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L’antifascismo che unisce

Cosa fanno due militanti comunisti (Pina La Villa e Luca Cangemi) ospiti a Francofonte di una parrocchia? Parlano di antifascismo...

di Nuccio Randone - mercoledì 10 luglio 2024 - 618 letture

Cosa fanno due militanti comunisti (Pina La Villa e Luca Cangemi) ospiti a Francofonte di una parrocchia? Parlano di antifascismo.

È quello che è successo ieri sera, martedi 9 luglio 2024, durante la rassegna culturale indipendente “Luglio d’autore”, rassegna ideata e finanziata esclusivamente dalla parrocchia nella persona di padre Luca Gallina e diretta da Nuccio Randone col supporto tecnico di Giorgio Noto Nanì.

L’autore ospite della rassegna è stato Luca Cangemi che ha presentato il libro da lui curato, Antonio Gramsci, contro il fascismo nascente. Dopo i saluti di Padre Luca Gallina che ha voluto sottolineare, nel salutare i suoi ospiti, l’importanza della storia e della memoria, cosa fondamentale per un “cristiano adulto”, Nuccio Randone introduce la serata mettendo in evidenza il fatto che se oggi possiamo parlare di nuovo fascismo nascente significa che ci troviamo in piena crisi della democrazia. Quindi passa ad esaminare le manifestazioni di tale nuovo fascismo che intravede in un “linguaggio fascista” che sembrava superato e che invece ritorna e performa la società; individua nel nichilismo e nella potenza della tecnica capitalista il fondamento della crisi della democrazia e quindi conclude mettendo in evidenza come la conseguenza politica del nichilismo è la riduzione della democrazia a semplice procedura oramai praticata dai pochi.

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Francofonte, 9 luglio 2024 - presentazione del libro di Luca Cangemi

Pina La Villa ha sottolineato l’importanza del volume per il periodo storico che stiamo attraversando sottolineando però l’importanza di evitare facili accostamenti tra il passato fascista e il nuovo fascismo nascente. Detto ciò, sicuramente la lettura di questi scritti gramsciani raccolti nel saggio di Luca Cangemi, continua Pina La Villa, ci aiutano proprio a saper leggere criticamente il tempo presente così come riuscì a fare Antonio Gramsci di fronte e contro quel fascismo nascente.

L’autore, quindi, mette in evidenza la verità storica di una tesi ancora oggi osteggiata ovvero quella che “i comunisti” e in particolare “Quello lì (Compagno Gramsci)” come recita il titolo di una canzone di Claudio Lolli, capirono fin dal suo sorgere quella “banalità del male” (Hannah Arendt) rappresentato dal fascismo. Luca Cangemi snoda, dunque, il farsi storico di tale tesi: negli scritti gramsciani da lui raccolti, il fascismo vi appare colto nella sua complessità e dinamicità, nel suo “farsi” attraverso quel rapporto sempre ambiguo con la società italiana e da collocare, per essere colto in tutta la sua drammaticità, nello scenario internazionale.

Importante la partecipazione e gli interventi del pubblico che ha saputo cogliere e apprezzare lo sforzo e l’impegno che cattolici e laici, credenti e non credenti sanno mettere quando c’è da difendere insieme non solo il presente ma anche, attraverso proprio la memoria storica, il futuro guidandolo verso una direzione più umana e solidale ma soprattutto “antifascista”.


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