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Il lavoro finora realizzato costituisce un buon biglietto da visita che gli permette di conoscere ( e farsi conoscere da ) Fabrizio De Andrè. Questi ne intuisce la genialità e si reca al Folkstudio per ascoltarlo. Entusiasta, gli chiede di collaborare con lui e lo invita nelle sua casa di Portobello Di Gallura, in Sardegna. Scrivono insieme cinque canzoni che De Andrè pubblica nell'album "Volume 8°". Fabrizio dirà: "in questo disco io e Francesco, per ciò che concerne i testi, non abbiamo fatto altro che della semplice sperimentazione". Forse qualcosa in più, invece, l'avevano fatta. Uno dei pezzi realizzati è "Via del campo", versione italiana di "Desolation Row" di Bob Dylan. Il confronto con Dylan proposto dal giovane De Gregori fu un evento storico: il più grande cantautore italiano traduce insieme a uno dei suoi discepoli prediletti, che avrà una luminosa carriera, una canzone del più grande folk-singer americano. Durante lo stesso soggiorno De Gregori scrive il suo album più fortunato, "Rimmel"(RCA, 1975) che raggiunge la 400 mila copie vendute e in cui è già matura la migliore vena compositiva con brani come "Pablo", "Pianobar", "Pezzi di vetro", "Quattro cani", Buonanotte fiorellino" e "Rimmel". Francesco si trasferisce a Trastevere, andando a vivere proprio di fronte al Folkstudio e realizza "Buffalo Bill", quello che considera il suo album più bello, del periodo più sereno della sua vita; ma il disco non riuscirà a bissare il successo di "Rimmel" e il fiasco delle vendite e presagio di una crisi ben più grave che De Gregori si troverà ad affrontare. July, 2000 |
***La canzone d'autore
italiana. -
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