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Le Donne in Assemblea rivisitato da Luciano Colavero

Le Donne in Assemblea di Aristofane rivisitato da Luciano Colavero al Castello Maniace di Siracusa per il XL Ciclo di Rappresentazioni Classiche dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico...parallelismi tra un vecchio modo d’intendere la politica e l’attuale

di Tano Rizza - mercoledì 16 giugno 2004 - 8045 letture

"Uomini qui riuniti, prego gli dei che le mie parole non cadono nel vuoto e so che non cadranno se non nei vostri cuori. Perché non posso pensare di essere il solo a soffrire per come il governo gestisce lo Stato, fra chi si occupa di politica i più sono dei ladri(…) pensate alla guerra uomini, pensate alla nostra alleanza: hanno detto che l’unica possibilità per salvarci dal terrore era quella di aggredire compatti. Si è forse risolto qualcosa? Possiamo, forse uscire di casa tranquilli? Non sappiamo quando colpiranno di nuovo e nessuna alleanza ci protegge(…) siamo come addormentati mentre lo Stato crolla(…) diamo il governo alle donne!"

Questo non è un discorso alternativo pensato dall’attuale opposizione di governo per la prossima tornata elettorale ma è ciò che centinaia di anni fa Aristofane scrisse per un passaggio della sua commedia "Le Donne in Assemblea", ed oggi è ancora di spiazzante attualità.

Il giovane regista Luciano Colavero rivisita il testo delle "Ecclesiazuse" di Aristofane, lo fa liberamente nutrendosi della parole dell’autore greco e ricontestualizzandolo in chiave contemporanea. Il risultato è un sorprendente allaccio tra la situazione dell’antico governo greco tracciato da Aristofane e l’attuale congiuntura politica internazionale di insicurezza e terrore costante.

Siamo in un’Atene dove la politica è in totale deriva, il governo (composto da uomini) amministra malissimo la "cosa pubblica" e tra ruberie e tangenti lo Stato sta andando verso un inesorabile crollo. La classe politica versa nell’immobilismo più totale e l’andare in assemblea è un dovere solo per le tasche dei rappresentanti eletti. Le cose vanno male, malissimo, ed una svolta è pensata dalle donne ateniesi che travestite da uomini guidano il ribaltone di governo.. Passagora è la leader del movimento che con il discorso iniziale conquista la fiducia dell’Assemblea.

La nuova maggioranza decide di istaurare un governo che amministra i beni e le terre "secondo giustizia ed eguaglianza" dove "tutto è a disposizione di tutti".

Abbattuto il vecchio modo di intendere la società il nuovo governo delle donne instaura nuove norme che dopo un iniziale sbandamento sono accettate della collettività.

Tutte leggi giuste, anche se alcune strane e discutibili, tra quest’ultime una provoca una crisi di governo, la norma in questione mette sullo stesso piano uomini e donne che sono in comune per il godimento della collettività…

Legge che provoca dei tumulti popolari non indifferenti che dopo varie traversie è risolta dalle donne con una soluzione che fa tabula rasa delle differenze tra i due sessi…una soluzione che prima ancora di essere morale e spiazzantemenete fisica….

Colavero rivisita il testo di Aristofane proponendo al pubblico, del XL ciclo di spettacoli classici organizzati dall’INDA di Siracusa, una sterzata di novità nel contesto delle rappresentazioni classiche. Quindi, dopo la Medea e l’Edipo Re approdano queste Donne in Assemblea, per la prima volta all’interno dell’importantissima stagione teatrale dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico.

Sicuramente una scelta coraggiosa, lontana dalla concezione abituale delle rappresentazioni classiche, lo spettacolo coinvolge e diverte la platea del Castello Maniace.

L’avvincente rivisitazione delle Ecclesiazuse fa entrare lo spettatore in questo governo di donne portandolo a pensare che il mal governo dell’antica Grecia ed il nostro attuale non sono poi così lontani.

La soluzione suggerita dall’autore (gli uomini diventino donne) è metafora dell’impossibilita attuale di trovare una via d’uscita coerente per il bene della collettività, ma è anche metafora nascosta della necessità di dover, sempre, optare per il male minore.

Una nota finale merita la location scelta per questa commedia, stiamo parlando del Castello Maniace di Siracusa in Ortigia. Finalmente riaperto alla collettività, dopo decenni di chiusura (Per un lunghissimo periodo e stato inaccessibile per zona militare) adesso l’imponente struttura sta iniziando a trovare il suo giusto riutilizzo. Uno spazio per la verità ancora troppo poco sfruttato da Siracusa che potrebbe, potenzialmente, diventare un luogo ideale per ospitare avvenimenti musicali e culturali di primissimo piano.

Le "Donne in Assemblea" sarà replicato, a giorni alterni, fino al 20 Giugno. Direzione artistica Peter Stein Regia e Spazio scenico Luciano Colavero

Costumi Colomba Leddi, Drammaturgia sonora Luigi Marzola, Assistente per tecnica vocale Dan Shen, Luci Mirco Maria Coletti, Azione scenica Sandro Maria Campagna, Trucco Andrea Formica, Aiuto regista Regina Piperno, Assistente per scene e costumi Maria Gabualdi,

con: Prassagora Anna Della Rosa, Blepiro Gianluigi Fogacci, Cremete Sandro Maria Campagna, Ragazzo Andrea Trapani, Ragazza Stefania Bongiovanni, Prima Sorella Chiara Tomaelli, Seconda Sorella Linda Gennari, Prima Vecchia Valentina Ferrante, Seconda Vecchia Annalisa Insardà, Terza Vecchia Rita Salonia, Schiava di Prassagora Katerina Daskalaki, Prima Schiava Emanuela Trovato, Seconda Schiava Micaela De Grandi, Terza Schiava Gabriella Mazzone,

Delegati di produzione Laura Antoni, Amerigo Vares


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