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Giro92
Zoom
Sfondato il muro di omertà
Il cinque novembre al via il
processo al caso Malgioglio
di rocco rossitto
La notte tra il 16 e il 17
luglio del 1994, il militare di leva Salvatore
Malgioglio, di Francofonte (Siracusa), del quinto
reggimento meccanizzato Aosta, viene trovato morto
in seguito a un colpo di fucile mentre prestava
servizio di ordine pubblico (operazione Vespri
Siciliani) nel parcheggio della Stat, società
di trasporti, a Santa Teresa Riva in provincia
di Messina, che aveva avuto in quegli anni vari
attentati intimidatori. Malgioglio insieme ad
altri 5 commilitoni e ad un tentente (Antonio
Barcia) prestava dunque servizio di ordine pubblico
e fu trovato dai carabinieri nella postazione
di guardia con il fucile poggiato sul petto e
il colpo che da sotto la bocca gli aveva spappolo
parte del cervello.
La versione ufficiale è
suicidio e, per otto anni e ben tre casi di archiviazione
rimane quella.
Ma questa versione fa acqua
da tutte le parti. E infatti il gip del tribunale
di Messina ha accolto le richieste del pm Arcadi
e dellavvocato di parte civile della famiglia
Malgioglio, avvocato Santi Terranova: Sfondato
il muro di omertà che contraddistingue
la morte in caserma di militari di leva negli
ultimi ventanni, la magistratura ordinaria ha
dato atto che lipotesi del suicidio non
è sostenibile. Ora si procederà
con il processo, la prima udienza il 5 novembre
2002.
Cosa sia successo quella
sera ancora non è chiaro, ma alcune cose
sono emerse, e il gip ha infatti rinviato a giudizio
il commilitone Giuseppe Sciarabba (che era in
servizio insieme a Malgioglio) per omicidio preterintenzionale,
mentre i cinque commilitoni e il tenente che erano
presenti, sono stati prosciolti dalla accusa di
favoreggiamento, e per laccusa di frode
processuale. Il reato è caduto in prescrizione,
poiché per tale reato i termini sono pari
a cinque anni e il fatto è accaduto otto
anni fa.
Cosa è emerso dalle
indagini del pm Accardi (che dal 99 subentrato
al pm Langher) e dellavvocato Terranova?
Che nella notte tra il 16 e il 17 ci fu una lite
tra Malgioglio e Sciarabba, per un banale cambio
di posto nella posizione di guardia; sul volto
di Malgioio è stata trovata una ferita
che inequivocabilmente non fu procurata dal colpo
di fucile, e che però tale ferita combacia
perfettamente con una parte del fucile e che quindi
avvalora la tesi della rissa. In più i
carabinieri furono chiamati un'ora dopo il colpo
di fucile. Ancora: il sangue che fuoriuscì
dallorecchio di Malgioglio versava in orizzontale
e non in verticale come avrebbe dovuto se il corpo
non fosse stato spostato. Inoltre la pattuglia
che con un automezzo girava intorno al parcheggio
ha dichiarato che vide il Malgioglio senza fucile.
Cosa avvenne esattamente non ci è dato
saperlo per ora, ma la tesi che viene portata
avanti è quella della rissa e del corpo
partito involontariamente e di una successiva
omertà generale affinché la verità
non fosse scoperta.
Gli elementi raccolti dal
pm e dellavvocato di parte civile sono stati
il frutto di anni di lavoro difficile, poiché
i commilitoni presenti quella sera hanno più
volte aggiunto e modificato la loro versione dei
fatti, facendo di volta in volta azzerare o modificare
la testimonianza precedente. La magistratura
ordinaria ha accertato e scoperto dichiarazioni
dei militari, avvenute in ambito militare (processo
militare) che erano state nascoste dai militari
stessi afferma lavvocato Santi Terranova.
Nessuna sentenza per ora, ma per la prima volta
in un caso di morte di un militare di leva si
va al dibattimento per far luce su ciò
che accadde quella sera.
Il caso Malgioglio va inserito
in una lunga lista di casi archiviati per suicidio,
casi noti come quello di Lele Scieri, ma casi
meno noti, assurdi irreali, come quello di un
ragazzo Suicida con quattro colpi
di pistola alla testa, o di un morto per assunzione
di Coca Cola, o come il caso
di un ragazzo morto suicida per annegamento senza
avere neanche una goccia dacqua nei polmoni.
Non è fantasia è la realtà.
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