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Giro89
Il Vittorini
Greenpeace: si può tutto per un ideale
di A. Conti, F. Corridore,
A. Costanzo, R. Gula, C. Siena (II D)
L'ultima battaglia di Greenpeace
è quella contro l'abbattimento della foresta
primaria. "Oggi sulla Terra" - si legge
nell'ultimo rapporto dell'Associazione - "è
presente solo il 2% delle foreste originarie e
ogni 2 secondi viene distrutta un'area estesa
quanto un campo di calcio". Anche nella nostra
Nazione molte le manifestazioni in tal senso:
il 19 marzo nel porto di Ravenna gli attivisti
di Greenpeace si sono incatenati ai tronchi degli
alberi provenienti dal Congo per impedire che
le grandi industrie ne facessero uso.
Il 25 a Salerno la Rainbow
Warrior, nave ammiraglia di Greenpeace, insieme
ad altre imbarcazioni, ha impedito l'entrata in
porto della nave Kwanza che recava tronchi d'albero
provenienti dalla foresta primaria africana. Janene
Bonnet, uno degli attivisti impegnati nell'operazione,
ha dichiarato: "continueremo a bloccare navi
come questa ovunque nel mondo, sino a quando questo
scempio non finirà
". A Roma
il 3 aprile, di fronte all'ambasciata austriaca,
venti attivisti hanno manifestato contro l'OEIAG,
società interessata alla lavorazione di
prodotti derivati dal legname proveniente dalla
foresta primaria russa, una delle aree boschive
più preziose d'Europa. Uno dei presenti
ha dichiarato "la manifestazione vuole sensibilizzare
l'opinione pubblica sul problema della deforestazione
che particolarmente nell'ultimo decennio ha gravato
sull'ecosistema del pianeta minacciando i polmoni
verdi della terra".
Greenpeace ha festeggiato
il suo trentesimo compleanno il 15 settembre 2001.
Nella stessa data, nel 1971, il peschereccio Phyllis
Cormack salpò per un'azione di protesta
contro un test atomico promosso dal governo statunitense
a Amichtika in Alaska. In quell'occasione 10.000
manifestanti bloccarono le frontiere fra il Canada
e gli Stati Uniti costringendoli a fare dell'isola
una riserva naturale. Appartengono a Greenpeace
anche le azioni di protesta contro gli esperimenti
nucleari della Francia in Polinesia e campagne
di risonanza mondiale a tutela dell'ambiente in
vari settori. Ricordiamo quella contro la caccia
delle foche e delle balene, per le quali ha promosso
l'istituzione di un santuario nell'Oceano meridionale
e quella sui problemi relativi allo scarico di
scorie radioattive e all'esportazione di rifiuti
tossici nei paesi in via di sviluppo. La sua sede
principale si trova in Olanda; l'associazione
è costituita da una rete di uffici nazionali
e regionali che uniscono 160 paesi. Greenpeace
è apolitica, vive dei contributi dei circa
3 milioni di aderenti di tutte le razze unite
nel sogno di un pianeta "verde e di pace".
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