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EMERGENCY in Sudan

Gli aggiornamenti su cosa sta accadendo a Khartoum e nel Paese

di Emergency - martedì 11 luglio 2023 - 1100 letture

Scontri armati tra esercito governativo sudanese e le milizie paramilitari Rapid Support Forces sono iniziati la mattina del 15 aprile 2023 dalle strade della capitale del Sudan, Khartoum, dopo che la contesa delle ultime settimane è sfociata in atti di violenza e conflitto in vari centri del Paese.

EMERGENCY ha subito rimodulato le sue attività in Sudan, dove è presente con il Centro Salam di cardiochirurgia a Khartoum, e con i centri pediatrici di Mayo (Khartoum), Nyala (Sud Darfur) e Port Sudan dove offre cure gratuite ai minori di 14 anni.

A Khartoum le attività del Centro Salam di cardiochirurgia proseguono per garantire la continuità delle cure necessarie alla sopravvivenza ai pazienti ancora ricoverati. A Port Sudan e a Nyala i Centri pediatrici sono aperti. Rimane invece chiuso, per motivi di sicurezza, il Centro pediatrico di Mayo.

Gli aggiornamenti dal Sudan

3 luglio – La situazione a Port Sudan

“Da quando è scoppiato il conflitto in Sudan, migliaia di sfollati hanno raggiunto Port Sudan, nella speranza di riuscire a fuggire in Paesi come Egitto o Arabia Saudita”. Mutasim, il nostro Coordinatore medico a Port Sudan, ci aggiorna sulla situazione in città e sulle attività del nostro Centro Pediatrico.

“Il numero di pazienti che arrivano da noi è raddoppiato rispetto a un anno fa: 60 bambini al giorno, la domenica anche più di 100. La maggior parte soffrono di anemia falciforme o patologie respiratorie, rese ancora più acute dal caldo: qui le temperature hanno raggiunto i 40 gradi”.

“La guerra ha prosciugato tutte le risorse economiche”, continua Mutasim. “Molti hanno perso il lavoro e non hanno più niente. I loro bambini hanno bisogno di cure e vaccinazioni: sanno che da noi possono riceverle senza dover pagare.”

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Aggiornamento Mutasim

20 maggio – La storia di Jamis

A soli 28 anni, Jamis soffre di una grave malattia valvolare al cuore. Dal Sud Sudan è arrivato a Khartoum all’inizio di quest’anno, in cerca di aiuto. Dopo una visita al nostro Centro Salam di cardiochirurgia, lo avevamo messo in lista per un intervento.

Ma la guerra ha cambiato tutto. Dopo l’inizio del conflitto ha dovuto lasciare la casa dove viveva in attesa del ricovero, per fuggire dagli scontri armati e dai bombardamenti che colpivano il quartiere.

Poco più di due settimane fa, poi, le sue condizioni si sono aggravate improvvisamente. Subito ha raggiunto il Salam, sperando di trovarlo aperto nonostante i combattimenti. Ora, dopo l’intervento e il ricovero, Jamis si sta riprendendo nella guest house dell’ospedale.

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EMERGENCY-Sudan-Salam

17 maggio – A Nyala continuiamo a vaccinare

“Siamo uno dei pochi centri rimasti aperti dove le mamme possono far vaccinare i loro bambini” racconta Laura, da Nyala. “In soli tre giorni, da quando abbiamo ripreso a effettuarli, abbiamo già somministrato più di 400 dosi”.

Dallo stato del Sud Darfur, in Sudan, la Medical Coordinator del nostro Centro pediatrico ci manda un aggiornamento.

“Le nostre attività a Nyala non si sono mai fermate, nemmeno nei giorni in cui i combattimenti erano più intensi. Madri e bambini continuano ad arrivare, così come i pazienti darfuriani che erano stati operati al cuore al Centro Salam a Khartoum e che vengono da noi per fare i controlli e ricevere la terapia, circa 20 ogni giorno”.


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