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Giro92
Zoom
Il GlobalMondiale della piazzetta
di rocco rossitto
Quando
qualche anno fa giocavo nella squadra di calcio
del mio paese, a Lentini in Sicilia, ricordo il
timore che avevamo di andare a giocare a Siracusa,
nel nostro capoluogo di provincia, perché
si sapeva che gli arbitri favorivano sempre le
squadre Siracusane, le squadre che avevano appoggi
alla sezione provinciale della Figc. Il timore
poi quasi sempre diventava rabbia perché
perdavamo le partite e non sempre per nostro demerito,
larbitro, e non cerano i guardalinee,
fischiava un fuorigioco e lazione era sempre
stoppata.
Beh questi mondiali mi riportano
a qualche anno fa, indietro nel tempo, a quando
giocavo in quei campi in terrabattuta, con i parastinchi,
a quando stavo (capitava spesso) seduto in panchina
ad arrabbiarmi per quel maledetto arbitro.
LItalia è uscita agli ottavi e tutti
abbiamo visto come, ma soprattutto abbiamo visto
come altre squadre sono state danneggiate e altre
sono favorite.
LItalia -si sente dire- nei palazzi
del potere non conta nulla e si sente dire
pure che dovrebbe contare di più perché
il nostro è un campionato illustre. Mi
chiedo, ma perché non si sente dire che
tutti dovrebbero contare di più, che tutti
dovrebbero avere lo stesso peso e gli arbitri
imparziali con tutti?
Questo mondiale ha fatto scoprire a chi ancora
non laveva capito (povero scemo) come ormai
il calcio è morto e sepolto, a nessuno
più interessa vedere 22 ragazzi che corrono
appresso a un pallone
il pallone ormai rotola
perché i soldi lo spingono.
La Nike ad esempio è lo
sponsor tecnico del Brasile e di molte altre squadre,
ma non di Francia Argentina e Italia, e oltre
a questo è anche insieme allAdidas
il maggiore sponsor di questi mondiali. Scommettiamo
che il Brasile vincerà il mondiale? Ovviamente
se il Liechetstain ha sponsor la Nike non arriverà
mai ai mondiali, il Brasile è forte, molto
forte, ma nonostante ciò ha già
avuto due regali mastodontici, il primo è
stata quella ridicola multa (pari a tre minuti
dello stipendio giornaliero) per la tragedia di
Rivaldo, che andava squalificato per varie giornate,
e il secondo è stato quel goal annullato
al Belgio, nitido e regolare come non mai, che
forse avrebbe fatto andare le cose in maniera
diversa, ma non lo sapremo mai.
Continniamo a farci del male. In
Italia siamo 54 milioni di allenatori, e dopo
questo mondiale meritiamo tutti lo stipendio,
tutti meritiamo di essere ascoltati, tutti avremmo
detto sicuramente al Trap che sulluno a
zero, la storia ci insegna (io ricordo: nel 1990
largentina ci pareggia, nel 1998 la francia
ci pareggia, nel 2002 con la Croazia e con la
Korea... e potrei continuare), non deve difendersi
con degli avversari così tecnicamente scarsi,
ma deve attaccare per fare almeno il due a zero,
ma non siamo stati ascoltati anche se tutti abbiamo
urlato dalle nostre case.
Questo Mondiale così globalizzato
dalle multinazionali è però un mondiale
che mi porta indietro nel tempo a quelle partite
sistemate dagli arbitri e a quegli allenatori
cosi bravi come il Trap, ma ostinati che non comprendono
meccanismi semplici, ostinati che continuano a
difendersi perché luno a zero è
un gran risultato, come quando giocavo io, qualche
anno fa.
Curiosità: nessuna partita è finita
finora (18 giugno) uno a zero.
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