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Giro93
Risonanze
BaRock Festival
Festival, Il Tora! Tora! parte dal Barock
Intervista a Manuel Agnelli
di rocco rossitto foto di giacomo
alessandro fangano
Manuel
Agnelli, leader degli Afterhours, gruppo milanese
che da anni è alla ribalta della scena
rock italiana, è lorganizzatore e
ideatore del Tora! Tora!
Festival itinerante che da la possibilità
a numerosi gruppi poco conosciuti di esibirsi
in giro per lItalia. La seconda edizione
del Tora! Tora! parte da Catania allinterno
del neonato Barock festival.
Ho letto qualche settimana fa
su Musica! (inserto musicale di Repubblica) una
tua lettera aperta contro la stampa musicale italiana,
o meglio contro quella istituzionale. Un grido
di dolore urlato forte. Credi che le cose cambieranno?
Mah,
non so se servirà, è difficile dirlo,
però sto già avendo dei segnali
forti da parte di alcuni quotidiani, di alcuni
giornalisti che si sono tirati fuori. Ma sono
sicuro che quelle cose vanno dette, perché
sono cose che tutti sanno, ma che nessuno dice
per paura di essere criticato. Siccome io non
ho paura di essere criticato, ho detto quello
che pensavo. Anche se è giusto dire che
alcuni quotidiani, compresa Musica! stessa ma
sopratutto lUnità ci sono stati dietro,
sia come Tora! Tora! sia seguendo lambiente
musicale chiamiamolo non mainstream. Però,
appunto, io non volevo utilizzare la mia esperienza
personale, ma volevo parlare della situazione
in generale, nella quale mi sembra che quotidiani
e televisioni manchino molto.
Parliamo adesso di cose positive,
finalmente il Tora! Tora! arriva a Catania, allinterno
del Barock Festival, come si uniscono le due realtà.
Sono molto orgoglioso, finalmente siamo qui a
Catania, e partire proprio qui dal sud, poiché
questa è la prima data, è ancora
più bello. Sapevamo che avremmo avuto delle
location particolari sia come posto geografico,
sia come atmosfera e ambiente e infatti questa
piazza è meravigliosa e sono molto felice
di essere qui in questo posto. Venire a Catania
è per noi un segnale, un segnale forte.
Quindi il Tora! Tora! parte
da Catania, e le altre date?
Abbiamo alcune date che dal punto di vista della
visibilità e del pubblico ci daranno molto,
come quella di Padova e la due giorni di Asti
che si svolgerà in campagna, sarà
una cosa completamente diversa da stasera, ma
sarà anche lì molto interessante.
Mentre a Padava sarà più tradizionale,
sarà una grande spianata vicino allo stadio.
Poi cè la data di Cagliari che mi
da soddisfazione, perché è difficilissimo
suonare in Sardegna, e quindi un altro segnale
forte.
Tu sei la persona più
adatta per parlare dello stato di salute della
scena, chiamiamola banalmente, underground italiana.
Noi abbiamo cercato nel Tora! Tora! di inserire
non solo gruppi già noti, ma anche realtà
poco conosciute, proprio per farli emergere, perché
comunque meritano. Dobbiamo però stare
attenti a come costruiamo il festival perché
siamo ancora giovani, e dobbiamo ancora irrobustire
la base, in definitiva ci sarà sempre più
spazio per le realtà meno note.
Non sto però notando uno stato di salute
ottimo, ci sono molti gruppi fatti con lo stampino,
che tendono più ad assomigliarsi che a
fare un proprio tragitto personale. Comunque qualche
esempio di buona musica cè ed è
presente Tora! Tora!
Come è andata allHeineken
Jamming Festival?
Diciamo che è andato benissimo il concerto,
mi ha colpito proprio lentusiasmo del pubblico,
numerosissimo già alle cinque di pomeriggio,
circa 60mila persone, noi credo che abbiamo fatto
un bellissimo concerto, eravamo proprio carichi.
Poi però è da qui che ho deciso
di scrivere quella lettera di cui parlavi prima,
che ho spedito a vari giornali, tra cui appunto
Musica!
Due cose in particolare, la prima latmosfera
di merda che cera nei camerini, sia tra
giornalisti e sia lorganizzazione, che ha
funzionato dal punto di vista logistico, che però
non ha capito che lo spirito di un festival non
deve solo essere unazienda che deve fare
soldi, un festival bisogna respirarlo. Latmosfera
nei camerini era realmente squallida, la security
che rompeva i coglioni a tutti, soprattutto ai
gruppi italiani. E stata dura, io sono rimasto
anche il secondo giorno perché volevo vedere
come andavano le cose, ma me ne sono amaramente
pentito. Tutto questo in contrasto con il fatto
che è il più importante festival
italiano che ambisce a diventare un festival europeo.
Mi ha fatto tristezza che laspetto dietro
il palco non fosse come quello che il pubblico
ha vissuto. E poi volevo aggiungere che noi ce
ne siamo andati dalla conferenza stampa perché
nessuno ci faceva domande, in quanto nessuno,
o la maggior parte dei giornalisti, non era venuta
a vedere il concerto, ed era rimasta in sala stampa
e quindi noi ce ne siamo andati per protesta seguiti
dalla stampa diciamo non mainstream che ha solidarizzato
con noi.
Se lHaineken Jamming festival
vuole ambire a mete europee il Tora! Tora! che
lanno scorso è partito e questanno
è ancora qui, dove vuole arrivare?
Noi non abbiamo nessuno scopo di fare dei numeri,
saremmo sconfitti in partenza, la nostra meta
è quella di fare girare la musica e far
girare gruppi minori che avranno così maggiore
visibilità.
Non un festival autocelebrativo per noi, ma uno
specchio di quello che succede in Italia.
L'importante è fare casino ed essere disturbanti.
Finiamo con una curiosità,
molti amici che ascoltano voi ascoltano anche
i Pearl Jam, e vi adorano entrambi, cosa avete
secondo te in comune, se cè qualcosa
in comune secondo te.
Diciamo che ci sono un paio di ingredienti nelle
formule, anche se siamo gruppi differenti, simili,
e lo dico molto in piccolo, come ad esempio la
batteria così granitica derivante dallhardcore,
anche se stasera sentire che stiamo cambiando,
e poi forse anche la voce molto rocciosa e tirata.
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