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Escher a Catania 19 marzo - 17 settembre Palazzo della Cultura in via Vittorio Emanuele II, 121 Catania

di Stefania Chirico - giovedì 9 marzo 2017 - 4901 letture

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Dal 19 marzo al 17 settembre 2017 al Palazzo della Cultura in via Vittorio Emanuele II a Catania, sarà possibile visitare la mostra del famoso grafico e incisore Mauritius Cornelis Escher (1898, 1972).

La mostra sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00, il sabato dalle ore 10:00 alle 24:00 e la domenica dalle ore 10:00 alle 20:00 (la biglietteria chiude un’ora prima). Il costo del biglietto è di 12 euro; il lunedì tutti gli studenti, muniti di tesserino, potranno visitare la mostra alla tariffa di 8 euro.

Prodotta e organizzata da Arthemisia, in collaborazione con la Escher Fondation, la mostra è curata da Marco Bussagli, saggista, storico dell’arte e da Federico Giudiceandrea, collezionista e studioso di Escher.

Mauritius Cornelis Escher nacque a Leeuwarden, in Frisia, il 17 giugno del 1898. Si trasferì con la famiglia ad Arnhem dove frequentò il liceo con risultati non brillanti e prese il diploma con fatica.

Dopo viaggiò di continuo, soprattutto in Italia. Si iscrisse alla Scuola di Architettura e Arti Decorative che poi lasciò per iscriversi ai Corsi di Disegno.

Continuò a viaggiare prima in Spagna e poi di nuovo in Italia, giungendo in Sicilia dove rimase affascinato dall’architettura e dai paesaggi. Qui disegnò il Tempio di Segesta (1932), la Cattedrale di Cefalù (1938), una serie di litografie che hanno per soggetto l’Etna e i paesi vicini come Castelmola con monte Etna (1932).

Si stabilì per un lungo periodo a Roma. Non amando il clima politico dell’Italia decise di lasciarla, con la famiglia andò in Svizzera e poi in Belgio. Nel 1970 Escher si trasferì a Laren nell’Olanda settentrionale, dove morì il 27 marzo 1972.

Escher utilizza la litografia, tecnica che prevede l’incisione delle immagini al rovescio sulla pietra, e la xilografia che prevede l’incisione su tavolette di legno. “Solo coloro che tentano l’assurdo raggiungeranno l’impossibile”……

Escher con le sue incisioni e litografie tende a presentare costruzioni impossibili, piani, spazi e motivi geometrici che cambiano in forme via via differenti. Le sue opere sono molto amate da scienziati, matematici e fisici per le sue prospettive e le sue suggestioni spaziali di un’immagine.

Tra le sue opere più famose: relatività (1953), mani che disegnano (1948), salita e discesa (1960), mano con sfera riflettente (1935), casa di scale (1953).


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