Al policlinico di Napoli

Comunicato stampa dell’UDI di Catania
UDI - Unione Donne in Italia Sede di Catania Comunicato stampa
Nel reparto di IVG del II Policlinico di Napoli, nella serata di ieri 11 Febbraio alcuni agenti del Commissariato Arenella hanno fatto irruzione, senza alcun mandato, motivando di aver notizia di reato di “feticidio” . Si trattava di un aborto terapeutico alla IV settimana regolarmente effettuato nel rispetto della legge 194 e della salute della donna che ha subito l’intervento e che ha espulso, peraltro, un feto morto. I medici, di fronte ad un inedito agire della forza pubblica, hanno tutelato la donna, ma non hanno potuto evitare il sequestro del materiale abortivo e della fotocopia della cartella (anonima) della paziente. Gli agenti hanno poi intimidito la vicina di letto della donna esortandola a testimoniare in quel momento altrimenti sarebbe stata chiamata a farlo davanti ad un giudice
Denunciamo il clima che sta montando contro le donne, nel nostro paese e nel caso specifico in Campania, che genera procedure ai limiti della legittimità, ma soprattutto contrarie ad ogni buon senso.
La libertà femminile ha reso inevitabile l’agonia del patriarcato che, ottenebrato, mostra la sua faccia feroce contrapponendosi alle donne con l’intimidazione.
La nostra mobilitazione partirà da Napoli e diventerà vigilanza e presidio permanente in ogni piazza d’Italia e quindi anche a Catania. Autodenciamoci tutte per aver deciso della nostra vita.
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Anch’io sarò per strada, quella più vicina, Roma. Ma voi donne del sud, diteci a Catania dove trovarvi, come hanno fatto le altre. Spero che quelle di Palermo che hanno detto ri-trovarsi all’Istituto Gramsci, decidano di prendere coraggio e uscire in strada, con o senza permesso.Fuori La lotta è appena all’inizio, mi dispiace per chi come me, riteneva di averla già fatta la sua parte...
Adesso basta! Bisogna dire la verità. Ci penso io allora, dato che voi donne ritenete di trincerarvi dietro una sorta di interesse di casta. L’aborto praticato per motivi morali o materiali è un omicidio. L’unico caso di interruzione di gravidanza a mio giudizio consentito sia dalla fede che dalla ragione è quello praticato per motivi esclusivamente ’medico-sanitari’.