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Genova: millecinquecento persone in corteo contro lo sgombero del centro sociale Zapata

I manifestanti sono partiti dalla stazione marittima e hanno raggiunto la sede del centro a Sampierdarena

di Redazione - lunedì 13 febbraio 2023 - 2291 letture

Circa mille persone sono partite in corteo alle 17 dalla stazione marittima di Genova per sostenere il centro sociale Zapata. Le forze dell’ordine, presenti in modo discreto fin dal primo pomeriggio davanti al palazzo del Principe, hanno seguito la manifestazione con tre camionette della polizia. Il corteo è partito in direzione di Sampierdarena, bloccando il traffico in via Milano.

In testa al corteo altri agenti e Digos. Alcuni attivisti giunti di fronte a San Benedetto hanno ricordato don Gallo: dal mezzo in testa sono state diffuse le canzoni di Fabrizio De Andrè. Il corteo ha quindi raggiunto piazza Dinegro. Dal furgone di testa il rapper Spike il Rettiliano ha improvvisato un concerto.

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Genova, 12 febbraio 2023 - Manifestazione per lo Zapata

Il corteo si è ingrandito durante il percorso e raggiungendo San Benigno i partecipanti sono diventati millecinquecento. Sotto al Matitone due studenti al microfono hanno chiesto spazi condivisi per i ragazzi che studiano. Sono stati poi cantati canti partigiani e accesi fumogeni davanti agli accessi del porto.

"Giù le mani dallo Zapata" è stato il coro che si è levato dopo la tappa ai varchi del porto. La manifestazione ha bloccato tutto lo svincolo di via di Francia tra Sopraelevata e lungomare Canepa, poi è ripartita verso via Buranello.

In piazza Barabino hanno parlato attivisti del centro sociale Pinelli. Il corteo ha infine raggiunto la sede dello Zapata in via Sampierdarena, dove si è concluso. Molti dei partecipanti sono entrati nel centro sociale, mentre parecchie centinaia di persone si sono fermate in via Sampierdarena anche dopo la fine della manifestazione.

Lo Zapata è stato occupato 29 anni fa. È uno spazio autogestito inserito da decenni nel tessuto sociale del quartiere con musica, attività politica ma soprattutto attività sociali e sport, dando opportunità di socialità a chi non può permettersi serate in locali costosi o altrettanto costosi centri sportivi. Sulle proposte eventuali del Comune di Genova gli attivisti al momento non si pronunciano: "Noi leggiamo i giornali, sapete che il 20 ci sarà un incontro con il sindaco, lo sappiamo anche noi, vediamo cosa ci diranno". Il primo incontro tra gli attivisti dello Zapata e il sindaco Marco Bucci, che ha affidato il dossier Zapata a Pietro Piciocchi, è in programma il 20 febbraio e a oggi non risulta alcuna ingiunzione di sgombero.


L’articolo di Alessandro Palmesino è stato pubblicato da Il Secolo XIX.



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