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Giro91
Risonanze
Uno Scenario nudo
intervista a Giuseppe Parito,
a cura di rocco rossitto e angelo pattavina
Girodivite:
nellultimo spettacolo della compagnia Zappalà
tu hai curato la sceneggiatura e
il progetto video grafico, comè andato,
che tipo di lavoro hai fatto?
G.Parito: avevo già fatto lavori di videoscenografia,
sono un architetto e mi interessava molto il discorso
del corpo mutilato, che poi in questo momento
è di moda nellarte contemporanea.
Ho voluto fare un lavoro in cui il disagio del
corpo non è solo di chi lo subisce, ma
di chi gli sta attorno
Girodivite: tu ti sei anche
occupato dellarchitettura di Scenario pubblico
e hai creato questa atmosfera fredda, poco siciliana.
G.Parito: non è freddo, ma nudo. Il progetto
estetico non esisteva, abbiamo, ho deciso di lasciare
i materiali grezzi, in senso etico ciò
che potevamo fare lo abbiamo fatto al meglio e
io non amo i trucchi, le finzioni, a me piace
vedere il lavoro sopra il metallo, quindi nessun
colore sopra il metallo, nessuna modifica allintonaco
usato, abbiamo creato un posto nudo da riempire,
questo ci ha mosso. Il posto si presta ad essere
un teatro, una scatola da riempire.
Così anche nella sala di Posa, abbiamo
creato una normale graticcia teatrale, ma senza
nascondere nulla, abbiamo lasciato tutto a vista.
Quando si entra pi nella sala di posa è
come essere sul palcoscenico, sei completamente
dentro lo spettacolo.
Girodivite: parliamo del
progetto Radio, come quando e perché?
G.Parito: Noi qui a scenario abbiamo tutta una
serie di progetti che per ora non abbiamo potuto
sviluppare, tra cui quella di fare una radio virtuale
on line, anche se stiamo provando a creare un
ponte radio con altre radio, si sta lavorando
in questa direzione comunque.
Oltre la radio vorremmo fare diverse cose, per
ora abbiamo solo curato laspetto teatrale,
ci muoveremo anche in ambito culturale.
In seguito vogliamo attuare tutta una serie di
attività con la cucina, corsi di cucina
spettacoli che abbiano luso della cucina,
ci sono molti spettacoli in giro per lItalia,
li porteremo qui.
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