Giro79
Gli autori e i gruppi partecipanti al Bookfestival
2001
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Marosia Castaldi | Ermanno
Cavazzoni | Emidio Clementi
| Cristina Donà | La
Crus | Antonio Moresco
| Antonio Roversi | Dario
Voltolini |
Marosia
Castaldi, napoletana, vive a Milano. Ha studiato
filosofia a Napoli e arte a Brera; ha tenuto mostre
a Napoli, Milano, Basilea, e da anni si dedica alla
scrittura. Ha pubblicato i racconti Abbastanza prossimo
(Tam Tam 1986, finalista al Premio Mondello 1986);
Casa idiota (Tringale 1990); Piccoli paesaggi (Anterem
1993) e i romanzi La montagna (Campanotto 1991); Ritratto
di Dora (Loggia de' Lanzi 1994, finalista al Premio
Palazzo al Bosco per l'inedito nel 1992); Fermata
km 501 (Tranchida 1997); Per quante vite (Feltrinelli
1999); In mare aperto ( Portofranco 2001) . Suoi racconti,
prose e saggi sono inoltre usciti su "Alfabeta",
"l'Unità", "Il Verri",
"Testuale", "Leggere Donna", "Lapis",
"Il Cavallo di Troia", "Il racconto",
"Campo", "L'immaginazione", "Astolfo",
"Anterem", "La scrittura", "Leggendaria"
e altre riviste. | up |
Ermanno
Cavazzoni insegna Estetica all'Università
di Bologna ed è scrittore di romanzi e racconti.
Nella sua narrativa predomina il gusto del paradosso
e l'attenzione a figure marginali ed eccentriche,
che meglio rappresentano la visionarietà dell'esistenza
umana. Ha pubblicato tre romanzi: Il poema dei lunatici
(1987) - che ha dato luogo alla collaborazione con
Federico Fellini per la sceneggiatura del film La
voce della luna - Le tentazioni di Girolamo (1991)
e Cirenaica (1999). E' autore inoltre di alcuni racconti
contenuti in Narratori delle riserve a cura di Gianni
Celati (1992), degli scherzi letterari de I sette
cuori (1992), della traduzione scherzosa e infedele
de Le leggende dei santi (1993) di Jacopo da Varagine
e della raccolta di racconti Vite brevi di idioti
(1997). È stato fra i redattori della rivista
Il semplice e direttore de Il caffè illustrato.
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Emidio
Clementi, Bassista e voce dei Massimo Volume,
band bolognese con cui ha pubblicato quattro album
( Stanze 1993, Undergroung Records; Lungo i bordi
1995, Wea; Da qui 1997, Mescal; Club Privè
1999, Mescal) frutto di un processo di maturazione
che li ha portati a maturare un sound personalissimo
ed esplosivo. La produzione letteraria di Emidio Clementi
si è sempre mossa a cavallo tra la parola scritta
e la sua messa in scena. Lo ha fatto nei Massimo Volume
dove l'immediatezza del parlato è stata inserita
in un ambito rock, modificando la forma-canzone e
dando spazio al racconto. Ma lo ha fatto anche nei
suoi lavori editoriali che sono diventati veri e propri
spettacoli di lettura portati in giro in tutta Italia.
La sua ultima produzione letteraria si è conclusa
con la stesura di "Le notti del Pratello",
parole che "mimi" sta portando in giro,
con l'aiuto del dj e compositore Massimo Carozzi,
attraverso "reading" in tutta la penisola.
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Cristina Doną. Riesce
a sposare la tradizione del cantautorato con le sonoritą
rock pił ruvide. Piace a Robert
Wyatt e David Byrne,
e gią la chiamano la PJ
Harvey italiana. Cristina Doną,
insomma, sembra destinata a diventare la nuova stella
del firmamento rock italiano al femminile. Ha vinto
il premio Ciampi nel 95,
ha collaborato con il nuovo astro della canzone dautore
newyorkese Eric Wood, e ha conquistato negli anni un largo consenso di critica.
Merito delle sue composizioni raffinate e dei suoi
testi dal notevole impatto emotivo, sui quali una
voce duttile e al tempo stesso incisiva viaggia a
briglie sciolte, disegnando armonie sorprendenti. "Appena sotto le nuvole", raccoglie pensieri, versi,
lettere mai spedite, disegni, istantanee riprese da
un'auto in corsa o nel silenzio profondo di una stanza.
In pagine a metą tra il diario e l'album fotografico
Cristina Doną, sostenuta
dal concentrato lirismo tipico delle sue canzoni,
offre al lettore frammenti luccicanti di una poetica
spiazzante e intensa, capace di farsi interprete della
sensibilitą e del gusto di una generazione. | up |
I
La Crus nascono a Milano all'inizio degli anni
novanta per l'incontro tra Alessandro Cremonesi, Mauro
Ermanno "Joe" Giovannardi e Cesare Malfatti.
Il primo ha vissuto nell'ombra durante questi anni,
partecipando alla stesura dei testi e alla lavorazione
dei dischi, ma evitando di comparire nei concerti
e nelle interviste. Un membro nascosto che dona un
po' di mistero al tutto. Joe, proveniente dall'esperienza
Carnival Of Fools, il cantante del gruppo, e Cesare
Malfatti, che aveva suonato con gli Afterhours ai
tempi di "Cocaine Head" e si occupa di chitarre,
tastiere e campionatori, sono gli altri due componenti,
nonché i principali autori.
Iniziarono a incidere canzoni inquiete come quelle
del disco d'esordio, uscito nel 1995, un lavoro affascinante
sebbene ancora acerbo, che chiarisce però immediatamente
come il gruppo intenda rileggere la lezione cantautorale
secondo il proprio gusto. Un po' come fanno nello
stesso periodo i Portishead, se vogliamo, solo che
qui tra i riferimenti compaiono Piero Ciampi, Fabrizio
De André, Ivano Fossati, Paolo Conte. E non
a caso i La Crus si sono confrontati spesso con questi
autori rileggendone i brani, dall'inquietante versione
di "Angela" di Tenco del disco d'esordio
alla acustica "Naviganti" di Fossati sul
disco tributo al musicista genovese del 1994. Un percorso
che aveva già dato due splendidi lavori, "Dentro
Me" del 1997 e "Dietro la curva del cuore"
del 1999, e che ha trovato uno sbocco naturale nell'ultimo
"Crocevia", una collezione imperdibile di
riletture di brani altrui. In contemporanea all'uscita
di Crocevia vede le stampe l'omonimo romanzo, un romanzo
vero e proprio, ambientato a Milano, un po' costruito
sull'ossatura dell'Ulisse di Joice. Molto La Crus
nel clima, un po' autunnale e anche crepuscolare,
il romanzo racconta alcune vicende di un personaggio
a cui accadono delle cose, che diventano il pretesto
per fargli fare un viaggio nella memoria. Un po' come
avviene in "Crocevia". Nel libro trovano
spazio anche degli aneddoti e dei riferimenti a tutta
la parte iniziale della vita artistica dei La Crus.
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Antonio
Moresco, uno scrittore atipico, dalla prosa visionaria,
materica, pulsante. Uno scrittore rifiutato per anni,
approdato alla ribalta letteraria con Clandestinità
(1993), cui seguirono La cipolla (1995), Lettere a
nessuno (1997) tutti pubblicati da Bollati Boringhieri,
e Gli esordi (Feltrinelli 1998). Nel 1999 ha pubblicato
La visione. Un dialogo, con Carla Benedetti (kkp)
e Il vulcano (Bollati Boringhieri); nel 2000 Storia
d'amore e di specchi (Portofranco) e La santa, sempre
per Bollati Boringhieri, vincitore del concorso "Sette
spettacoli per un nuovo teatro italiano per il 2000",
indetto dal teatro di Roma diretto da Mario Martone
e messo in scena al teatro Argentina di Roma dalla
compagnia Teatro Aperto. | up |
Antonio
Roversi insegna Sociologia della comunicazione
nell'Università di Bologna, ha pubblicato "Calcio
e violenza in Europa" (1990) e "Calcio,
tifo e violenza" (1992). Ha inoltre curato l'edizione
italiana di "Il processo di civilizzazione"
di Norbert Elias. È membro dell'Association
of Internet Researchers.| up |
Dario
Voltolini è nato a Torino nel 1959. Ha
pubblicato Una intuizione metropolitana (Bollati Boringhieri
1990), Rincorse (Einaudi 1994), Forme d'onda (Feltrinelli
1996), Neve (Hopefulmonster 1996, su opere del pittore
Julian Schnabel), Fantasia della giornata (Morgana
1997), Il grande fiume (Fernandel 1998), Glunk (Lupetti
& Fabiani 1998), In gita a Torino (Gribaudo 1998),
10 (Feltrinelli 2000). È autore di numerosi
testi per la radio (fra cui Le lontananze accanto
a noi, rai-eri 1997) e per il teatro musicale (in
collaborazione con il musicista Nicola Campogrande:
Mosorrofa o dell'ottimismo, Capelas Imperfeitas, Macchinario,
Città, Via col vento?, Lego, Alianti). È
membro del comitato di redazione della rivista "L'Indice",
collabora con il supplemento ttl del quotidiano "La
Stampa" e con la rivista "Pulp". |
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