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Giro93
Risonanze
Millennium mambo
di ugo giansiracusa
Millennium Mambo
regia di Hou Hsiao-Hsien
con Shu Ki, Jack Kao, Tuan Chun-Hao
fotografia di Lee Ping-bing
Trama
A dieci anni di distanza Vicky
racconta, in terza persona, il suo duemilauno.
Un anno vissuto intensamente fatto di incontri
importanti, di separazioni, di fughe, di viaggi.
La sua travagliata storia damore con il
paranoico e geleso Hao-Hao. Il suo lavoro in un
night club. Lincontro e il re-incontro con
la figura di Jack, uomo gentile e comprensivo
che si prende cura di lei ma che a causa dei suoi
moltecipli affari finisce per cacciarsi
in grossi guai.
Vicky si lascia scivolare in tutto questo ripetendosi
che se andrà appena avrà terminato
i 500.000 dollari taiwanesi che tiene in banca.
Recensione
La cinematografia dellestremo
oriente non è una scoperta recente. Una
cinematografia, o forse dovremmo dire due - Honk
Kong e Taiwan - che, però, nei suoi prodotti
più alti ed emblematici si lascia raggruppare
in una serie costanti che ci consente
di parlarne ad un singolare sfaccettato che se
non propriamente scientifico, sembra essere, per
lo meno, giustificabile. Molti sono i film e i
registi che in questi anni si fatti apprezzare
sia dai critici che dal pubblico. Una cinematografia,
per molti versi, difficile da comprendere
e da seguire per il pubblico occidentale, abituato
ad altre dinamiche ed altri tempi. Abituato ad
un modo diverso di intendere il prodotto filmico
e la sua fruizione. Ma una cinematografia, in
realtà, assai viva e moderna. Vivace e
profonda. Poetica ed esistenziale. Ricordando
alcuni nomi che si sono imposti per i loro film,
spaziando fra Honk Kong e Taiwan, ricordiamo Wong
Kar-Wai (Honk Kong Express, Happy Togheter, In
the mood for love) Tsai Ming-liang (Il fiume,
Vive Lamour, The hole), Zhang Yimou (La
storia di Qiu Ju, Lanterne rosse), Chen Kaige
(Addio mia concubina, Le tentazioni della luna).
In questo panorama si inquadra la figura e lopera
di Hou Hsiao Hsiei che con alcuni suoi film precedenti
si era gia conquistato un Leone dOro al
Festival di Venezia, un Premio speciale della
Giuria a Cannes, un Premio Internazionale della
Critica al Festival di Berlino.
Con Millennium Mambo, Hou Hsiao Hsiei, grazie
anche al sodalizio artistico con il direttore
della fotografia Mark Lee Ping-Bing, riesce a
creare unopera altamente pregnante, concettuale,
poetica. Unopera che indaga la figura e
la vita della giovane protagonista in un mondo
fatto di luci colorate e irridescenti che si stagliano
nel buoi della notte. Un mondo urbano che si staglia
su un tappeto sonoro fatto da musica techno e
estenuanti silenzi. Un mondo che resta sempre,
o quasi, sfuocato sullo sfondo dei personaggi.
Un film altamente pittorico in cui le vicende
della ragazza non sono altro che un pretesto per
seguire lesistenza di questa bellissima
figura attraversare la sua giovinezza, e il suo
mondo, nel momento più intenso della sua
giovane vita. Di tutte le foglie trasportate
dal vento nel cielo, dice il regista cè
una sola foglia cadente che si ferma per leternità
nel momento stesso in cui la guardiamo fissamente
con comprensione e tenerezza. Con questa immagine
nella mente, ho voluto raccontare in un film la
storia di questa ragazza.
Non importa quindi cosa succede ma descrivere,
con lunghi primi piani della protagonista, le
reazioni della ragazza. Guardare ed analizzare
il lei la vita che le passa intorno. Vederla passare
dal sorriso alle lacrime, dalla rabbia allubriachezza.
Guardare nei suoi occhi nel silenzio e nella gioia,
nellatto dellamore e nel ballo. Con
tutta la dolcezza e la poesia e larte che
la cinepresa può creare.
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