Rivoluzione nella sanità lombarda
Una tessera a punti e skypass gratuiti
Sono felice. Sì, sono felice come un seminarista che è stato in un casino. Sono felice perché sono lombardo, perché abito nella produttiva Brianza che sta, appunto, in Lombardia, la regione locomotiva dell’Italia. E sono felice perché la mia regione è amministrata da persone per bene che sgobbano tante ore al giorno per dare ai lombardi servizi sempre più appropriati. In particolare sono felice perché in Lombardia per fare una visita specialistica o, semplicemente, una radiografia passano mesi e mesi.
Tutto ciò perché la sanità, nella mia regione, è un fiore all’occhiello grazie all’impegno di personaggi come Suor Letizia Moratti e, prima di lei, il pio Roberto Formigoni, detto Forchettoni. Ora, però questi illustri e biblici personaggi sono sovrastati da un gigante come Guido Bertolaso. Chi sia questo personaggio lo sapete bene e se non lo sapete, fate qualche ricerca. Bertolaso ha fatto di tutto pur di risollevare le persone che nel mondo soffrono e intanto vi basti sapere che per i suoi grandi meriti ha ricevuto ben otto onorificenze fra cui Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, Medaglia d’oro al merito della sanità pubblica. E tanto altro nonché un sacco di lauree honoris causa. Mica cazzi!
Bene. Siccome viviamo in una società che va a “punti”, a “bollini” tipo supermercato o per il lavaggio auto, il nostro Guido ha pensato a un metodo intelligente affinché i lombardi (solo noi, però, eh!) si decidano una buona volta di farsi curare. In pratica, io riceverò una tessera dove applicherò dei bollini ogni volta che partecipo a iniziative di prevenzione sanitaria oppure che il sottoscritto dia prova di «condurre uno stile di vita sano».
Come faccio a provarlo? Non è dato sapere. E se invece di partecipare a iniziative di prevenzione sanitaria me ne sto sul divano, cosa mi farà il Guido nazionale e internazionale? Anche questo non è dato sapere. E se faccio tutto? Qua abbiamo ricchi premi e cotillon. Bertolaso ha pensato, per me, «a ingressi nei nostri centri termali o alla possibilità di offrire skypass gratuiti». Non debbo essere felice? Vedo già tantissimi vecchietti affetti da prostata in coda per prendere le seggiovie.
Aveva ragione lo scrittore Vitaliano Brancati che, purtroppo, non è lombardo ma siciliano. Diceva lo scrittore: «L’Italia non si stanca mai di essere un Paese arretrato. Fa qualunque sacrificio, perfino delle rivoluzioni, pur di rimanere vecchio».
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