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Centrifuga, Stenuo, Nova,
il concerto è iniziato le pareti
del Fefe's di Brucoli sembrano crollare.
Il trio di Bergamo è lì sul
palco che picchia duro sugli strumenti,
il pubblico è con loro praticamente
unito senza nessuna barriera e già
dall'inizio pogano come se il concerto fosse
nella fase più calda. In effetti
non c'è stata differenza, tra inizio
e fine, il concerto è stato un unico
momento di energia pura che esplodeva dagli
amplificatori, che vibrava nelle pareti,
che sconquassava l'udito, che ti faceva
stare bene.
Luca alla batteria con un diavolo in corpo
non conosce pause, Alberto chitarra e voce
sarà costretto a un minuto di break
a metà concerto distrutto dalla sua
stessa energia, stanco con fitte allo stomaco.
Roberta al basso, è la componente
femminile, con capelli corti neri ed estenction
viola, è acclamata, e virtualmente
baciata dal pubblico che la vorrebbe "nuda,
nuda, nuda" mentre lei si accartoccia
sul suo basso facendolo godere.
Blue, Cara prudenza Starless,Valvonauta,
Reverbation, Miami Safari,Eyeliner, Dentro
Sharon il resto dei pezzi, suonati tutti
d'un fiato magistralmente con intensa voglia
di "lavorare", di star bene e
di far divertire il loro pubblico, di non
risparmiare le energie.
Il bis finale è un tripudio suonano
le note delle più conosciute (e più
belle a mio modestissimo parere) Viba e
Spaceman, il Fefe's è metaforicamente
distrutto, il concerto finisce dopo più
di un ora e trenta di concerto senza grosse
pause, quelle che blasonati gruppi fanno
per riposarsi.
Umiltà ed energia comunicativa distingue
i tre ragazzi di Bergamo che attualmente
sono la band (forse l'unica a questi livelli)
che porta avanti la musica punk in Italia.
Se la domanda Tu quoque punk? che Giovanni
Lindo Ferretti cantava in "Maciste
contro tutti" alla fine dei gloriosi
CCCP fosse stata rivolta a loro, i VERDENA
non avrebbero potuto rispondere che con
un "Si!!!"
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