Ucraina: "Slavo Natal"
Dal nostro corrispondente da Kiev, A. Vartuli
KIEV - In questi giorni, sia in Italia che in Ucraina, si stanno affrontando temi di immigrazione con sfumature apparentemente diverse.
In Italia c’è stato lo sciopero degli immigrati che, per quello che ho percepito da qui, ha creato non pochi problemi.
In Ucraina, invece, stanno accadendo diverse cose: da una parte il nuovo Presidente continua entusiasta ad affermare che, in seguito all’incontro con il Presidente Barroso, è sicuro del fatto che in un anno gli Ucraini potranno venire in Europa senza visto; dall’altra parte è partita l’operazione "controllo immigrati".
Di che cosa si tratta? in poche parole di questo: dopo che uno straniero come me ha prodotto tutti i documenti necessari per essere in regola con i documenti, smazzato soldi qua e là per vari uffici e ambasciate, il governo ha deciso che vuole ricontrollare tutti gli immigrati registrati; in più, se per strada noteranno qualcuno di razza diversa da quella slava-ariana-ucraina, la polizia prontamente fermerà questo pericoloso individuo per controllargli i documenti.
Questi fermi porteranno a scoperte sconcertanti: ad esempio si troverà un business-man arrivato in Ucraina per lavorare nella sua società che ha investito i soldi in Ucraina; un turista che, pensate un po’, è venuto a visitare la ragazza (o a visitarne più di una, non ci sarebbe niente di male); un uomo che visita sua moglie (crimine ancora peggiore, poichè si sarebbe accusati di rubare le donne ucraine ai loro legittimi proprietari, cioè gli uomini ucraini, famosi nel mondo per il loro charme e gentilezza con genere femminile, ma anche per il loro alito perennemente profumato d’alcohol).
Insomma, ci sarebbe da ridere, se non fosse che questo tipo di notizie mi fanno sentire più vicino a quegli stranieri che permangono in Italia, legalmente o clandestinamente, senza commettere crimini particolari; che subiscono alcuni annunci tanto cari ad alcuni sindaci italiani come quello del "Bianco Natale" o come l’intenzione di controlli a tappeto, casa per casa, per scovare gli illegali.
Lo so che un italiano medio mi dirà che sono un ipocrita, che basta essere in regola (facilissimo no?) per non correre rischi e, soprattutto, che spesso gli immigrati sono protagonisti di efferrati crimini.
E’ chiaro che sia giusto mettere in galera chi viola la legge, ma essere in pericolo solo per il fatto di STARE IN UN LUOGO e non in un altro, dal mio punto di vista, appare un’assurdità.
Insomma, dall’Ucraina, anche se un po in ritardo, le autorità ci augurano un felice "Slavo Natal".
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