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Messina: Comunicato stampa della piattaforma “Il Mare Negato” su incontro pubblico Zona Falcata

di Redazione - giovedì 4 febbraio 2016 - 4163 letture

Gli aderenti alla piattaforma “Mare Negato”, a margine della loro partecipazione all’odierno dibattito pubblico promosso dall’amministrazione comunale sul tema "Il Futuro Della Zona Falcata" in vista della sottoscrizione di un accordo transattivo che porrà fine al contenzioso che da decenni la vede impegnata in un giudizio con l’Autorità Portuale di Messina, desiderano evidenziare e chiedere quanto segue. E’ cosa nota che il prezzo pagato dalla Città, in termini di mancato sviluppo, in questi decenni è stato molto alto ed è altrettanto evidente che la rinuncia al contenzioso comporterà definitivamente l’impossibilità di reclamare la titolarità delle aree oggetto del gravame.

Dall’odierno dibattito è emerso che è opinione comune della piattaforma, ma anche delle sigle e dei cittadini oggi intervenuti numerosi, che la rinuncia al contenzioso deve essere subordinata all’ottenimento di ulteriori tre condizioni che devono essere inserite nell’accordo transattivo:

1 . Il forte ridimensionamento delle cubature sviluppabili e i vincoli di destinazione pubblica delle stesse devono essere estese anche ad altre aree oltre a quelle denominate FAL 2 e FAL 3. In particolare l’amministrazione comunale deve garantirsi che le cubature dell’area fieristica, indipendentemente da un suo eventuale trasferimento, dovranno mantenere una destinazione d’uso pubblica;

2. Il ritiro del ricorso non dovrà essere subordinato alla semplice presentazione del P.R.P. per l’ottenimento della V.A.S., ma deve essere subordinato all’ottenimento della V.A.S. positiva da parte del P.R.P. che recepirà il contenuto della transazione;

3. L’A.P. deve rinunciare a porre in esecuzione la sentenza di primo grado. Diversamente operando, qualora il Comune rinunciasse al ricorso e il P.R.P. non dovesse ottenere la V.A.S., si verrebbe a creare l’assurda condizione per cui, dopo 60 anni di immobilismo, il Comune avrebbe rinunciato al contenzioso e perso le aree in cambio di nulla!


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