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Giro93
Cosa succede in città...
Eolie: tassa d'ingresso
da L'Altra Sicilia
Bruxelles, 9 Luglio 2002
EOLIE: UN EURO D'INGRESSO
PER USUFRUIRE DEI DISSERVIZI
Turista eoliano? Allora preparati a pagare una
tassa.
Viene chiamato "ticket
d'ingresso" ma - anche se le è stato
cambiato il nome dall'attuale amministrazione
liparese di centro-destra - in sostanza è
la stessa "eco-tassa" che venne in mente
al precedente sindaco di centro-sinistra, idea
poi mai attuata ma proposta nella speranza di
poter sanare i bilanci dell'amministrazione comunale
facendo pagare un tot ai non residenti. Questa
tassa diretta è frutto di una mentalità
bizzarra ed esclusivamente fiscalista borbonica,
perché concepita sull'esserci, cioè
sulla rendita di posizione, a disprezzo della
dinamicità del dare/avere, basata sui consumi
dei visitatori e sull'inevitabile ricaduta fiscale
positiva di questi consumi, oltreché dei
maggiori guadagni per gli operatori commerciali
e non solo. Una tassa che praticamente porta al
numero chiuso, reintroduce il tipico balzello
medievale per il transito nella proprietà
del signorotto. Questa tassa o ticket che sia
se non specificatamente indirizzata e vincolata
verso la creazione di servizi (vorre i sapere
quali) potrebbe servire solo a far entrare un
balzello in più in casse comunali incapaci
di gestire o di triturare tutto nella propria
burocrazia. Anche coloro che quotidianamente arrivano
alle Eolie dalla Calabria e dalla Sicilia per
ripartire in giornata, oltre a pagare un biglietto
maggiorato, rispetto ai residenti, al vettore
marittimo, avranno un ulteriore aggravio di spese
da sostenere.
Ci vorrebbero investimenti regionali, invece,
per informazioni sul buon comportamento del visitatore,
e soprattutto servizi e strutture (come gabinetti
pubblici e fontanelle di acqua potabile) in grado
di accogliere, favorire e invogliare quella "massa"
al rispetto di cui parla il sindaco di Lipari,
facendola sentire amica e partecipe dei servizi
dell'amministrazione. Questa decisione, forse
scaturita da un black-out filologico, porterà
inevitabilmente ad una diminuzione del turismo,
con un danno economico ad alcuni settori dell'economia
eoliana fino alla pubblica amministrazione, che
incamererà meno tasse da minori guadagni.
L'attore principale di tutto questo è il
consumatore finale, che, con la forza economica
che ha, può essere causa di una stagione
che va male o bene. Per incrementare le entrate
comunali, sarebbe opportuno fare un censimento
sugli affittacamere clandestini che d'estate offrono
un posto letto, soprattutto a Lipari, al prezzo
giornaliero di 50 euro eludendo il fisco. Que
sto controllo non viene sollecitato perché
si verrebbe a perdere consenso elettorale, allora
meglio far pagare le "masse volgari"
sudate e brulicanti di bimbi esausti perché
tanto essi non votano.
E poi ancora: come ha fatto il sindaco a stabilire
che d'estate transitano da cento a centocinquantamila
visitatori al giorno (intervista del 5 luglio
su "La Sicilia" - n.d.r.)?
- Forse i turisti di massa sono stati scambiati
per le zecche o le zanzare o addirittura con le
mosche bianche che infestano Filicudi d'estate
?
- Perché non sostituire invece il canone
turistico con una lotteria turistica che darebbe
maggiori frutti e farebbe meno danno? Chi è
questa ciurma di consiglieri che coadiuvano Mariano
Bruno, inducendolo a dichiarare che il Nord magnetico
e il Nord bussola sono la stessa cosa?
- Non è forse vero che i "turisti
per caso" pagano 25 euro per scalare lo Stromboli
senza avere alcuna ricevuta fiscale, ed in assenza
di un minimo di garanzia da parte di pseudo-guide?
- Non è altrettanto vero che nell'isola
di Filicudi, non essendoci nessun distributore
di carburante, "cinque famiglie" si
dividono il monopolio incassando quasi 3 euro
per un litro di benzina?
Non è accertato poi che in tutto l'arcipelago
esiste una miriade di faccendieri e loschi individui
che eludono qualsiasi forma di legalità
fiscale e tributaria improvvisandosi appaltatori
e agenti immobiliari a danno di quegli onesti
che rimangano necessariamente emarginati.
Questo sommerso deve emergere per essere regolamentato
in modo da rimpinguare le casse comunali. Le Eolie,
a parte Panarea che è stata colonizzata
dai lombardi facendone la seconda Porto Cervo
del Mediterraneo, sono nate e si sono sviluppate,
come turismo di massa con una ristretta élite
culturale che ha amato e amerà sempre queste
isole, con caratteristiche diverse l'una dall'altra.
Ivan Bertuccio
"L'Altra Sicilia"
al servizio della Sicilia e dei Siciliani
(" http://www.laltrasicilia.com ")
Bd. de Dixmude 40 Bte 5 - B - 1000 Bruxelles
Tel./Fax: 0032.2.217.48.31
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