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Il cuore conserva ciò che l’occhio ha visto

Ache, 14 anni, è arrivata nel nostro Centro di cardiochirurgia di Khartoum, in Sudan, la notte di San Valentino. Appena poche settimane prima che l’emergenza Covid-19 cominciasse ad assumere i tratti di una vera e propria emergenza sanitaria globale.

di Redazione - mercoledì 22 luglio 2020 - 2790 letture

Per arrivare fino in Sudan, insieme a suo fratello che ha deciso di restare al suo fianco per tutto il suo viaggio, Ache è salita a bordo di un aereo: “un biglietto aereo donato è un bambino in più curato” è il motto della Fondazione Flying Angels, con cui collaboriamo da oltre un anno, permettendo a bambini e ragazzi fino ai 18 anni di viaggiare da e per i loro Paesi di provenienza fino al nostro Centro e poter ricevere le cure cardiochirurgiche gratuite adeguate.

Ache è una di loro, anzi, è la prima paziente che ha viaggiato nel 2020 grazie a questa sinergia e che ha potuto affrontare un’operazione al cuore molto importante per la sua salute.

A fine febbraio, dopo tutti gli accertamenti pre-operatori, abbiamo portato Ache in sala operatoria per la sostituzione della valvola mitrale e la riparazione di quella tricuspide.

L’intervento è andato bene, ma prima di rientrare a casa ha dovuto pazientare… sì, possiamo dire che Ache è stata doppiamente “paziente”: dopo l’intervento, ha trascorso oltre un mese nella foresteria del nostro Centro, per riprendersi e poter riabbracciare i familiari che l’hanno accolta a Khartoum in totale sicurezza.

Appena verranno ripristinati i voli internazionali dall’aeroporto di Khartoum, con quello stesso aereo che le ha donato un’occasione così preziosa Ache e il fratello potranno fare ritorno in Chad, loro paese d’origine.

Ma il nostro è stato solo un “arrivederci”: periodicamente, Ache raggiunge il Centro per i controlli post-operatori di routine e a settembre effettuerà una visita cardiologica. Se, come recita un proverbio africano, “il cuore conserva ciò che l’occhio ha visto”, ci auguriamo che il suo cuore, anche quando sarà una donna, possa conservare un buon ricordo di noi e che i suoi occhi possano sempre vedere oltre, per raggiungere la felicità sempre con coraggio e con la forza del suo sorriso, capace già oggi di nascondere le cicatrici.

Dal 2019, EMERGENCY e Flying Angels Foundation Onlus collaborano per permettere a bambini e bambine affetti da patologie cardiache di poter effettuare trasferimenti aerei da e per i loro Paesi di origine e ricevere cure salvavita presso il nostro Centro “Salam” di cardiochirurgia di Khartoum, in Sudan. Fino a oggi – grazie a questa partnership – sono stati curati pazienti provenienti da Repubblica Centrafricana, Uganda, Nigeria, Burundi e Chad.

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Ache


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