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Giro88
Palestina aprile 2002
I macellai dell'informazione
Kamikaze a Gerusalemme: due
italiani testimoni oculari
La notizia del massacro a
Jenin e' sulle prime pagine dei giornali. Le
persone che riescono a fuggire dalla citta' o
che riescono a contattare le organizzazioni per
i diritti umani, raccontano storie raccapriccianti
di esecuzioni sommarie, fosse comuni, cecchini
che sparano sui civili, morti lasciati per giorni
sulla strada. Nessuno pero' puo' verificare tutto
cio'. Ai giornalisti che tentano di entrare nel
campo profughi vengono puntati addosso i mitragliatori
dell'esercito israeliano. Ma allora come si fa
a sapere quanto siano attendibili le cosidette
"fonti
palestinesi"? Oggi pomeriggio una ragazza
kamikaze si e' fatta scoppiare al mercato della
Jaffa Road, in pieno centro di Gerusalemme. La
scena che ci si presenta e' tremenda, e qui le
fonti siamo noi stessi. I giornalisti arrivano
a flotte, basta mostrare l'accredito, ai controlli
non guardano neppure la foto e si passa. Il massacro
viene giustamente documentato. Viene da chiedersi
pero' che rispetto si ha per questi morti quando
si aprono i sacchetti di naylon per permettere
a una telecamera di inquadrare le budella delle
vittime. Ingenuamente pensavamo che l'esplosione
avesse coinvolto una macelleria. Le transenne
che bloccano i giornalisti sono a pochi metri
dai corpi, puoi quasi toccare i "resti"
delle persone. I cadaveri sono coperti uno ad
uno con della plastica nera,a un certo punto il
personale di soccorso si schiera per la foto di
gruppo. E viene da chiedersi che rispetto ci sia
per i vivi che appena al di la' della zona riservata
alla stampa piangono i loro morti. Sharon ha vinto
anche la propria guerra mediatica contro i palestinesi,
contro i propri cittadini, contro la libera informazione,
basilare per ogni democrazia.
Francesca e Giovanni Apg xxiii
[Martedi' 9 Aprile Don Oreste Benzi e un gruppo
di volontari della
comunita' Papa Giovanni XXIII, assieme a un membro
dell'associazione PeaceLink, hanno deciso di recarsi
in Palestina e in Israele per testimoniare un
impegno di Pace, contattando le organizzazioni
impegnate per la risoluzione del conflitto e rimanendo
vicino alle vittime del conflitto in medio oriente.
Per contattare la delegazione dell'Associazione
Comunita' Papa Giovanni XXIII e' possibile chiamare
direttamente il numero 0097267257053, oppure utilizzare
questi altri recapiti telefonici: 0541751498 -
3478448791 - 3280542028]
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