Lentini 31 ottobre 2014 - E le chiamano streghe...la notte delle zucche vuote

E le chiamano streghe

Le streghe sono sempre esistite.

Sono sempre state accanto all’uomo.

Sono state la risposta più semplice alle domande a cui era difficile dare risposte. Alcuni predatori notturni della famiglia degli strigidi, le civette o i barbagianni, dai movimenti lenti e circolari, con il rumore stridulo dei loro versi e i battiti fruscianti delle ali, invisibili nell’oscurità, sembrano gli antenati delle streghe.

Questi uccelli erano temuti e considerati portatori di sfortuna, attaccavano le loro prede durante la notte e non c’era possibilità alcuna di difendersi da loro…

Ed oggi?

Le streghe esistono ancora oggi.

Sono tutte quelle donne che si fanno strada nella vita con logiche nuove, portatrici di una sapienza diversa da quella dell’uomo, e allo stesso tempo complementare.

Ed oggi?

Oggi si cerca di esorcizzare la paura intagliando zucche... vuote. Non solo abbiamo tutti dimenticato il carico sapienziale - che è il vero lascito dei nostri avi - andando dietro a miti o simboli importati da altre culture, e che sembrano non appartenerci, ma abbiamo anche frainteso il significato più pregnante di essi.

E alla fine della fiera resta ancora una volta soltanto l’ennesimo vuoto motivo per commemorare il nulla che abbiamo creato accanto a noi.

E le chiamano streghe