Ucraìna: altro giornalista ucciso

Cambia direttore Famiglia Cristiana – L’Espresso trova casa a Milano mentre Belpietro licenzia – L’Adnkronos sceglie la radio – Piccole Tv non crescono

di Adriano Todaro - mercoledì 16 marzo 2022 - 7303 letture

UCRAÌNA: ALTRO GIORNALISTA UCCISO ‒ Un altro giornalista è stato ucciso in Ucraìna. Si tratta del video maker americano, Brent Renaud, ucciso ad Irpin, nei sobborghi di Kiev, dalle forze russe mentre – con due colleghi, rimasti feriti – stava filmando profughi in fuga. A comunicare la morte di Renaud, che in passato ha lavorato anche con il New York Times, è stato su Facebook Andriy Nebytov, capo della polizia della regione di Kiev. «Gli occupanti stanno cinicamente uccidendo anche i giornalisti dei media internazionali che cercano di mostrare la verità sulle atrocità delle truppe russe in Ucraina», ha scritto sul social. Si stima che in Ucraìna ci siano oltre 2 mila giornalisti stranieri.

FAMIGLIA CRISTIANA CAMBIA DIRETTORE ‒ Don Stefano Stimamiglio è il nuovo direttore del settimanale Famiglia Cristiana. Succede a don Antonio Rizzolo, che continua a ricoprire le cariche di amministratore delegato del Gruppo Editoriale e di direttore generale dell’Apostolato Paolino in Italia mentre è riconfermato Luciano Regolo quale condirettore della testata. Don Stefano Stimamiglio, 57 anni, laureato in giurisprudenza a Bologna, ha lavorato per 6 anni nell’ufficio legale di alcune grosse aziende del Nord-Est. Entrato nella Società San Paolo nel 1999, è sacerdote dal 2007. Giornalista professionista dal 2008, è stato vice caporedattore di Credere e Jesus, prima di assumere, nel 2015, l’incarico di Segretario generale della sua Congregazione. A luglio 2021 era stato nominato condirettore di Famiglia Cristiana.

L’ESPRESSO AVRÀ CASA A MILANO ‒ Avrà una nuova sede a Milano la redazione dell’Espresso secondo i progetti del nuovo editore Bfc. Sarà in via Melchiorre Gioia all’ultimo piano dì un palazzo prospiciente il quartiere Gae Aulenti. Secondo Bfc la redazione milanese dell’Espresso avrà molta rilevanza e sarà numerosa. Ancora da decidere dove troverà sede la redazione romana. Bfc oltre all’informazione politica vuole sviluppare la parte legata alla cultura, all’economia legata all’innovazione. Gli accordi con Gedi per il passaggio di proprietà dello storico settimanale prevedono che tutto l’organico passerà a Bfc, che ha un progetto molto articolato per il nuovo Espresso Media (il nuovo brand) che significa una piattaforma che oltre al settimanale su carta con una potente presenza online, prevede una radio, contenuti video, podcast ed eventi. Insomma la formula dell’editoria moderna che terrà conto della diffusa competenza tecnologica che ha Jervolino. L’Espresso continuerà ad uscire alla domenica insieme a La Repubblica, la pubblicità, finora un ricavo residuale, dovrebbe essere gestita dalla dinamica organizzazione interna a Bfc. Frattanto Maurizio Scanavino, amministratore delegato del Gruppo Gedi ha smentito la cessione dei due quotidiani friulani (Messaggero e Piccolo) e del Secolo XIX.

ACQUISTATE E AFFONDATE ‒ A soli due mesi dell’acquisto – da parte di Maurizio Belpietro – di Donna Moderna e Casafacile dalla Mondadori, sono stati annunciati 19 licenziamenti tra giornalisti, grafici editoriali e grafici in tutto il comparto che fa capo al giornalista direttore de La Verità. Le lettere di licenziamento sono arrivate a sei tra grafici e giornalisti dei due mensili di cucina, Cucina Moderna e Sale & Pepe, ad altri 6 di Starbene e di Tu Style, alla grafica di Confidenze. Nessuna comunicazione era stata data in precedenza al sindacato, che ora prepara la mobilitazione. Nessun taglio, per il momento a Panorama, Donna Moderna e Casafacile. Belpietro, in veste di editore, come abbiamo già scritto, ha annunciato la nascita del nuovo quotidiano finanziario “La Verità e Affari” con una redazione di almeno 10 giornalisti.

ADNKRONOS E RADIO ‒ Una nuova radio per l’agenzia di stampa Adnkronos. Si tratta di una radio che trasmette in DAB un nuovo sistema che dovrebbe sostituire le attuali trasmissioni in FM. Con il DAB la qualità audio è simile a quella dei CD e le interferenze ridotte. Nella pratica questo passaggio ricorda la transizione dalla TV analogica a quella digitale terrestre. Per ricevere le trasmissioni della radio DAB, è necessario possedere dispositivi compatibili. L’agenzia Adnkronos è di Giuseppe Marra. Le prime trasmissioni in DAB saranno dedicate alla tragedia della guerra in Ucraina.

LE PICCOLE TV RISCHIANO DI PIÙ ‒ Nella stessa giornata in cui è avvenuta la risintonizzazione dei canali Tv, la Rea, l’associazione che riunisce le emittenti televisive e radiofoniche locali dei Paesi dell’Unione Europea, parla di lutto nazionale: «È una tragedia nazionale di enorme portata costituzionale ed umana». Secondo l’associazione la mancanza di frequenze e gli elevati costi di affitto delle “torri” per trasmettere. portano discriminazione fra piccole e grosse Tv. Anche il «Fondo per il pluralismo dell’informazione e nuove tecnologie» ha assegnato l’80,75% dei contributi statali ad un ristrettissimo numero di emittenti che, negli anni passati - continua la Rea - «ha già incassato circa 770 milioni di euro, lasciando sul lastrico le rimanenti 1.450 emittenti di settore». Le piccole emittenti, continua la Rea, diventano indispensabili e preziose durante le emergenze come le calamità naturali. Rispetto alle grandi Reti la differenza la fa la rapidità d’intervento per la preziosa presenza delle locali italiani in ogni angolo del Paese. Alla luce dei nuovi accadimenti in ambito internazionale e preso atto dello stato di guerra in Ucraina, la Rea chiede alle istituzioni di soprassedere alla chiusura forzata delle emittenti locali fino alla fine della guerra Russia-Ucraina, con il duplice scopo di garantire sia la sicurezza dei cittadini per i servizi informavi, sia per rivedere la complessa normativa ai fini dell’eliminazione degli ostacoli di ordine economico nei confronti delle piccole e medie emittenti locali, evitando un disastro occupazionale preannunciato che riguarderebbe circa 5.000 dipendenti e più di 1.000 giornalisti su tutto il territorio nazionale.

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