segnali dalle città invisibili
 

Giro87 Tribeart
Il ribelle Pino Zac

Dal 28 marzo al 12 aprile 2002, Palazzo delle Esposizioni, Roma
a cura di vanessa viscogliosi (http://www.tribenet.it)

Mi incuriosisce sapere come oggi Pino Zac, vero e proprio poeta della satira, rappresenterebbe l'odierna situazione politica italiana caratterizzata, come tutti ben sappiamo, da forti tensioni sociali. Chissà come ritraebbe il nostro presidente operaio alle prese con l'articolo 18!

Giuseppe Zaccaria (1930-1985), almeno così risulta essere iscritto all'anagrafe di Trapani, anche se in realtà è cresciuto a Pratola Peligna, in Abruzzo, ha sempre condannato con uno stile forte e pungente il potere, in ogni sua forma. I suoi soggetti preferiti sono infatti i politici, preti, uomini in toga o in alta uniforme. Dalle sue vignette emerge, in maniera implacabile, il suo deciso anticlericalismo. Nella serie "Sesso e Chiesa" gli organi genitali, femminili e maschili, vengono "mortificati" dai rappresentanti della Chiesa o dai suoi stessi simboli ufficiali. Significative sono le immagini in cui un vescovo "cuce", con acceso fervore, la vagina ad un corpo femminile incapace di difendersi, oppure quella del pene "catturato" dalla morsa di un pastorale, somigliante più ad una trappola per topi che al simbolo del potere religioso.

E poi non bisogna dimenticare che Pino Zac è stato forse il primo vignettista a rappresentare il Capo della Chiesa senza vesti...Cartoonist, vignettista, scrittore, sceneggiatore, animatore e regista, Pino Zac esordisce nel 1950 con "Gatto Filippo", il primo fumetto in strisce autoconclusive ad essere pubblicato in un giornale. Da allora il suo tratto inconfondibile e la sua ironia hanno travolto in maniera inesorabile il potere arbitrario, l'intolleranza e la stupidità.Il ribelle Zac non si spaventa di fronte a niente e nessuno.

Si autodefinisce "...un anarchico libertario neofeudale conservatore di estrema sinistra. Insomma, sono un anarchico". Nei suoi lavori esprime liberamente la sua opinione senza preoccuparsi o lasciarsi intimidire dalle denunce o dai processi che colleziona. Le 27 vignette dedicate a Georges Pompidou, in cui viene ritratto nudo, fanno scattare nei suoi confronti un ordine di cattura. Viene espulso da Praga perchè disegna la fine della Primavera cecoslovacca stroncata dai carri armati del Patto di Varsavia. La sua satira non ha colore politico e colpisce anche Berlinguer e la Dc.

All'anarchico Zac il Palazzo delle Esposizioni dedica una mostra in cui 100 opere raccontano il ribelle poeta della satira, la sua ironia, la sua sete di libertà e di giustizia.

Notizie utili:
Palazzo delle Esposizioni - Salette, Via Milano, 9a
ore 10-21 tutti i giorni; martedì chiuso
Ingresso libero
http://www.palaexpo.com

 

Il Progetto
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