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Giro88
Zoom
La "Santissima" catena di Riccardo Orioles
Zo, giornalismo sul web
di angelo luca pattavina
"Piccoli" giornalisti
crescono: erano gli anni settanta. In piazza Roma
a Catania un inviato alla sua prima uscita sul
campo blocca il "tipo" con la faccia
losca e gli chiede: "Scusi ha della roba?",
e quello gli risponde: "Favorisca i documenti,
per favore". Era il tipo sbagliato. Si comincia
anche così.
Quell'inviato senza esperienza infatti era Riccardo
Orioles, così come ce lo ricorda Toto Roccuzzo
nell'ennesimo appuntamento di 42° Parallelo
(libri autori temi a sud) organizzato il 3 aprile
negli spazi di Zo Culture.
Un incontro per presentare la Catena di San Libero,
la news letter curata da Riccardo Orioles (già
"militante" in "Avvenimenti"
e "I Siciliani") su internet. La "santissima
catena", così come la chiama Roccuzzo,
che, partita nel 1999, conta oggi più di
120 numeri e che si distingue oltre che per i
suoi contenuti e per la cifra stilistica dell'autore,
anche per il modo nuovo con cui si propone di
fare comunicazione. Il giornalismo classico, in
un qualche modo, con lo sviluppo delle nuove tecnologie
è destinato a morire, afferma Orioles,
che stanco di avere un rapporto "predicatore"
con il lettore, grazie alla sua catena riesce
invece ad interagire con chi legge i suoi articoli;
una lettura che parte non più da un atto
d'acquisto, ma da un atto d'affetto e che nel
tempo e nello spazio riesce ad affermarsi, non
come "grande" informazione, ma come
un'informazione "glocal", globale e
locale nello stesso tempo.
Così, tanto per abbaiare, il piccolo Eta
Beta, il don Milani del giornalismo (ancora affettuosamente
secondo Roccuzzo), da quando gli sono scomparsi
i giornali da sotto i piedi ha trovato il modo
esatto per comunicare senza limiti di sorta, riuscendo
anche a mordere lì dove gli altri non sanno,
non possono o non vogliono arrivare.
Un grande esempio di giornalismo veramente appassionato
(appassionante) libero ed indipendente.
"Secondo la tradizione chassidica esistono
trentasei uomini sui quali l'occhio di Dio si
posa quando medita di porre fine al mondo; sono
questi trentasei uomini a vivere secondo la pietà
e la legge".
E Riccardo Orioles, secondo me, è uno di
quelli.
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