelling
Without Moving del 1996 e Synkronized del 1999,
hanno venduto 11 milioni di copie. Alla vigilia
dell'uscita del quinto album A Funk Odyssey, probabilmente
il disco più compiuto e vario, Jay ha ben donde
di essere orgoglioso dell'ampiezza del pubblico
a cui si rivolge. Non c'era niente di pianificato
quando registrò la canzone che lo avrebbe lanciato
in orbita assieme al suo famoso cappello. Il primo
singolo per la Acid Jazz, "When You Gonna Learn"
del 1992, era il risultato istintivo di un ragazzo
londinese appassionato di funky, soul, R'n'B,
jazz e disco-music.
Quasi
dieci anni dopo avrebbe motivo di dire che aveva
ragione. Quel ragazzetto pallido e magrolino di
West London si era preso un mucchio di critiche
perché voleva andare avanti per la sua strada,
adesso ha superato tutto le mode e la musica contemporanea
non può prescindere da lui. Giovani, spavaldi
e pieni di ritmo, Jamiroquai erano un bastone
tra le ruote per i teorici. Se piaci a gente come
Bootsy Collins e Gil Scott Heron e personaggi
dell'hip-hop come Gang Starr's Guru o Busta Rhymes
o Missy Elliot vogliono lavorare con te, vuol
dire che stai facendo un sacco di cose buone.
Se a questo si aggiunge che anche i critici più
refrattari hanno dovuto ammettere che dal vivo
i Jamiroquai sono sempre stati una grande band,
allora ci si rende conto delle proporzioni del
successo.
I Jamiroquai
hanno sempre avuto e hanno tuttora una gran sfacciataggine,
ma non c'è mai stato niente di fasullo in loro.
Jay ha scelto il nome, che vale sia per la band
che per lui, con riferimento alla tribù degli
irochesi, cosa che rifletteva la sua simpatia
per le popolazioni dei nativi americani e per
la loro vicinanza alla madre terra. L'ambientalismo
e le teorie olistiche erano alla base di molti
dei testi dell'album d'esordio (finito al no.1
delle classifiche inglesi) "Emergency On Planet
Earth". Pubblicato all'indomani della firma di
un contratto di lunga durata con l'etichetta S2
della Sony Music, l'album esprimeva le speranze
spirituali di Kay, che non gli hanno mai reso
vita facile nei rapporti con i media. La sua onestà
sempre al di fuori di ogni calcolo è stataapprezzata
dal pubblico spesso abituato agli atteggiamenti
subdoli di troppe celebrità. Insieme al tastierista
e principale collaboratore nello scrivere i pezzi
Toby Smith e alla band, Jamiroquai ha dimostrato,
nei sei anni seguiti al suo successo iniziale,
che questa fusion inglese poteva competere con
la miglior musica pop e dance al mondo, grazie
anche a dei video sempre di altissimo livello.
L'Inghilterra fu subito conquistata dai singoli
da top ten "Too Young To Die" e "Blow Your Mind",
entrambi dal disco di esordio; il successo internazionale
arrivò con il secondo lavoro "Return Of The Space
Cowboy" del 1994, che decollò in Europa e in Giappone
mentre in UK diventava disco di platino.
Nel
1997 esplodevano alla grande anche negli USA vincendo
4 MTV Awards e un Grammy per Travelling Without
Moving, che solo negli USA ha venduto 1 milione
e mezzo di copie. Il singolo "Virtual Insanity"
parlava dei rischi connessi all'ingegneria bio-genetica
ed ebbe grande successo di classifica così come
i due singoli successivi: "Cosmic Girl" e "Alright".
Le vendite multimilionarie di questo disco e lo
sfiancante tour mondiale che lo accompagnò, diedero
la possibilità e il bisogno a Jay di prendersi
un anno sabbatico nel 1998, seppur in quell'anno
trovò il tempo di avere un altro momento di gloria
grazie al successo di "Deeper Underground" (numero
1 in Inghilterra), scritto per la colonna sonora
del film Godzilla". Dopo alcuni cambiamenti nel
gruppo e dopo avere creato uno studio nella sua
nuova villa di campagna nel Buckinghamshire Jay
si è messo in pista per il successo (da quattro
milioni di copie) di Synkronized del 1999. Jamiroquai
è diventato un mito da multi-platino, con tutte
le distorsioni e follie che producono la vita
da rockstar.
A 31
anni, ancora più giovane di molti miti della musica,
ha il suo buen retiro in campagna, l'attenzione
dei tabloid sulla sua vita privata, le macchine
veloci, un carattere incostante, una superstar
a tutto tondo insomma. Come ha detto recentemente
la rivista Q: "Jamiroquai è una di quelle pop
star di cui potremmo volere di più" Eppure i cinici
vorrebbero ancora lanciare frecciate. "Quello
che la gente si deve ricordare è che io sono una
persona, un essere umano, e che nessuno è perfetto,"
dice Jay. "Sto ancora crescendo e in un certo
senso nel profondo sono ancora un ragazzino. Alcuni
crescono in fretta altri lentamente. Ma quello
che io scrivo nelle mie canzoni rappresenta quello
che veramente voglio dire e mi riconosco ancora
nelle mie teorie di fondo sulla vita. Io non faccio
del male a nessuno, voglio solo che la gente dica
che le piace la mia musica, che si riconosce in
quello che dico, che abbia voglia di ballare se
è il caso. "A Funk Odyssey" è un disco da godere
a tutti i livelli. E' perfetto per la testa, il
cuore e per muovere il sedere! Per la prima volta
la band ha utilizzato i nuovi campionatori da
poco installati nello studio di Jay nel Buckinghamshire.
Inoltre il nuovo chitarrista Rob Harris ha fatto,
secondo le parole di Jay, "una grossa differenza",
anche perché ha contribuito a comporre molti brani.
"Ci siamo divertiti molto e sono contento del
risultato. Siamo progrediti." Conferma Jay.
Sul
nuovo disco dunque i motori della macchina Jamiroquai
sono spinti al massimo. Il primo singolo alla
Quincy Jones "Little L" dà già la misura del tono
del disco. I 'good times' continuano con "Feels
So Good" che può già essere considerato un classico
della new-disco. "You Give Me Something" farà
tremare le sale da ballo. Oltre a dimostrare la
loro maestria nel confezionare della grande musica
dance, i Jamiroquai ci sanno fare anche con le
ballate e con degli arrangiamenti di archi piuttosto
audaci, come dimostrano "Picture Of My Life" e
"Corner Of The Heart". All'alba del nuovo secolo
non si può proprio più considerare quello che
ha fatto Jamiroquai come una cosa settoriale e
di scarso interesse generale. Basti pensare che
quando ha cominciato era un magro ragazzo bianco
che faceva musica nera, con uno stile disco-funk
molto sensibile verso le minacce all'ecosistema
e preoccupato per il debito dei paesi del Terzo
Mondo. Dieci anni dopo il magro ragazzo bianco
è una star, la musica disco e il funky sono di
nuovo in voga e c'è un mondo antagonista che combatte
per l'ambiente e per la cancellazione del debito
dei paesi in via di sviluppo. Forse a Jay dovrebbe
essere riconosciuto di avere avuto un certo intuito.
A Funk Odyssey rappresenta un buon motivo per
pensare positivo. "Voglio solo avere un buon anno
dal punto di vista musicale", dice Jay. "Non riesco
a pensare ad alto adesso perché è una cosa che
ti coinvolge completamente. Mi piace questo disco
e mi sento bene!"
Dopo il concerto
"LA FESTA", o per meglio dire con linguaggio internazionale
l' AFTER-CONCERT (20.000 PERSONE previste, che
balleranno fino all'alba con 350.000 watt di amplificazione)
con i migliori Djs siciliani ed internazionali
che si alterneranno sul palco di Jamiroquai. Per
il genere Funk & ElectroBeatz, Nu-Jazz e BrokenBeatz
si alterneranno sul palco di Jamiroquai : Kikko
Solaris (B.J.K. - Ct), Massimo Napoli (Mercati
Generali - Ct), Salvo Borrelli (Ct), Dj Rush (Magazzini
Generali, Punta dell' Est - Milano) e il Live
Set del palermitano Othello "Eddie Palermo Show".
Per il genere House : Daniele Tignino (aka Psycho
Radio), il Dj-Producer siciliano di fama internazionale,
Fernando Gioeni (Marabù - Me), Alfredo Musarella
(Marabù - Me), Leo lippolis (Marabù - Me) Luca
Vivona (The Just Reason - Pa), Carlo Tarantino
(Movida - Pa) e Gabriele Mancino (Goa - Pa).
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