Giro88
Palestina aprile 2002
Parlando parlando: frasi celebri e dichiarazioni
varie
Come i signori della guerra
parlano della Palestina
Ariel Sharon
"Come gli Usa agiscono nella loro battaglia
contro il terrore, così noi
agiremo con tutti i mezzi a nostra disposizione"
(Ansa- 4 dicembre 2001)
Yasser Arafat
"Sharon non vuole che il processo di pace
inizi"
(la Repubblica- 4 dicembre 2001)
Carlo Azeglio Ciampi
"Si realizzi subito in Medio Oriente una
tregua con la presenza di
osservatori internazionali in modo da ricostituire
le basi per il processo
di pace"
(Corriere della Sera- 4 dicembre 2001)
Shimon Peres
"Se Sharon farà fuori dal gioco politico
Arafat, abbandonerò il governo" (la
Repubblica- 4 dicembre 2001)
Shimon Peres
"E in atto un'azione contro il terrorismo
e non un atto di guerra"
(Ansa- 4 dicembre 2001)
Ariel Sharon
"Credo che Arafat sia un ostacolo per la
pace"
(la Repubblica - 25 giugno 2001)
Ariel Sharon
"Non ci sarà una guerra. Impedirò
l'escalation"
(la Repubblica - 25 giugno 2001)
Yasser Arafat
"L'invio immediato di osservatori internazionali
nei Territori è oggi più
urgente che mai"
(Ansa - 20 giugno 2001)
Ariel Sharon
"Dico chiaramente: non guiderò il
popolo israeliano verso una guerra. La
guerra è sempre l'ultima delle risorse.
Per il momento, ci sono possibilità
diverse per risolvere i nostri problemi di sicurezza"
(Ansa - 18 giugno 2001)
Ariel Sharon
"Il processo di pace è un fallimento"
(la Repubblica - 18 giugno 2001)
Shimon Peres
"Questo è un governo di coalizione,
le decisioni si prendono in due"
(la Repubblica - 18 giugno 2001)
Morwan Barghuti (leader di A-Fatah)
"Arafat, respingi il piano americano se vuoi
preservare l'unità del nostro
popolo"
(la Repubblica - 13 giugno 2001)
Shimon Peres
"Il problema non sta nell'accordo di Oslo,
ma nella sua mancata
applicazione. Nel 1996 a causa del terrorismo
palestinese persi per un
soffio le elezioni, vinse la destra di Benyamin
Netaniahu, che aveva idee
diverse dalle mie. Se io fossi rimasto premier
probabilmente avremmo già
avuto la pace"
(Corriere della Sera - 11 giugno 2001)
Shimon Peres
"Se si definisce Arafat un terrorista, allora
non si può più negoziare con lui"
(la Repubblica - 7 giugno 2001)
Javier Solana
"Se tra due o tre giorni la situazione sarà
ancora calma, penso che la
comunità internazionale dovrebbe assumere
un'iniziativa politica" (Corriere della Sera
- 6 giugno 2001)
Ariel Sharon
"Arafat è un assassino e un bugiardo
patologico. Credevo si comportasse da
capo di stato, invece si comporta come il capo
di una banda di terroristi e
assassini"
(la Repubblica - 6 giugno 2001)
Marwan Bargouti (leader dei
gruppi armati di Al-Fatah)
"La lotta proseguirà sino a quando
un solo soldato o colono israeliano
resterà nelle zone occupate nel 1967"
(Corriere della Sera - 4 giugno 2001)
Benjamin Ben Eliezer
"Abbiamo il dito sul grilletto"
(la Repubblica - 4 giugno 2001)
Ariel Sharon
"Da Arafat esigiamo fatti, non parole. L'Autorità
Palestinese è
responsabile del terrorismo. Se vuole evitare
una rappresaglia, deve fare
tre cose: mettere fine all'incitamento all'odio
nei suoi mezzi di
comunicazione, mettere fine alle violenze e al
terrorismo, riarrestare i
terroristi che ha liberato otto mesi fa all'inizio
di questa rivolta" (la Repubblica - 4 giugno
2001)
Benjamin Netanyahu
"Dobbiamo tornare a esercitare il deterrente
di cui siamo dotati. Facendo
capire ad Arafat che: 1) Siamo pronti a causare
il collasso dell'Autorità
palestinese; 2) il paese e il governo sono uniti
e determinati a farlo; 3)
il mondo non ci impedirà di farlo"
(la Repubblica - 4 giugno 2001)
|