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Giro92
Tanto per abbaiare
Tanto per abbaiare 130
di riccardo orioles, 10 giugno
2002 n.130
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Gasterarbeiter. Trent'anni fa,
gli operai italiani in Germania
saltavano e ballavano per le strade dopo Italia-Germania,
la mitica,
quella di Gianni Rivera. E i tedeschi li guardavano
compassati,
sorridendo benevolmente e col solito disprezzo.
Trent'anni dopo, noi
siamo diventati i tedeschi, e i senegalesi sono
diventati noi.
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Un fighetto di vent'anni che non ha mai fatto nulla
nella vita si
permette di guardare dall'alto in basso un muratore
quarantenne con le
mani sporche di calcina. Il primo, secondo lor signori,
sarebbe
l'"italiano"; e il secondo lo "straniero".
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"Mi dia sei uova". Il droghiere prende
sei uova dal cesto e le incarta
in un foglio di giornale. "Cinquanta lire l'una.
Fa trecento lire".
Tiro fuori una carta da cinquecento e lui mi da'
il resto, in monete da
cento, da cinquanta e da dieci. "Che dice,
il Milazzo perde domenica?".
"Mah. Certo, se non rimettono Salmeri in porta...".
Ho pagato: sei uova. Gratis: un foglio della Voce
di Milazzo e un
parere sul Milazzo Football Club).
* * *
"Mi dia sei saponette". "Ecco. C'e'
e' l'offerta speciale. Sei per
seicento tremilasei, con l'offerta tremiladue. Ah,
prenda il tagliando:
viaggio per due persone a Parigi, tanti auguri!".
"Grazie". Do'
diecimila lire e mi tornano due banconote e due
monetine.
Ho pagato: sei saponette, la confezione delle saponette,
un possibile
(non moltissimo) viaggio a Parigi, e inoltre - rifletto
guardando il
poster di Claudia Cardinale che mi mostra le saponette
da sopra il
banco - un pezzetto del sorriso di Claudia (il costo
della pubblicita'
lo pago io). Gratis: il "tanti auguri"
della cassiera del supermercato.
* * *
"Mi dia sei CD". Sul display compare la
cifra "120.oo"). Cazzo.
Quarantamila l'uno. Debbo comprarmi un masterizzatore.
Passo alla
cassa, infilo la carta di credito nella fessura
e passo davanti al
commesso, un ragazzo (precario) sulla trentina che
mi squadra senza dir
niente e mi riconsegna il pacchetto. "Grazie
- dico io - buongiorno".
Ma lui sta gia' scannerando i CD di un altro cliente.
All'uscita passo
davanti ai due vigilantes, uno dei quali mi guarda
sospettosamente. Ma
mi lascia passare.
Ho comprato: 6 CD (cinque o sei euri ciascuno),
la mia quota delle
campagne pubblicitarie dei 6 CD (altri cinque euri
a CD), la mia quota
della villa megagalattica che s'e' appena comprato
il fighetto in
copertina, la mia quota della stock option da un
milione di dollari
regalata a Natale al megamanager della CD Corporation...
ah, e
naturalmente la mia quota di vigilantes e compagnia.
Gratis: un bel
niente.
* * *
Allora, io vorrei semplicemente comprare sei CD.
Non ville a Beverly,
ne' stock option ne' pubblicita' meravigliose: solo
i miei sei CD. Ma
come faccio?
Forse, alla Tobin tax di cui parlano i noglobal
(e non solo loro)
bisognerebbe affiancare una tassa sulla pubblicita',
qualcosa che
costringa ciascun prodotto a contenere le spese
pubblicitarie a diciamo
non piu' del dieci per cento del valore del prodotto.
(Si', ma in
questo caso come si finanzierebbero i giornali e
la tv e tutto il
resto? Non si finanzierebbero, e quindi sarebbero
costretti a tornare
al mercato, quello vero).
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Al centro di tutto. La mafia tratta con il nuovo
Stato. In cambio, puo'
dare il silenzio definitivo sul vecchio Stato. I
due Stati, vecchio e
nuovo, sono padre e figlio.
Il "metodo Falcone" (prova-pentito-prova)
ha funzionato ed e' l'unico
che abbia la possibilita' di funzionare; non a caso,
e' stato
combattutissimo dai giornali e dagli opinion-makers
che accettavano (di
fattto, oppure anche inserendovisi) l'egemonia sulla
Sicilia del potere
mafioso.
Cosi' come ha funzionato la sua concezione realistica,
e dunque
unitaria, di Cosa Nostra: non tanti tentacoli, ma
una piovra. Anche
questo caposaldo e' stato combattutissimo (il ruolo
tecnico di
Carnevale a favore della mafia consisteva proprio
nel contrastare
questo specifico "teorema") e viene tuttora
contrastato dalla
Cassazione, anche ora che non c'e' piu' Carnevale.
Questo scontro fra antimafiosi e collaborazionisti
e' tuttora al centro
della vita politica italiana, e ne costituisce il
background reale.
Nessuna grande impresa e nessuna forza politica
italiana ha infatti mai
saputo realizzare il progetto politico dei "poteri
forti" italiani
meglio di quanto ci sia riuscita, nei suoi momenti
migliori, Cosa
Nostra.
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Aritmetica. Berlusconi meno il sorriso di Berlusconi
uguale Bossi.
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Vita di Partito. Il compagno Bondi Sandro fu Spartaco,
di Massa
Carrara, e' stato nominato Portavoce in Capo, con
competenza su tutta
la comunicazione ufficiale del Partito su tutto
il territorio
nazionale. L'ambito incarico corona una lunga e
operosa carriera di
comunicatore politico: entrato giovanissimo nelle
file del Pci, il
compagno Bondi ha successivamente messo le sue competenze
al servizio
della Lega Agitatori Communisti di Toscana, del
Circolo Togliatti di
Poggibonsi (Siena), del Comitato per la Celebrazione
del XXXV
Annniversario della Repubblica Popolare di Margovia
e infine della
Direzione Nazionale Stampa e Propaganda del Partito
Comunista Italiano,
sia prima che dopo le successive trasformazione
di quest'ultimo in
Partito Democratico della Sinistra, in Democratici
di Sinistra e infine
in Democratici.
Autore di fondamentali opere su Lotte dei Viticoltori
di Empoli contro
il Granduca (1967), Vita del Compagno Chin-Chi-lao
(1971), Capitalismo
e Baccarat (1981), Pianeta Sostenibile e Solidale
(1990), Governare
Senza Infastidire Nessuno (1994), Una Storia Italiana
(2001), Bondi si
e' in questi mesi distinto per un particolare attivismo,
guadagnandosi
sul campo la promozione a responsabile nazionale
della comunicazione
del Partito (di Forza Italia).
Al neo-promosso compagno le congratulazioni della
redazione di San
Libero per il meritato riconoscimento e l'augurio
che, per lui come per
gli altri compagni nelle sue condizioni, l'anno
in corso sia foriero di
ulteriori immarcescibili prossenetische gratificazioni.
(Quanto
partito, per produrre un arrivato).
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Www-lupmann-com. La posta elettronica di un impiegato
puo' essere
controllata dalla ditta per cui lavora. E' stato
stabilito a Milano,
dove un'impiegata aveva denunciato la ditta per
violazione di
corrispondenza. Echelon vs Fantozzi.
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Il braghettone elettronico. Nessuno ricorda piu'
il nome del pittore
cui un papa pinzochero affido', nei primi anni della
controriforma,
l'incarico di ripulire gli scandalosi nudi di Michelangelo
che
infestavano chiese e cappelle della Roma perbene.
Per le strade di
Roma, i monelli si assiepavano a schiamazzare dietro
al maestro che se
ne andava pomposo al suo lavoro, con pennelli vernici
assistenti e
tutto. Foglie di fico, rami strategici, braghette
di biacca - il lavoro
della giornata consisteva in questo. Finche' Pasquino,
a un certo
punto, lo nomino' "Er Maestro Braghettone";
e Braghettone rimase per
l'eternita'.
Tutto questo per dire che in America e' stata quotata
in Borsa, ed e'
fra le societa' piu' di successo, la CleanFlicks
Inc: la"mission" della
societa' consiste nel prendere filmacci "pornografici"
o addirittura
communisti e ripulirli, con appositi software, di
ogni traccia di baci,
di cosce, di tette scomunicate e di sovversivismo.
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Sicilia. "Entro pochi anni avrete il ponte
di Messina": solenne
dichiarazione, alla presenza del Capo del Governo,
degli amministratori
della Societa' del Ponte appena nominati.
Nel frattempo, a Palermo la gente fa le barricate
per l'acqua. A Santo
Stefano, uno dei pochi paesi della Sicilia in cui
l'acqua arrivavva
regolarmente per via di un lago sotterraneo proprio
la' sotto, il
governo ha privatizzato acqua e lago. Adesso nei
supermarket si puo'
comprare la minerale "Monti Sicani" (un
euro a bottiglia), ma le
fontanelle del paese sono rimaste all'asciutto.
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Scienza. Le ragazze moderne preferiscono mettersi
con uno che abbia un
sacco di soldi piuttosto che con chi non abbia una
lira. La
sorprendente scoperta e' stata fatta da un'equipe
di ricercatori della
Cornell University, dopo una ricerca condotta in
ventitre' grandi
citta' americane.
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Giustizia. Secondo il ricercatore scozzese Gavin
Menzies, esperto di
storia della navigazione e gia ufficiale della Royal
Navy, sono
destituite di fondamento le accuse tradizionalmente
rivolte al
marittimo italiano Cristoforo Colombo di avere scoperto
l'America. A
commettere lo scoprimento sarebbe stato invece un
personaggio di
origine cinese, noto come Zheng He, che avrebbe
portato a termine il
suo disegno gia' nel 1421, molti anni prima che
venissero fuori le
accuse a Colombo.
Questultimo, peraltro, si era sempre difeso affermando
di avere
scoperto non l'America ma l'India: Toro Seduto e'
un indiano, mica un
cowboy, belin! aveva sostenuto fino all'ultimo il
navigatore genovese.
Il piano di Zheng He, viceversa, era stato fin dall'inizio
concepito
per scoprire proprio l'America: non un equivoco,
ma un piano
accuratamente premeditato avrebbe mosso il diabolico
cinese nel suo
viaggio da Nanjing a Las Vegas. L'atroce ipotesi,
che ha provocato un
fremito d'orrore fra i gentlemen della Royal Society,
e' stata
purtroppo corroborata da Menzies con tale dovizie
di particolari da non
lasciare dubbi in proposito.
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Heri dicebamus. "America. Un presidente proclamato
da un ufficio
presieduto da suo fratello, votato da meno di meta'
degli elettori, in
un'elezione a cui ha partecipato meno di meta' dei
cittadini, fra un
paio di mesi verra' a bombardare qualcuno per insegnargli
la
democrazia" (4 dicembre 2000).
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Parigi. Burrasca sulla polizia dopo l'incredibile
serie di rapine - di
nessuna delle quali e' stato possibile individuare
gli autori - che da
qualche settimana colpiscono negozi di lusso e banche
del centro
storico della capitale. La tecnica e' sempre la
stessa: un rapinatore
solitario, vestito di una calzamaglia nera, fa irruzione
nei locali
dopo aver cloroformizzato con un misterioso spray
impiegati e clienti.
Per ordine del ministro dell'Interno, un "consulente
straordinario" e'
stato affiancato al responsabile della Sezione Investigativa
commissario Jules Maigret. Al Quai des Orfevres
la misura viene
considerata "punitiva" nei confronti degli
investigatori francesi.
Questo non sembra tuttavia turbare piu' di tanto
l'ispettore Gimko (il
consulente inviato dal ministero) che non sembra
tuttavia navigare in
acque migliori del piu' anziano collega.
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Boston. Novita' alla Hewlett-Packard dopo la fusione
con l'altra
multinazionale dei computer, la Compaq. Insieme,
adesso, sono il
principale produttore di computer del mondo: hanno
fuso i bilanci,
hanno unificato i database-clienti, e hanno cominciato
a licenziare
programmatori e operai; diecimila adesso, e altri
cinquemila l'anno
venturo.
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Mosca. Nessuna manifestazione popolare, ne' favorevole
ne' contraria,
ha accolto Putin al ritorno dallo storico convegno
in cui - come hanno
proclamato per settimane i giornali italiani - la
Russia dopo due
secoli, grazie alla genialita' diplomatica del nostro
Ministro degli
Esteri e Capo del Governo, e' rientrata nell'occidente.
I motivi del mancato interesse sono tanti. Innanzitutto
Putin, come
quasi tutti i suoi predecessori degli ultimi cent'anni
(esclusi
Krusciov, Lenin e Gorbaciov) viene dai servizi segreti
ed e' un ex-
capo del Kgb; non e' particolarmente giovevole alla
salute, secondo
l'antica saggezza del moscovita qualunque, andare
a ficcare il naso
nelle sue faccende.
In secondo luogo, nella giornata del signor Popov
c'e' pochissimo
spazio per qualunque cosa che non sia l'immediata
sopravvivenza
quotidiana. Secondo i rilevamenti ufficiali del
2001, nell'ex
Repubblica Socialista Sovietica Federalista Russa,
oggi semplicemente
Russia, il livello di sussistenza minima e' sceso
a circa 55 euri al
mese. Sopra questa cifra si viene considerati nella
media, sotto di
essa si e' ufficialmente poveri; quest'ultima categoria,
sempre stando
alle cifre ufficiali, comprende quarantaquattro
milioni di cittadini su
una popolazione complessiva di centoquarantacinque
milioni.
Quest'ultima cifra e' peraltro destinata a diminuire:
ormai da diversi
anni, a causa del collasso pressocche' totale del
sistema sanitario, il
saldo anagrafico e' largamente negativo. Le statistiche
del 2001
registrano una media di circa duemila nascite e
tremilacinquecento
decessi al giorno. Fra le cause di morte tornano
ad affacciarsi in
misura significativa figure pre-industriali come
la tubercolosi (76
casi mortali su centomila unita' di popolazione),
la sifilide (234 casi
su centomila) e le crisi post-parto (44 decessi
ogni centomila
abitanti).
Insomma, la Russia e' in tocchi; non ci vuole molto
denaro per
comprarla; basta che il venditore sia saldo in sella
(e Putin
certamente, fra Kgb e nomenklatura, lo e') e quanto
agli acquirenti non
mancano di certo.
Nell'immagine forse romantica, probabilmente ingenua
ma comunque
profondamente radicata in noi della vecchia Europa,
tuttavia, una
Russia allo stremo non e' la stessa cosa che una
Russia morta. Per noi
la Russia e' sempre quella di Tolstoi, dei deportati
di Dostoievski, di
Babel, di Solgenitsin, di Stalingrado: un paese
infelice e immenso, non
molto sofisticato ma profondamente vissuto, e orgoglioso.
Un mondo di generali bestie, di zar, di dittatori,
di sbirri e spie - e
di milioni e milioni di semplici esseri umani, non
retorici, banali; ma
profondamente patriottici, e assolutamente invincibili
nelle loro
povere case. Questa Russia minore entra rarissimamente
nello spettacolo
della "storia"; ma quando c'entra, non
c'e' potenza al mondo che abbia
mai potuto impedirle di ricostruire se stessa e
di spazzare via ogni
conquistatore.
Per questo, avremmo considerato piu' realistico
per l'occidente
(qualunque cosa significhi questa logorata parola)
non affidarsi, per
quanto riguarda i russi, a una pace comprata; sarebbe
stato meglio
trattare alla pari con un Gorbaciov piuttosto che
corrompere alla meno
peggio un Putin qualunque. Perche' Gorbaciov, per
quanto impopolare,
era russo mentre Putin - che sembra cosi' potente
- non lo e', e un
giorno verra' sostituito da russi veri, con cui
dovremo ricominciare a
fare i conti a ripartire da zero. Ma forse questa
e' solo la paturnia
di un vecchio europeo che ancora si ostina a leggere
Tolstoi.
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Anche. M'era scappata questa chicca: "Celebrata
anche in Sicilia la
festa della Repubblica" (dal tg3 locale del
due giugno).
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Daniel wrote:
< Prima dici "basta con le divisioni e i
bertinottismi"; poi dici "non
voterei per una coalizione che ripresentasse Bianco".
E non capisci che
e' proprio per non votare gente come Bianco che
la c.d. sinistra si e'
alienata il mio e gli altri voti? per non parlare
della guerra; per non
parlare dell'organizzazione del G8 di Genova - appunto,
organizzato dal
centrosinistra. Gridare aiuto aiuto dopo che siamo
stati svillaneggiati
a favore di ex democristiani e industriali di provata
fede inquinante e
mafiosa? E' che ti e' presa la passione per Cofferati,
e capisco che
nello stato in cui siamo Cofferati sarebbe un terno
al lotto. Ma io a
scatola chiusa non compro nemmeno Arrigoni. >
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Beppe Sini wrote:
< Sullo scambiare i simboli per la realta'. Quanti
abominevoli crimini
sono stati commessi per questo >
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Will<sksp@uk.gay.com> wrote:
< Ma quando moriro' tu soffoca
il tuo pianto,
quando il mondo sapra' dalla campana
che questo mondo vile ho abbandonato
per andarmene ai vermi. E quando leggi
questo, tu non pensare a me che scrivo:
io - poiche' tanto ti amo - preferisco
dai tuoi dolci pensieri restar fuori
che con il mio ricordo farti triste.
Se ti cadra' lo sguardo sui miei versi
dopo che saro' terra, oh! non chiamare
il mio povero nome. Scordalo. E anzi lascia
che il tuo amore col corpo mio si spenga:
che non ti veda piangere quella gente perbene
che non possa schernire, morto me, il nostro amore
>
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o anche semplicemente
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-- Fa' girare.
"A che serve vivere, se non c'e' il coraggio
di lottare?" (Giuseppe
Fava)
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